mercoledì 20 luglio 2016

Tour de France - XVII Tappa

Nel corso della giornata odierna, si è corsa la diciassettesima frazione della corsa più importante al mondo. Il percorso ha costituito il primo approccio alle salite alpine e di conseguenza è stato un importantissimo test per i corridori in vista degli ultimi giorni di corsa prima dell'arrivo sull'Avenue des Champs-Elysées. Nello specifico esso prevedeva un tracciato di 184,5 Km con partenza a Berne e arrivo a Finhaut-Emosson, caratterizzato da molteplici insidie altimetriche.


La corsa, ancora una volta, è stata caratterizzata dalla predominanza della squadra Sky, come sempre una grandiosa macchina da guerra, che è riuscita a mantenere ritmi elevatissimi per tutta la corsa che hanno fiaccato i capitani e i relativi compagni delle formazioni rivali.
Come di consueto per le tappe di montagna, la corsa è stata duplice: la prima finalizzata alla vittoria di tappa, la seconda volta al consolidamento della classifca generale. La prima è riuscita ad aggiudicarsela il russo Zakarin, protagonista di un vivacissimo confronto con Pantano e Majka (che mantiene la vetta della speciale classifica riservata agli scalatori).
La seconda, quella più importante, si è risolta negli ultimi due Km, percorrendo una rampa con una pendenza massima del 12%, in cui Froome ha mostrato nuovamente tutta la sua potenza, consolidando sulle sue spalle la maglia gialla. A nulla sono serviti i tentativi degli uomini dell'Astana (Nibali e Rosa in primis) che hanno tentato collettivamente prima e poi singolarmente con il loro capitano Fabio Aru di spossare le gambe dei rivali e recuperare secondi preziosi. Inutili sono stati i tentativi di Quintana di rimanere sulle ruote degli avvversari. Froome non solo non si è limitato a resistere, ma aiutato anche dal suo ex-compagno di squadra Porte, è stato in grado di guadagnare ancora ulteriore distacco dagli altri uomini di classifica, oramai spossati dal lavoro compiuto. Il più penalizzato da quest'ultima azione è risultato infatti lo scalatore colombiano Nairo Quintana, transitato all'arrivo con 26 secondi di ritardo dal corridore britannico.

I primissimi corrdidori a tagliare il traguardo sono stati:



1) Ilnur Zakarin (RUS-Katusha)
2) Jarlinson Pantano (COL-IAM Cycling) a 55''
3) Rafal Majka (POL-Tinkoff) a 1'26''
4) Kristijan Durasek (CRO-Lampre Merida) a 1'32''
5) Brice Feillu (FRA-Fortuneo Vital Concept) a 2'33''
6) Thomas Voeckler (FRA-Direct Energie) a 2'46''
7) Domenico Pozzovivo (ITA-Ag2r La Mondiale) a 2'50''
8) Stef Clement (NED-IAM Cycling) a 2'57''
9) Steve Morabito (SUI-FDJ) a 4'38''
10) Richie Porte (AUS-BMC) a 7'59''



La classifca generale, invece, risulta essere la seguente:

1) Chris Froome (GBR-Sky)
2) Bauke Mollema (NED-Trek Segafredo) a 2'27''
3) Adam Yates (GBR-Orica Bikexchange) a 2'53''
4) Nairo Quintana (COL-Movistar) a 3'27''
5) Romain Bardet (FRA-Ag2r La Mondiale) a 4'15''
6) Richie Porte (AUS-BMC) a 4'27''
7) Alejandro Valverde (ESP-Movistar) a 5'19''
8) Fabio Aru (ITA-Astana) a 5'35''
9) Daniel Martin (IRL-Etixx Quickstep) a 5'50''
10) Louis Meintjes (RSA-Lampre Merida) a 6'07''


Fugone 3 

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