martedì 12 luglio 2016

Percorso della seconda settimana del Tour de France 2016

La settimana appena passata si è rivelata parecchio sfiaccante ma quella che sta per incominciare non sarà certo da meno. Andiamo a vedere cosa dovranno affrontare nei prossimi sette giorni i nostri corridori.

Aggiungiamo alla tappa l’indice di gradibilità televisiva con l’unità di misura TV:
1TV niente di che, però guardala lo stesso
2TV non male, magari è carino il finale
3TV bella tappa, non prendere impegni
4TV preparati a sfondare il divano saltandoci sopra

Tappa 10 Da Escalades-Engordany a Revel 1TV


Assolutamente niente di che. Partiamo ad Andorra, dove si è svolto il giorno di riposo, e restiamo nel piccolo Principato per i primi trenta chilometri. La tappa inizia immediatamente con un gran premio di prima categoria, Port d’Envalira, che sale di 1200m in 24 chilometri. Passato il GPM, una lunghissima discesa riporterà la corsa in Francia. La discesa potrebbe avere un risvolto interessante: se un gruppetto di corridori sapesse gestirsela bene, si potrebbe vedere una lunga fuga con buone probabilità di riuscita. Da notare ancora è il piccolo strappo finale del GPM di terza categoria, posto a pochissimi chilometri dal traguardo inserito per fare selezione sul finale.

Tappa 11 Da Carcassonne a Montpellier 1TV


Per chi ha girato un po’ il Languedoc, i luoghi toccati in questa frazione di gara vorranno dire solo due cose: pianura e calore. Non troviamo montagne difficoltose, due gran premi di quarta categoria, e questo fa pensare a una tappa da velocisti. Anche l’arrivo, nella città di Montpeller, è disegnato per una spettacolare volata…sarà pronto Cavendish a calare il poker?!

Tappa 12 Da Montpellier a Mont Ventoux 4TV


Niente da fare, a una tappa “tranquilla” per gli uomini di classifica segue immediatamente una tappa di quelle toste toste. Non stiamo parlando di una salita qualsiasi, una di quelle che senti e poi ti dimentichi, magari ci passi un giorno vicino, in macchina, e quando guardi il cartello stradale pensi “quel posto mi dice qualcosa!”, stiamo parlando del Mont Ventoux. Studio lettere e ho fatto il classico, TUTTI i miei colleghi sentono Mont Ventoux e pensano a Petrarca, io giuro che (anche a lezione, o peggio, negli esami) mai, sentendo questo monte, ho avuto, di primo impatto, un pensiero diverso da “Tour de France”. Entriamo in Provenza passando il Rodano, lou Rose, e troviamo subito due GPM, il Col des Trois Termes e la Cote de Gordes, uno di terza e uno di quarta categoria: nulla in confronto a quello che succederà a breve. A Mazan, 154m, parte la salita che tutti conosciamo: milleottocento e passa metri in poco meno di trenta chilometri che portano su quella vetta pelata, dove gli alberi sono sostituiti da centinaia di migliaia di tifosi che rendono questo uno dei più grandi spettacoli che il ciclismo può darci. Non sappiamo chi sarà in maglia gialla durante questa tappa, ma bisognerà fare attenzione: il caldo e la fatica possono far cedere chiunque, potrebbe veramente succedere di tutto. Non puntiamo però solo l’attenzione sulla classifica generale, chi vincerà questa tappa, la regina del 2016, nel giorno più importante per la Francia centralistica, entrerà nell’”Olimpo” del Ventoux, in compagnia di Poulidor, Merckx, Pantani…

Tappa 13 Da Bourg-Saint-Andéol a La caverne du Pont-d’Arc 1TV


Dopo il tappone passiamo alla crono, la prima di questa edizione 2016. 37km caratterizzati da una salita iniziale non troppo difficile ma certo non ovvia, quindici chilometri su un altopiano e poi giù in discesa, un pianoro e ancora una salita che porta all’arrivo.

Tappa 14 Da Montelimar a Villar-les-Doumbes.Parc-des.Oiseaux 1TV


Quattordicesima frazione di gara, ancora una volta uno spostamento dai Pirenei alle Alpi. 201km di medio-bassa montagna con tre gran premi di montagna posti nella prima metà della corsa, a una cinquantina di chilometri dall’arrivo il traguardo volante di La Fayette, buono per la maglia verde.
L’arrivo in piano fa pensare a una volata, dipenderà tutto dalla condizione nella quale arriveranno i velocisti tanto dopo i tre GPM quanto dopo il Mont-Ventoux e la crono.

Tappa 15 Da Bourg-en-Bresse a Culoz 4TV


E infine arrivano le Alpi. Ci entriamo subito in modo secco: sei gran premi di montagna, il primo e l’ultimo di prima categoria, in mezzo un seconda, due terza e un Hors Categorie, il Grand Colombier. L’arrivo di Culoz è in piano, preceduto da una buona discesa ma ovviamente i giochi si fanno prima. Come già abbiamo visto la scorsa settimana nelle due tappe pirenaiche, sarà necessario stare ben chiusi in gruppo per poi attaccare sulle ultime salite se si vuole tagliare per primi il traguardo. Chi invece puntasse alla maglia gialla questa potrebbe essere una buona occasione per cercare di attaccare, sperando di cogliere il primatista in un momento di stanchezza.

Tappa 16 Da Moirans-en-Montagne a Berne 1TV



Ancora sulle Alpi ma in maniera più tranquilla. Dalla Savoia si passa in Svizzera e si arriva a Berna. Tappa di bassa difficoltà, buona per i velocisti e per i punti della maglia verde. Agli uomini di classifica non tocca altro che riposarsi.

Fugone2

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