Sedicesima tappa da Moirans-en-Montagne a Berna, lunga 209
km con il secondo sconfinamento all’estero, con una tappa che omaggia
Cancellara alla sua ultima partecipazione al Tour. La tappa sulla carta
sembrava adatta a uomini da classiche come Sagan, van Avermaet e lo stesso
Cancellara.
La corsa ha preso il via intorno alle 13 e l’andatura è
stata subito elevata ad evadere per primi dal gruppo sono stati Tony Martin e
Alaphilippe, al km 13. Il duo Etixx è riuscito a prendere un buon margine
mentre alle loro spalle i vari tentativi venivano vanificati dal gruppo.
Il vantaggio della coppia ha raggiunto un massimo di 5’55”
che è iniziato a calare sotto l’azione della Bmc, particolarmente legata a
questa tappa, e della Tinkoff.
L’inseguimento è durato a lungo con una sfida tra Martin e
il resto del gruppo con il povero Alaphilippe costretto ad una lunga giornata
di dietro motore,e ed è andato in testa solo dopo una foratura del tedesco per
poi lasciarlo nuovamente passare. Matin si è aggiudicato lo sprint intermedio
mentre Sagan è transitato agevolmente come terzo precedendo Cavendish, il
discorso maglia verde è definitivamente chiuso.
Il tentativo di Martin si è concluso intorno ai 20 km
all’arrivo, mentre Alaphilippe si era staccato in precedenza sul gpm di quarta
categoria. Appena Martin è stato ripreso a scattare è stato Rui Costa, molto
ispirato appena si passa sul territorio elvetico. La sua azione è terminata a meno 4 km dall’arrivo sotto l’azione
della IAM che corre sulle strade di casa.
Ai meno 2 ci prova Van Marck con
Navardauskas alle sue spalle, ma è la Giant a fare il ritmo fino ai 500 dall’arrivo
quando terminata l’azione c’è stato un rallentamento. Il primo a lanciare lo
sprint è stato Valverde, mentre alle sue spalle sono partiti Kristoff e Sagan
che si sono giocati la vittoria per una questione di centimetri a favore del
campione del mondo, ancora in credito con il destino. Terzo è giunto lo svizzero
Enger davanti a Degenkolb e Matthews.
Il gruppo si è frazionato ma non si si sono
creati distacchi tra i big.
Voto tappa: 7. Per ora una delle più appassionanti di questo
Tour con le belle azioni di Martin, Rui Costa, Valverde e il duello al
fotofinish tra Sagan e Kristoff.
Il migliore: Sagan, terza vittoria in questo Tour per il
simbolo del ciclismo che era a secco da 2 anni. Per lui ormai sono esaurite le
parole.
Il peggiore: Boasson Hagen. Su un terreno perfettamente
adatto alle sue caratteristiche ha chiuso solo nono.
Fugone 5.
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