giovedì 7 luglio 2016

Tour de France-VI tappa



Sesta tappa da Arpajon-sur-Cère a Montauban, tappa lunga 190 km con gpm nella prima parte del percorso mentre la parte finale pianeggiante è stato il trampolino ideale per la volata conclusiva
.
Ad animare la tappa subito alla partenza la fuga di Jan Barta e Arashiro che ha animato le nostre speranze per una vittoria che sarebbe stata incredibile. I due hanno pedalato di buon accordo, spartendosi i gpm e il traguardo volante, dietro il gruppo non ha lasciato troppo spazio al loro tentativo; il loro vantaggio massimo è stato di 5’30”. 

Il loro tentativo si è concluso ai meno 22 km dall’arrivo da quel momento è iniziata la preparazione della volata guidata dalla Direct Energie e dal Team Sky e BMC per i loro uomini di classifica, negli ultimi km si è portata avanti anche la Lotto Soudal mentre la Etixx è riuscita ad arrivare in testa solo nell’ultimo km.

La volata si è conclusa con la terza affermazione di Cavendish che si riprende lo scettro di miglior velocista del mondo davanti a Kittel e ad un sorprendente McLay, che in ottica mondiale rinforza ulteriormente le speranze britanniche e potrebbe farci assistere ad una sfida Germania-Regno Unito. Cavendish si riprende anche la maglia verde sottraendola a Sagan, solo quinto. Domani inizia un trittico pirenaico decisamente interessante con l’arrivo a Lac de Payolle subito dopo la scalata e la discesa del Col d’Aspin.


Altra bellissima notizia: Arashiro vince il premio per la combattività, data l’assenza di Beppu speriamo tenga ancora ulteriormente alto il nome del ciclismo del sol levante, per ora credo che questo sia il miglior risultato per il loro movimento



Voto tappa: 6. Classica tappa da volata, un altro arrivo incerto, anche se questa volta non è stato necessario ricorrere al fotofinish.

El hombre del dià: Cavendish. E’ insieme a Cipollini il più forte velocista di questo secolo e oggi lo ha riconfermato ulteriormente, molto bello poter tornare ad ammirare i suoi successi dopo una pausa negli ultimi due anni.

Il peggiore: Greipel. Fa lavorare a vuoto la sua squadra nel finale, sbaglia la volata del tutto, anche a causa di un inconveniente meccanico. Ci chiediamo a cosa gli sia servito ritirarsi dal Giro se la sua condizione attuale è questa.

Fugone 5.  

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