Sesta tappa da Arpajon-sur-Cère a Montauban, tappa lunga 190
km con gpm nella prima parte del percorso mentre la parte finale pianeggiante è
stato il trampolino ideale per la volata conclusiva
.
Ad animare la tappa subito alla partenza la fuga di Jan
Barta e Arashiro che ha animato le nostre speranze per una vittoria che sarebbe
stata incredibile. I due hanno pedalato di buon accordo, spartendosi i gpm e il
traguardo volante, dietro il gruppo non ha lasciato troppo spazio al loro
tentativo; il loro vantaggio massimo è stato di 5’30”.
Il loro tentativo si è concluso ai meno 22 km dall’arrivo da
quel momento è iniziata la preparazione della volata guidata dalla Direct
Energie e dal Team Sky e BMC per i loro uomini di classifica, negli ultimi km
si è portata avanti anche la Lotto Soudal mentre la Etixx è riuscita ad
arrivare in testa solo nell’ultimo km.
La volata si è conclusa con la terza affermazione di
Cavendish che si riprende lo scettro di miglior velocista del mondo davanti a
Kittel e ad un sorprendente McLay, che in ottica mondiale rinforza
ulteriormente le speranze britanniche e potrebbe farci assistere ad una sfida
Germania-Regno Unito. Cavendish si riprende anche la maglia verde sottraendola
a Sagan, solo quinto. Domani inizia un trittico pirenaico decisamente
interessante con l’arrivo a Lac de Payolle subito dopo la scalata e la discesa
del Col d’Aspin.
Altra bellissima notizia: Arashiro vince il premio per la
combattività, data l’assenza di Beppu speriamo tenga ancora ulteriormente alto
il nome del ciclismo del sol levante, per ora credo che questo sia il miglior
risultato per il loro movimento
Voto tappa: 6. Classica tappa da volata, un altro arrivo
incerto, anche se questa volta non è stato necessario ricorrere al fotofinish.
El hombre del dià: Cavendish. E’ insieme a Cipollini il più
forte velocista di questo secolo e oggi lo ha riconfermato ulteriormente, molto
bello poter tornare ad ammirare i suoi successi dopo una pausa negli ultimi due
anni.
Il peggiore: Greipel. Fa lavorare a vuoto la sua squadra nel
finale, sbaglia la volata del tutto, anche a causa di un inconveniente
meccanico. Ci chiediamo a cosa gli sia servito ritirarsi dal Giro se la sua
condizione attuale è questa.
Fugone 5.
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