sabato 16 luglio 2016

Riassunto della XIV tappa del Tour

XIV tappa da Montélimar a Villars-les-Dombes Parc des Oiseaux

Quando pure i commentatori dicono che la tappa è noiosa, c’è ben poco da fare!

Si parte da Montélimar a metà strada fra Gap e Le-Puy-en-Velay, storica partenza del Cammino di Santiago, dopo 208km, risalendo il Rodano, si arriva nel “Parco degli uccelli” accanto a Lione: ci stiamo avvicinando alle Alpi.

A differenza da quello che ci si poteva aspettare, nessuno parte in fuga nei primi chilometri e il gruppo compatto transita al primo dei tre gran premi di montagna: a spuntarla sulla Côte de Puy-Saint-Martin è la maglia a pois di Thomas De Gent.

A trenta chilometri dal via Jérémy Roy (FDJ) scatta, seguito da Elmiger (IAM) e Benedetti (Bora-Argon18), ai tre si aggiunge Howens (Cannondale) che già avevamo visto spesso in fuga nei primi giorni di Tour.

La fuga prosegue e passa tutti i GPM restanti, al secondo, la Cote d’Hauterive, prende il punto Cesare Benedetti che vince, qualche chilometro dopo, anche lo sprin intermedio di La Fayette.

Come già accennato, durante la gara succede poco o niente e il forte vento contrario non permette ai corridori di tenere una media superiore a quella dei 33km/h! Unica nota, una caduta che ha visto coinvolto il danese della Cannondale Matti Breschel, costretto al ritiro, caduta non ripresa dalle telecamere.

Il gruppo continua pronto a raggiungere la fuga che resiste parecchi chilometri con un tempo al di sotto del minuto, nel peloton a fare l’andatura, a parte la classica Sky della maglia gialla, tutte le squadre dei velocisti: l’arrivo infatti, dopo un’ultima curva a destra, è uno stradone totalmente dritto di tre chilometri.

La fuga viene raggiunta a una decina di chilometri dal traguardo, il primo a cedere è Howens, segue Benedetti, Roy e Elmiger resistono fino ai 3.4km dall’arrivo.

Il primo treno a comporsi è quello della Etixx con Fabio Sabatini a fare da ultimo uomo a Marcel Kittel, alle spalle la Dimensione-Data di Cavendish e la Lotto-Soudal di Greipel. Sabatini lancia magistralmente Kittel che cede però poco dopo soprattutto per un taglio di strada da parte di Mark Cavendish che vince la tappa seguito da Kristoff e da Sagan, Kittel chiude in quinta posizione dietro Degenkolb. Ricordiamo anche un buon Cimolai in ottava posizione.

Hombre del dìa: Cesare Benedetti, parte in fuga e guadagna un GPM e uno sprint, sicuramente domani lo vedremo con il numero rosso.
Il preggiore: Marcel Kittel, volata preparata magistralmente e lanciata ancora meglio, il taglio di Cavenidish può aver influito ma con un preambolo così non si poteva proprio fallire.

Voto alla tappa: 2/10, probabilmente la tappa più noiosa che abbia mai visto, vuoi perché le tappe da velocisti sono fighe praticamente solo nel finale vuoi perché il vento ha rallentato tutto e tutti, si salva la volata e i due commentatori che con simpatia e curiositò riescono sempre a tenere alta l’attenzione: chapeaux!!

Fugone2

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