XIV tappa da
Montélimar a Villars-les-Dombes Parc des Oiseaux
Quando pure i commentatori dicono che la tappa è noiosa, c’è
ben poco da fare!
Si parte da Montélimar a metà strada fra Gap e
Le-Puy-en-Velay, storica partenza del Cammino di Santiago, dopo 208km,
risalendo il Rodano, si arriva nel “Parco degli uccelli” accanto a Lione: ci
stiamo avvicinando alle Alpi.
A differenza da quello che ci si poteva aspettare, nessuno
parte in fuga nei primi chilometri e il gruppo compatto transita al primo dei
tre gran premi di montagna: a spuntarla sulla Côte de Puy-Saint-Martin è la
maglia a pois di Thomas De Gent.
A trenta chilometri
dal via Jérémy Roy (FDJ) scatta, seguito da Elmiger (IAM) e Benedetti
(Bora-Argon18), ai tre si aggiunge Howens (Cannondale) che già avevamo visto
spesso in fuga nei primi giorni di Tour.
La fuga prosegue e
passa tutti i GPM restanti, al secondo, la Cote d’Hauterive, prende il punto
Cesare Benedetti che vince, qualche chilometro dopo, anche lo sprin intermedio
di La Fayette.
Come già accennato,
durante la gara succede poco o niente e il forte vento contrario non permette
ai corridori di tenere una media superiore a quella dei 33km/h! Unica nota, una
caduta che ha visto coinvolto il danese della Cannondale Matti Breschel,
costretto al ritiro, caduta non ripresa dalle telecamere.
Il gruppo continua
pronto a raggiungere la fuga che resiste parecchi chilometri con un tempo al di
sotto del minuto, nel peloton a fare
l’andatura, a parte la classica Sky della maglia gialla, tutte le squadre dei
velocisti: l’arrivo infatti, dopo un’ultima curva a destra, è uno stradone
totalmente dritto di tre chilometri.
La fuga viene
raggiunta a una decina di chilometri dal traguardo, il primo a cedere è Howens,
segue Benedetti, Roy e Elmiger resistono fino ai 3.4km dall’arrivo.
Il primo treno a
comporsi è quello della Etixx con Fabio Sabatini a fare da ultimo uomo a Marcel
Kittel, alle spalle la Dimensione-Data di Cavendish e la Lotto-Soudal di Greipel.
Sabatini lancia magistralmente Kittel che cede però poco dopo soprattutto per
un taglio di strada da parte di Mark Cavendish che vince la tappa seguito da
Kristoff e da Sagan, Kittel chiude in quinta posizione dietro Degenkolb. Ricordiamo
anche un buon Cimolai in ottava posizione.
Hombre del dìa: Cesare Benedetti, parte in fuga e guadagna
un GPM e uno sprint, sicuramente domani lo vedremo con il numero rosso.
Il preggiore: Marcel Kittel, volata preparata
magistralmente e lanciata ancora meglio, il taglio di Cavenidish può aver
influito ma con un preambolo così non si poteva proprio fallire.
Voto alla tappa: 2/10, probabilmente la tappa più noiosa che
abbia mai visto, vuoi perché le tappe da velocisti sono fighe praticamente solo
nel finale vuoi perché il vento ha rallentato tutto e tutti, si salva la volata
e i due commentatori che con simpatia e curiositò riescono sempre a tenere alta
l’attenzione: chapeaux!!
Fugone2
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