Settima tappa da L’Isle-Jourdain a Lac du Payolle, lunga 163
km, prima del trittico Pirenaico di questo week end.
La tappa è iniziata con un tentativo di 12 corridori con
nomi molto interessanti: Gorka Izagirre (Movistar), Luis Leon Sanchez (Astana),
Peter Sagan (Tinkoff), Jarlinson Pantano (IAM Cycling), Ramunas Navardauskas
(Cannondale-Drapac), Mark Cavendish (Dimension Data), Jérémy Roy (FDJ), Cesare
Benedetti (Bora-Argon 18), Rui Costa (Lampre-Merida), Nicolas Edet , Geoffrey
Soupe (Cofidis), Chris Anker Sørensen (Fortuneo-Vital Concept). Il loro
tentativo è stato però inizialmente ostacolato dalla Etixx e dalla Lotto Soudal
che hanno annullato il tentativo dopo 43 km di gara.
A prendere il largo è stato il
tentativo di 29 corridori di primissimo piano trai quali soprattutto la maglia
gialla di van Avermaet, Nibali, Cancellara, Cummings, Chavanel, Navarro, Tony
Martin, Geschke, Voss, Impey e Izaguirre. La fuga ha guadagnato un margine che
è oscillato tra i 6 e 4 minuti. Dopo il passaggio al gpm di quarta categoria la
fuga si è disunita con il tentativo a 3 composto da Duchesne, Navarro e
Breschel, sui quali si è portato in un secondo momento Cummings che subito
prima dello sprint intermedio ha abbandonato la compagnia, da dietro Nibali
riusciva a rientrare sugli altri tre con un gruppetto di otto che comprendeva
anche Impey e la maglia gialla van Avermaet.
Sul col d’Aspin Cummings iniziava il suo show, Nibali
tentava in un primo momento di riprenderlo scattando a ripetizione e portandosi
a 20” dall’inglese con Impey, Navarro e van Avermaet. Nella parte centrale
della tappa Cummings è riuscito a resistere e ad incrementare il margine,
mentre nel gruppetto di inseguitori il primo a perdere contatto è stato van
Avermaet, mentre il secondo a crollare è stato Nibali in seguito ad uno scatto
di Navarro. In cima al colle Cummings è transitato con 1’ su Navarro e Impey e
1’40” su Nibali, più indietro van Avermaet.
Nel gruppo dei big Pozzovivo e
Pantano hanno tentato di smuovere le acque, seguiti da Alaphilippe, mentre
Pinot si è staccato e ha detto addio ai sogni di classifica.
Sul traguardo trionfava Cummings, con più di un minuto su
Impey e Navarro, quarto Nibali, più indietro van Avermaet che comunque
incrementa ancora il suo margine in classifica, se continua così potrebbe
resistere ancora per tutto il week end in giallo.
Da segnalare al
momento del passaggio dei big sotto la flamme rouge la caduta del gonfiabile
dell’ultimo km, che fa scattare una neutralizzazione con il tempo preso ai meno
3 km. Queste scene sono da sagra del carciofo non da Tour, la corsa più importante
del mondo (al tanto bistrattato Giro però queste scene non l’abbiamo viste, RCS
1 ASO 0).
Nibali si aggiudica il premio della combattività, domani
vedremo se riuscirà ad essere vicino ad Aru dopo la fatica di oggi.
Voto tappa: 7. Come aperitivo delle montagne può andare, la
tappa ci ha offerto un’azione spettacolare di Cummings, la maglia gialla in
fuga, Nibali lottare con onore, è mancata la sfida tra i big, ma c’è ancora
tempo.
El hombre del dià: Cummings. Quando sceglie di andare in
fuga non sbaglia mai, per la DimensionData 4 vittorie su 7 tappe, fantastici.
Il peggiore: Pinot. Prima di staccarsi aveva messo la
squadra davanti a tirare, non ne capiamo il motivo, ora dovrà reinventarsi il Tour
magari puntando a qualche vittoria di tappa.
Fugone 5.
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