Confesso di avere un problema: conosco i nomi di centinaia
di ciclisti ma poi non ho idea di come riconoscerli sulla bici perché non
conosco il colore della divisa che portano, allo stesso tempo conosco i nomi di
quasi tutte le squadre più quotate ma sovente non so chi ci sia a correre per
loro.
Risolviamo insieme questo problema e andiamo a esaminare
tutte e ventidue le squadre che sabato saranno presenti al via di
Mont-Saint-Michel!
TEAM SKY
Capitano:
Christopher Froome (1)
Componenti: Henao
(2), Kiryienka (3), Landa (4), Nieve (5), Poels (6), Rowe (7), Stannard (8),
Thomas (9).
Iniziamo subito dai pezzi forti. Il Team Sky è probabilmente
una delle squadre meglio organizzate del ciclismo contemporaneo e può vantare
un’infinità di “nomi forti” tanto che, se non proprio tutti, buona parte dei
nove del Tour potrebbero essere capitani in una qualunque delle altre squadre.
Ovviamente la punta di diamante è Chris Froome, vincitore di
due Tour de France che parte con la maglia gialla praticamente cucita addosso.
Il britannico viene spesso criticato per il suo stile poco accattivante, stile
che rientra pienamente in quello della squadra: preciso, meccanico, studiato,
come una partita a scacchi, come un orologio dove ogni corridore è un
ingranaggio fondamentale per il funzionamento di tutta la macchina.
Froome verrà portato verso la maglia gialla da gregari di
tutto rispetto come il colombiano Sergio Henao o il basco Mikel Landa, l’ex
gregario di Fabio Aru all’Astana nel Giro del 2015, Giro nel quale riuscì anche
a salire sul terzo gradino del podio. La Sky quest’anno aveva puntato su di lui
al Giro ma è stato costretto al ritiro alla decima tappa. Troviamo un altro
scalatore: Nieve, maglia verde (mi rifiuto di chiamarla azzurra!) al Giro
d’Italia 2016. Come gregario, Froome troverà anche Geraint Thomas che puù
vantare due ori olimpici, un europeo e tre mondiali tutti nell’inseguimento a
squadre.
Ci chiedevamo l’altro giorno: ma se Froome si ritirasse, la
Sky su chi punterebbe? Ci siamo dati due possibili scenari: il capitano
diventerà Mikel Landa, ritiratosi dal Giro il basco avrebbe possibilità di
cercare un riscatto in Francia; oppure, data la sua esperienza e la nazionalità
britannica, il peso della squadra potrebbe toccare a Graint Thomas.
Obbiettivo: evitare
di fare come l’inter quest’anno ovvero crearsi una squadra ad hoc per poi farsi fregare in pieno.
MOVISTAR TEAM
Capitano: Nairo
Quintana (11)
Componenti:
Valverde (12), Anacona (13), Erviti (14), Herrada (15), Izagirre (16), Izagirre
(17), Moreno (18), Oliveira (19).
La squadra spagnola vanta come capitano uno dei grandi
favoriti a questo Tour. Dopo aver vinto il Giro d’Italia nel 2014 e aver
raggiunto due volte il secondo posto della gara francese (2013 e 2015), il
colombiano punta a indossare la maglia gialla sugli Champs Elisèe.
Ad aiutare Nairo in questa impresa troviamo gregari di prima
classe come Alejandro Valverde, ciclista secondo nel ranking mondiale, sei
volte sul podio ai mondiali e otto nei grandi giri (fra cui la vittoria della
Vuelta del 2009), Winner Anacona e Daniel Moreno.
Obbiettivo: Far
vincere a Quintana un grande giro senza ladrarlo in discesa (scherzo
ovviamente!!)
ASTANA PRO TEAM
Capitano: Solodio
Losa
Componenti: Aru
(21), Nibali (22), Fuglsang (23), Grivko (24), Kangert (25), Lutsenko (26),
Rosa (27), Sanchez (28), Tiralongo (29).
Cosa dire di questa squadra? Tutti la amiamo, è praticamente
la NOSTRA squadra, vuoi perché è quella nella quale vincono gli italiani, vuoi
perché lì corrono gli unici ciclisti citati dai media nazionali.
Al Tour l’Astana ci arriva con un grosso dilemma: su chi
puntiamo? Chi sarà il capitano? La numerazione dice Aru, tutti dicono “lo
deciderà la strada”, un poco come la Movistar al Giro appena passato (Valverde
o Amador?). Noi prendiamo per buona l’ipotesi che chi avrà le gambe migliori
diventerà capitano.
Anche qui troviamo dei “gregari d’oro”: Fuglsang, che
nessuno sa pronunciare ma che ha già ampiamente dimostrato le sue ottime doti,
lo stesso vale per gli altri, in particolare Kangert e Grivko, che abbiamo
visto già in piena forma al Criterium du Dauphinè.
Troviamo ancora nella rosa due italiani: Paolo Tiralongo e
Diego Rosa per il quale probabilmente il ciclomercato estivo si rivelerà
interessante.
Obbiettivo:
Decidere un capitano prima di arrivare a Parigi.
L'Astana intanto se la tira giusto un poco
TINKOFF
Capitano: Alberto
Contador (31)
Componenti: Sagan
(32), Bodnar (33), Gatto (34), Kiserlovski (35), Kreuziger (36), Majka (37),
Tosatto (38), Valgren (39).
Come tutti sappiamo, la squadra sta per sparire, il buon
Oleg ha sentito il commercialista che gli ha detto “guarda che gestire una
squadra di ciclismo, per quanto ottima, non è come gestire una squadra di
calcio a pari livelli” e, fatti due conti, ha deciso di uscire dal mondo delle
due ruote (almeno come “metti-soldi”).
Il capitano è uno storico: Alberto Contador. Il palmares del
Castigliano è formidabile, lui è l’uomo da grandi giri per eccellenza (per lo
meno per quanto riguarda gli ultimi anni) visti i suoi sette titoli. A spingere
il capitano verso la maglia gialla troviamo anche qui ottimi gregari:
Kiserlovski, Kreuziger e Majka in primis. In rosa possiamo trovare anche due
italiani: Oscar Gatto e Matteo Tosatto che vanta il titolo di nonno del Tour
2016.
Per questa squadra va però aperta una parentesi. Con il
pettorale 32 c’è LUI: Peter Sagan! Per chi non lo sapesse, ho una particolare
devozione per questo corridore e quando vado in bici non manco di indossare la
sua maglia iridata. Molti lo definiscono l’Ibra del calcio, quando glielo hanno
detto ha risposto “chi è Ibra?” e bom…ho detto tutto! L’uomo che con la sua
maglia verde praticamente tatuata addosso ci farà vincere la schedina del Tour,
viene accompagnato nelle volate da Bodnar, Gatto e Tosatto.
Obbiettivo: Dare
la (probabile) ultima vera soddisfazione al buon Alberto.
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AG2R LA MONDIALE
Capitano: Romain
Bardet (41)
Componenti:
Bakelants (42), Cheler (43), Dumoulin (44), Gastauer (45), Gautier (46),
Gougeard (47), Pozzovivo (48), Vuillermoz (49).
Squadra francese, non può che dare il meglio nel Tour de
France. Il giovane capitano è, in coppia con l’amico della FDJ, il futuro
francese delle grandi corse a tappe e le speranze di vittoria, pur non essendo
altissime, ci sono…o almeno ci piace pensarlo.
A parte le belle speranze, l’AG2R punterà ovviamente a
vincere qualche tappa, magari un bel tappone carico di sigle (come GPM e HC),
oltre, magari, alla tanto amata maglia a pois.
Siamo felici di leggere fra i nove anche Domenico Pozzovivo,
già capitano al Giro del 2016.
Obbiettivo:
Evitare che Bardet si prenda con Pinot.
TEAM LOTTO-NL JUMBO
Capitano: Wilco
Kelderman (51)
Componenti:
Bennett (52), Groenewegen (53), Lindeman (54), Martens (55), Roosen (56),
Vanmarcke (57), Wagner (58), Wyants (59).
La squadra, per ovvi motivi. non può puntare alla maglia
gialla, almeno sperando di portale a Parigi, con qualche fuga e qualche sprint
la Jumbo potrebbe invece sperare di portare a casa un paio di tappe. Non
escluderei che Kelderman potesse portare qualche giorno la maglia del primato.
TREK – SEGAFREDO
Capitano: Bauke
Mollema (61)
Componenti:
Cancellara (62), Irizar (63), Rast (64), Schleck (65), Stetina (66), Stuyven
(67), Theuns (68), Zubelida (69).
La Trek sta attraversando un periodo un po’ buio: tutti i
grandi corridori stanno invecchiando e rimangono in pochi ad essere realmente
competitivi. Se il ciclomercato porterà nella scuderia statunitense Contador e
Degenkolb le cose cambieranno, ma ovviamente si parla della prossima stagione.
La squadra probabilmente punterà a fare qualcosa di buono
con Cancellara nella corno della tredicesima tappa.
Personalmente bocciamo in pieno la decisione di lasciare a
casa il campione italino Giacomo Nizzolo (sempreché non sia stata una sua
decisione).
Obbiettivo: dato che quasi tutti i corridori vanno per la
quarantina, la Trek-Segafredo dovrà dimostrare di non aver preso come sponsor
la nota ditta di caffè per attirare il tifo dei meno
giovini…
BUONGIORNISSIMO!!1!! KAFFEEEEEE’???
CANNONDALE – DRAPAC PRO CYCLING TEAM
Capitano: Pierre
Rolland (81)
Componenti:
Breschel (82), Craddock (83), Howes (84), Koren (85), Langeveld (86),
Navardauskas (87), Slagter (88), Van Baarle (89).
Nel tempo in cui scrivi il nome della squadra un corridore
di media bravura arriva sull’Alpe d’Huez. La squadra vanta un capitano di una
certa esperienza, non pensiamo possa puntare a una vittoria ma di sicuro lo
sentiremo citare più volte durante la telecronaca. Altro nome che potremo
sentire è quello del lituano Navardauskas, già vincitore di una tappa al Tour
del 2014.
BMC RACING TEAM
Capitano: Richie
Porte (91)
Componenti:
Bookwalter (92), Burghardt (93), Caruso (94), Dennis (95), Moinard (96), Schar
(97), Van Avermaet (98), Van Garderen (99).
Il peso della BMC è tutto sulle spalle del neo acquisto
australiano. Dopo l’esperienza al Team Sky all’ombra di Froome, Porte può far
vedere il suo valore puntando alla vittoria della corsa gialla, come dice il
mio collega “chiamato alla possibilità di non restare sempre delle promesse
incompiute”.
DIMENSIONE DATA
Capitano: Mark
Cavendish (101)
Componenti:
Berhane (102), Boasson Hagen (103), Cummings (104), Eisel (105), Janse Van
Rensburg (106), Pauwels (107), Renshaw (108), Teklehaimanot (109).
La Dimensione Data vanta uno dei capitani più navigati, Mark
Cavendish, che viene accompagnato da velocisti di tutto rispetto come Boasson Hagen
e Ranshaw, pronti a lanciare il britannico negli sprint finali.
La squadra non è solo una squadra da velocisti Cummings,
Pauwels e Teklehaimanot ne sono la prova, agari una tappa di montagna i tre
potrebbero portarla a casa se non addirittura la maglia a pois, già indossata
da Teklehaimanot nel 2015.
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