giovedì 31 agosto 2017

Vuelta 2017 Tappa XII

La tappa che sembrava rispecchiare le aspettative della vigilia con una fuga lasciata andare e ben poche schermaglie dietro ha invece visto un Froome rivelare un po' di vulnerabilità nel suo meccanismo perfetto.

Fino alla salita finale con scollinamento ai meno 25 km dall'arrivo i pieni della Sky sembravano perfetti: davanti 14 corridori di una certa levatura, ma del tutto innocui per la classifica generale e dietro gruppo compatto ad andatura regolare. El Pistolero ha però deciso di rompere la stasi seguendo Roche in un attacco fin quasi all'inizio della salita, costringendo il team Sky a forzare l'andatura per non lasciarlo andare, riducendo in breve il gruppo ad una ventina di unità.

Davanti intanto se ne andava via leggerissimo Marczynski che lasciava i compagni di fuga ad un minuto allo scollinamento e si lanciava a folle velocità verso la doppietta in questa Vuelta, nella quale ha vinto più che in tutta la sua carriera; Fraile si aggiudicava la volata degli sconfitti davanti a rojas.

Lo spettacolo maggiore avveniva però dietro: abbandonato in breve Roche Contador trovava il giovane Theuns reduce dalla fuga di giornata che lo aiutava a lanciarsi nella lunga discesa per portare a compimento il tentativo di giornata. Il distacco era però ancora controllabile per la Sky, tuttavia Froome subiva un cambio di catena e nella foga di rimontare una caduta in curva, lasciando campo libero a Contador e agli altri big per guadagnare il più possibile. Mentre però lo spagnolo si gettava a tutta, il gruppo dei big non ha saputo sfruttare pienamente la situazione, lasciando sulle spalle dell'Astana e della Bahrein il compito di tirare il gruppo. Froome supportato da Poels e Nieve ha faticato parecchio, ma alla fine è riuscito a contenere i danni in 20" dal gruppo dei big e in 40" da Contador. Solo sfortuna per il keniano bianco o ecessivo nervosismo in vista delle prossime tappe?
Intanto il distacco di Nibali scende sotto il minuto.

mercoledì 30 agosto 2017

Vuelta 2107 XI Tappa

E' Superman Lopez ad imporsi sul traguardo dell'osservatorio astronomico di Calar Alto dopo una tappa lunga e difficile, resa tale anche dalle condizioni climatiche.

La tappa segue il classico copione fino all'inizio della prima salita, lungo la quale gli Orica Scott hanno imposto una forte andatura prima di lanciare all'attacco Simon Yates, che in breve si riporta sulla testa formata da Bardet, Anton e Visconti, mentre dietro il team Sky prendeva in mano  le operazioni imponendo un ritmo più lento e costante. Ritmo che permette ad Atapuma di fuoriuscire e di portarsi sulla testa della corsa e di conquistare il gpm prima di buttarsi con Bardet, Yates e Visconti nella lunga discesa prima della salita finale.

I 4 si presentano all'inizio con un margine di oltre 2'30" anche grazie al ritmo non esagerato degli Sky. Bardet e Atapuma accelerano in testa restando soli. Dietro la corsa sembra entrare in coma prima che la Bahrein Merida entri in funzione: sotto i colpi di Antonio Nibali e sopratutto di Pellizzotti il gruppo si assottiglia sempre di più e saltano pezzi grossi come Roche, Chaves, De La Cruz, vittima di una foratura.

Con il gruppetto scremato parte Contador e Nibali lo segue portandosi in testa. Moscon però fa buona guardia per il team Sky chiudendo sull'allungo. La forte andatura permette ai big di riprendere il duo di testa, ma sopratutto di far saltare altra gente di classifica come Aru.

E' sempre Pellizzotti a guidare il gruppo mentre Froome rimane nella coda con il solo Nieve, posizione inusuale per lui. Dopo due brevi scatti dei gregari Nibali e Froome decidono di affrontarsi in prima persona: il siciliano lancia il guanto di sfida partendo secco ai meno 2 km su un tratto duro, la sua azione pur rallentata dal vento si fa comunque sentire. Lopez però gli si riporta sotto e parte da solo, mentre Froome con Kelderman riescono a rientrare su Nibali.

Il colombiano parte a tutta verso il traguardo e va a vincere a braccia alzate, mentre Froome precede allo sprint Vincenzo guadagnado 2" di abbuono.

Contador arriva a circa 20" dìrispetto  ai due, Aru paga 1'20" e Chaves quasi 2'. Sembra che la lotta per la maglia roja sia da restringere ormai solo più a Nibali e Froome con Contador a fare da ago della bilancia, tenendo conto anche della cronometro della prossima settimana.


Classifica di tappa:

Classifica provvisoria:

martedì 29 agosto 2017

Vuelta 2017 X Tappa

Dopo il giorno di riposo la corsa riprende in terra murciana con una tappa caratterizzata da una lunga discesa che ha portato i corridori al traguardo. Matteo Trentin ha saputo bissare il successo ottenuto nella quarta tappa, andando in fuga insieme ad altri 19 corridori, riuscendo a rimanere nel quartetto di testa sulla salita di Collado Bermejo insieme a Rojas, Van Resburg e Roson. In discesa l'azzurro e l'esperto Rojas riuscivano a distanziare i compagni di fuga procedendo verso il traguardo per giocarsi la corsa: Trentin è stato scaltro a rimanere a ruota nell'ultimo km e a non lasciare spazio allo spagnolo, saltandolo agevolmente negli ultimi dietro. La vittoria è dedicata a Riccardo Magrini, colpito ieri da infarto. Il successo ha inoltre permesso la riconquista della maglia verde.

Dietro intanto sulla salita finale la Bahrein Merida prendeva in mano le operazioni per preparare l'azione di Nibali in discesa, che è puntualmente avvenuta. Lo squalo ha preso qualche secondo rischiando molto, ma venedo ripreso a metà discesa, e poi Roche a lanciare il contrattacco riuscendo a guadagnare 30" sui big giunti tutti insieme sul traguardo.

Domani iniziano le salite vere, l'azione di Nibali potrebbe farci ben sperare.

martedì 22 agosto 2017

Vuelta IV Tappa

Secondo successo italiano consecutivo con Matteo Trentin che regola tutti in una volata senza storia, nessun problema per Froome nel tenere la maglia.

A tentare la sorte oggi sono: Le Bon (FDJ), Rossetto (Cofidis), Rubio, Schultz (Caja Rural-Seguros RGA) e Osorio (Manzana Postobon) che prendono un margine superiore ai 5' nei primi 40 km.
La Quickstep da una mano alla Sky a tenere sotto controllo la corsa, ma il distacco continua a crescere andando sopra 7' e solo l'aiuto della UAE e dell'Aqua blue ha permesso di far diminuire in modo significativo il vantaggio.

Sull'unico gpm di giornata Rossetto prova ad andarsene da solo con il solo Rubio a riuscire a tenerlo, sono loro due a scollinare in prima e seconda posizione con 2' sugli altri fuggitivi e 5 ' sul gruppo.

I due però non riescono a battere i calcoli fatti dalla Quickstep, della Lotto e dall'Aqua Blue che chiudono sui fuggitivi ai meno 8 km. Da segnalare in precedenza la caduta di Keldermann costretto ad un lungo inseguimento portato comunque a termine.
Vilela prova ad anticipare la volata ai meno 6 km ma le squadre dei velocisti chiudono facilmente.
La Quickstep prende in mano le operazioni rischiando di sbagliare i tempi: all'ultimo km Trentin si ritrova con un solo uomo. Lobato prova a sfruttare la cosa lanciando per primo lo sprint, ma la gamba di Matteo gli consente di saltarlo agevolmente e di vincere a braccia alzate con una bicicletta di vantaggio.


lunedì 21 agosto 2017

Vuelta 2017 III Tappa

Dopo l'astuzia di ieri che gli ha consentito di guadagnare 82 su i vari big Vincenzo Nibali decide di andare a prendersi la tappa di Andorra con un grandissimo scatto lanciato ai meno 300 metri. La vittoria sembrava impossibile sull'ultima salita dove Vincenzo ha pagato notevolmente gli scatti prima di Froome e in seguito di Bardet, ma lo squalo è stato bravo a non demordere nella successiva discesa e nel pezzo in piano riuscendo a riportarsi sul quartetto di testa formato da Froome, Bardet Chaves e Aru che ha aiutato il siciliano coprendogli le spalle dopo lo scatto. Froome si prende la maglia roja con distacchi minimi sugli inseguitori.

La corsa è iniziata con una fuga di 8 corridori: Domont, Geniez (AG2R-La Mondiale), Villella (Cannondale-Drapac), Niemiec (UAE Team Emirates), De Gendt (Lotto Soudal), Turgis (Cofidis), Ferrari (Caja Rural-Seguros RGA) e Orjuela (Manzana Postobon). De Gendt si è aggiudicato il primo gpm di giornata precedendo Villella, mentre il il gruppo transitava a circa 4'30".

La corsa si anima sul Col de la Rabassa dove davanti se ne vanno Geniez e Villella, mentre dietro il team Sky inizia il suo solito lavoro di sfinimento ai fianchi, con Puccio a fare l'andatura. Il ritmo degli Sky riduce di molto l'ampiezza del gruppo e riesce a chiudere sui fuggitivi in discesa dopo la conquista del gpm da parte di Geniez e della maglia a pois grazie al secondo posto sul colle da parte di Villella.

Dopo la discesa all'imbocco della salita il team Sky accelera immedatamente con Moscon riducendo ad una ventina di corridori la testa della corsa, con Contador a farne le spese per primo. Froome parte appena terminato il lavoro di Poels a 1800 metri dallo scollinamento con il solo Chaves a restargli sulla ruota, dietro gli inseguitori non crollano grazie all'eccellente lavoro di Pozzovivo che riduce di molto il distacco, Bardet parte per andare a riprendere gli altri, lo segue Aru e i due chiudono sul duo di testa in discesa. Nibali guida il gruppo degli inseguitori e riesce a riportarsi sulla testa del gruppo nell'ultimo km. Il primo a scattare è Roche, ma il suo tentativo non riesce; Aru e Nibali preparano lo scatto, ma quello del siciliano e più deciso e il sardo lascia fare. Vincenzo conquista così la tappa concedendosi l'esultanza con la pinna alzata precedendo De la Cruz e Froome. Aru chiude sesto. Froome va in maglia roja con 2" di margine su De La cruz, Roche e Vangarderen, 10" su Nibali, 11" su Chaves, 38" su Aru, 48" su Bardet.


sabato 19 agosto 2017

Vuelta 2017 I Tappa

Anche l'ultima delle grandi corse a tappe prende il via e lo fa dalla vicina Francia con una breve cronosquadre a Nimes. A dare il via alle danze è la Manzana Postobon seguiti dalla Lotto che si appropriano della testa della classifica e mantenerla abbastanza a lungo prima di cederla alla Bora per 3". A dare un distacco più ampio è la Sunweb che migliora il tempo di altri 15". Che il parziale della Sunweb sia buono lo testimonia il fatto che la Quickstep li superi solo di qualche centesimo, mentre purtroppo non è altrettanto buona la prova dell'Astana di Aru che perde 35", un po' meglio fa Nibali che limita i danni a 25". La Bmc decide però di andarsi a prendere la testa prendendo altri 6" sui migliori con Dennis che passa per primo sul traguardo. Malissimo invece fa l'Ag2r che paga 46", a differenza dell'Orica che limita i danni a 17", poco peggio la Movistar che chiude a 24". La Sky non riesce ad imporsi e cede 9" giungendo quarta. Chiude la prova la Trek con 35" di ritardo in nona posizione. Tra gli uomini di classifica possono esultare quindi Jungels, Barguil, anche se lui stesso si vorrebbe tirare fuori, Froome, Chaves e i fratelli Yates; parte invece in salita la Vuelta di Nibali, Contador, Zakarin, Aru e Bardet.


giovedì 13 luglio 2017

Tour 2017 XII Tappa

Dopo le due tappe per velocisti stravinte da Kittel la strada del Tour riprende ad impennarsi con la tappa da Pau a Peyragudes.

La fuga non parte immediatamente: ci provano in un primo momento McCarthy (Bora), Petit (Direct Energie) e Irizar (Trek), ma il gruppo non lascia fare. Il tentativo buono è il successivo, portato avanti da 12 uomini di un altro spessore: Gautier (AG2R-La Mondiale), Erviti (Movistar), De Kort (Trek-Segafredo), Küng (BMC), Ulissi (UAE Team Emirates), Cummings (Dimension Data), Kittel, Bauer (Quick-Step Floors), Politt (Katusha-Alpecin), De Gendt (Lotto-Soudal), Matthews (Sunweb) e Simon (Cofidis) che impongono un ritmo indiavolato, di poco inferiore ai 50 km/h di media.

De Gendt conquista il primo gpm della côte de Capvern dove il gruppo transita con 5' di ritardo, con Contador segnalato nelle ultime posizioni. Dopo il primo gpm da sottolineare è il passaggio sul traguardo volante con la lotta tra Matthews e Kittel per la maglia verde conclusosi a vantaggio dell'australiano, anche se è necessario fare i complimenti al tedescone della Quickstep per essere andato in fuga in una tappa così complicata.

De Gendt bissa il successo al gpm del col des Ares, di seconda categoria, davanti a Matthews e con Kittel sorprendentemente quinto. Il gruppo tirato dalla Sky è a distanza di 6'.
L'avventura di Kittel in fuga termina sulle prime rampe del col de Menté, abbandonando i compagni di fuga trainati in salita da Erviti. De Gendt non riesce nella tripletta dei gpm per colpa di Matthews che lo anticipa e prende anche alcuni metri di margine nella successiva discesa, aspettando i compagni di avventura al termine di quest'ultima. Mentre il ritardo del gruppo scende sotto i 5'.

Sulla salita più dura di giornata del Port de Balès i primi a smuovere la situazione sono i cognati Feillu e Bouet che evadono dal gruppo per tentare di riportarsi sulla testa della corsa, dalla quale perde contatto Matthews. I fuggitivi si dividono ancora, sotto il ritmo imposto da De Gendt, con Politt, Ulissi, De Kort ed Erviti che perdono contatto. La testa si riduce ancora con i soli De Gendt, Kung, Cummings e Gautier a guidare la corsa. Ai meno 35 km De Gendt si scrolla tutti di ruota e procede da solo, ma Cummings non demorde e in poche centinaia di metri riesce a riportarsi sul belga, ma anche Gautier non demorde. Dal gruppo si stacca invece Fuglsang a causa dei problemi derivanti dalle microfratture ottenute ieri. Barguil prova ad evadere dal gruppo ai meno 33 km dell'arrivo, portandosi dietro Contador. In testa è invece Cummings a partire.
Il treno Sky riesce a ricucire in breve, perdendo però Henao. Cummings transita al gpm con circa 45" su De Gendt e un più staccato Gautier quasi raggiunto da Barguil evaso dal gruppo per difendere la sua maglia a pois. Il gruppo è a 2' ed è ridotto ad una ventina di unità. Al termine della discesa Nieve va dritto portandosi dietro Froome e Aru, gli avversari non ne aprofittano permettendo ai due di rientrare. Questo riporta il vantaggio di Cummings intorno ai 2'. Quintana perde contatto nelle prime rampe del Peyresoude insieme a Latoure e Caruso.

L'avventura dell'eroico Cummings termina ai meno 8,7 km dall'arrivo cedendo al ritmo massacrante del team Sky. Si scollina sul Peyresourde con Contador leggermente staccato, Barguil a circa 1' e Quintana a 1'20". Ai meno 800 parte Bennet, mentre Landa acellera chiudendo, Aru parte ai meno 350 metri con un ritmo folle, su di lui si portano Martin, Uran, Froome e Bardet. Martin è il primo a cedere, poi seguito da Chris Froome che si pianta. Bardet sfruttando la partenza anticipatadi Aru, lo salta e va a cogliere la vittoria precedendo Uran e Aru di 2". Froome perde 22" e la maglia  va sulle spalle di Fabio Aru per soli 62. Se è un sogno non svegliateci.


Classifica di Tappa:

Classifica provvisoria:

martedì 11 luglio 2017

Tour 2017 X Tappa

Dopo il giorno di riposo che ha permesso di fare la conta dei caduti fra gli infortunati e coloro giunti fuori tempo massimo il gruppo si ritrova decimato, ma comunque ancora pronto ad offrire spettacolo, si riparte con due tappe adatte alle ruote veloci prima di riprendere i duelli in montagna.

Ad animare la corsa odierna ci pensano nei primi km il più giovane del gruppo Gesbert e Offredo, entrambi facenti parte di formazioni professional, decise a onorare al meglio la loro presenza alla corsa. I due ottengono il lasciapassare dal gruppo che lascia crescere il loro margine oltre i 5'.

Come di consueto avviene la spartizione dei gpm e dei traguardi volanti: Gesbert si prende il gpm della cote Domme, mentre Offredo conquista il traguardo volante, con Greipel a precedere Kittel nel gruppo dietro. Gesbert conquista anche il secondo ed ultimo gpm di giornata.

Il gruppo non sbaglia i conti neanche questa volta e i due vengono ripresi ai meno 7 km dall'arrivo.
In testa al gruppo oltre le squadre dei velocisti si portano avanti le squadre degli uomini di classifica. In risalto si mette la Lotto Soudal che prende la testa prima della Direct Energie. Ai meno 400 lanciano la volata i Katusha, ma dall'altro lato spunta fuori un Marcel Kittel straordinario che precede di una bicicletta Degenkolb. A questo Tour sembra non esserci storia per quanto riguarda le volate.
Domani se i suoi uomini riuscissero a tenere corsa chiusa potrebbe ambire al quinto successo.


venerdì 7 luglio 2017

Tour 2017 VII Tappa

Ultima tappa per velocisti della settimana prima del week end di fuoco che attende gli uomini di classifica.

La corsa è sulla falsariga della tappa di ieri, lunga fuga di giornata partita nei primi km composta da quattro uomini: Bouet (Fortuneo-Oscaro), Mori (UAE), Gène (Direct Energie) e van Baarle (Cannondale).

Il traguardo volante va a Mori, mentre dal gruppo è Colbrelli a mettere la ruota davanti a tutti. Bouet invece conquista l'unico punto disponibile per la classifica a punti transitando per primo sulla cote d'Urcy.

L'avventura dei quattro termina intorno ai meno 6 km testimoniando ancora oggi la perfetta abilità del gruppo nel fare i calcoli. In testa al gruppo si portano  i Direct Energie insieme agli Orica Scott, tuttavia le squadre dei velocisti continuano a darsi battaglia,  nella quale è l'FDJ a distinguersi maggiormente. Ai meno 2 però escono fuori i Quickstep, ma Kittel rimane intruppato riuscendo comunque a vincere per una questione di millimetri su Boasson Hagen. Non pervenuti oggi Demare e Bouhanni. Nessun problema per gli uomini di classifica.


Domani la strada lascerà spazio ai big.

giovedì 6 luglio 2017

Tour 2017 VI Tappa

Dopo il primo arrivo in salita di ieri e il primo scontro tra i pretendenti alla vittoria finale, il Tour lascia di nuovo spazio alle ruote veloci con la tappa di Troyes.

La tappa di oggi si caratterizza per la lunga fuga di tre uomini partiti nei primi km di gara: Quemeneur (Direct Energie), Backaert (Wanty) e Laengen (UAE) che hanno avuto il benestare del gruppo prendendo un vantaggio stabilizzzatosi i 3'.

Quemeneur si aggiudica il primo gpm di quarta categoria, mentre Backaert si prende il traguardo volante con Demare che regola il gruppo incrementando ancora la sua leadership nella classifica a punti. La situazione si mantiene stabile a lungo, a smuovere le acque ci pensano prima un ombrellone smosso dal vento che finisce in gruppo fortunatamente non creando incidenti e Pichon che decide di fuoriuscire per inseguire da solo i tre di testa rimanendo a bagnomaria per diversi km prima di essere riassorbito dal gruppo. Quemeneur sia aggiudica anche l'ultimo dei gpm di giornata.

L'avventura dei tre finisce quando mancano 3 km alla fine, con la Dimension Data che prende in mano la situazione. Ai meno 1,5 km si portano davanti anche i Katusha. Boasson Hagen parte lunghissimo ai meno 500 metri, Demare e Greipel partono sulla destra, ma è Kittel dall'altro lato partendo molto più indietro riuscendo a passare questi due.
Nessun problema problema per gli uomini di classifica. Da registrare la polemica generata da Guarnieri su una gomitata ricevuta da Bouhanni e la sua reazione in puro oxfordiano:"E' un coglione, farà così perchè ormai si è abituato a perdere."


Domani altra tappa per i velocisti.




mercoledì 5 luglio 2017

Tour 2017 V Tappa

E' come sempre il Tour delle mille polemiche: dopo aver messo in standby le proteste relative al body da crono del Team Sky a far discutere è l'espulsione di Sagan dalla corsa per il suo comportamento in volata, decisione che ci rende orfani dell'uomo più spettacolare del gruppo. Il ciclismo però non ha tempo per fermarsi sulle polemiche ed oggi il Tour offre il primo arrivo in salita di quest'edizione, posto a La Planche des belles filles, dove statisticamente chi indossa la maglia gialla dopo quest'arrivo si aggiudica anche la classifica finale: è successo nel 2012 con Wiggins e nel 2014 con Nibali, sarà così anche quest'anno?

La corsa vede partire una fuga nei primi km di grandissima qualità: Bakelants (AG2R-La Mondiale), Delage (FDJ), Boasson Hagen (Dimension Data), Gilbert (Quick-Step Floors), De Gendt (Lotto-Soudal), Voeckler (Direct Energie), Van Baarle (Cannondale-Drapac) e Périchon (Fortuneo-Oscaro).

Nel gruppo a guidare le operazioni è la BMC che stabilizza a 3'30" il distacco del gruppo nei primi 30 km. I rossoneri riescono a stabilizzare la situazione per diversi km non permettendo ai fuggitivi di portarsi ad oltre 3' di vantaggio.

Boasson Hagen si aggiudica l'unico traguardo volante di giornata davanti a Gilbert e De Gendt mentre la volata di gruppo per la nona posizione va a Matthews.

Sul primo gpm di giornata, il terza categoria di côte d'Esmoulières, abbandona la testa della corsa Delage, mentre Bakelants se lo aggiudica prendendo un po' di margine sugli altri fuggitivi; la BMC sceglie la costanza e il distacco ritorna intorno ai 3'.

Bakelants rimane solo per 4 km prima di essere chiuso dai compagni di fuga, dei quali non fa più parte De Gendt, riassorbito in breve dal gruppo continuamente trainato dalla BMC.

I sei rimasti in testa continuano con un buon accordo fino ai meno 14 km dall'arrivo quando Gilbert in salita decide di partire tutto solo seguito dal solo Bakelants mentre il gruppo incalza a 1'20".

Poco prima dell'imbocco della salita finale finalmente il team Sky si mette in testa insieme alla Movistar, mentre Gilbert e Bakelants iniziano la Planches des belles filles con meno di 1'.
In testa al gruppo gli Sky impogono il loro ritmo andando in breve a riassorbire il resto dei fuggitivi.
Dal gruppo prova ad uscire Calmejane per provare a riportarsi sui due di testa, ma il ritmo degli Sky non lascia spazio. I due di testa capitolano ai meno 4 km dall'arrivo, lasciando il palcoscenico alla corazzata inglese. Il gruppo conta circa una quarantina di unità, Terminato il suo lavoro Kwiatkowski lascia le redini a Nieve che riduce ulteriormente il gruppo, del quale però fanno ancora parte tutti i favoriti della vigilia. Ai meno 2,4 parte Fabio Aru, Nieve non reagisce, ma mantiene il ritmo costante. Yates prova a rispondere ma su di lui chiude Thomas prima della reazione di Froome che mette in croce tutti i suoi avversari tranne Martin, Porte e Bardet. Aru continua andare a tutta mentre il gruppetto di Froome rallenta permettendo ad altri di rientrare. Aru inaugura così la sua maglia di campione italiano nel migliore dei modi. Secondo è Daniel Martin che arriva a 12", Froome chiude terzo a 20" andando a sfilare la maglia al compagno Thomas. Stesso distacco per Porte, poco più indietro Bardet, Yates, Uran e Contador, ancora più indietro Quintana. Aru con la vittoria si aggiudica anche la maglia a pois.

Classifica di tappa:

Classifica generale:


Voto tappa: 7. Come primo arrivo in salita è adeguato, non avrebbe fatto male qualche gpm in più per rendere la corsa più complicata.

Il migliore: Fabio Aru. Per la prima volta il team Sky viene fregato da un uomo di classifica, immenso Fabio a partire a tutta con il suo ritmo e a regalarci questo successo meraviglioso.

Il peggiore: BMC. Ora che Porte ha compreso di non essere più un gregario di Froome è la sua squadra che si convince di essere una succursale del team inglese faticando tutto il giorno al posto loro per poi sparire sulla salita finale.

martedì 4 luglio 2017

Tour 2017 - IV tappa

Quarta frazione del Tour 2017, 207km nel nord della Francia, da Mondorf-les-Bains a Vittel.

Tappa "normale" da velocisti, non ci si può aspettare molto di più di una volata, ci pensa però il belga Guillaume van Keirsbulck (Wanty) a dare un tocco di epicità alla cosa con una cono individuale da 200km travestita da fuga.

Raggiunto il belga le squadre iniziano a preparare la volata: ci sono proprio tutti! A 2km dall'arrivo Sonny Colbrelli (Barhain) esce di strada finendo nel prato senza nessun danno, poco dopo una caduta di Ben Swift (UAE) spezza completamente in due il gruppo, coinvolgendo anche la Maglia Gialla, ma senza conseguenze. In testa rimangono in pochi: Chavendish (Dimensione Data), Greipel (Lotto Soudal), Demare (FDJ), Sagan (Bora), Kristoff (Katusha), Bouhanni (Cofidis) ma Cavendish si inserisce fra Sagan e le transenne, il campione del mondo nel tentativo di difendere la posizione, fa cadere il britannico che si porta dietro anche Degenkolb (Trek). Demare vince la volata (prima in carriera al Tour, dopo un digiuno di volate francesi lungo trentuno anni), seguito da Sagan e Kristoff, niente di grave per le vittime della prima caduta, tranquillo anche Degenkolb, probabile frattura alla spalla invece per Cavenidish.

Voto alla tappa: 7/10
Il migliore: Guillaume van Keiresbulck.

mercoledì 7 giugno 2017

Criterium du Dauphiné IV Tappa

Quarta tappa del Delfinato che segna il giro di boa di questa breve corsa a tappe: arrivano i primi segnali per la classifica finale per questa corsa e per i Tour dopo i primi tre giorni su un percorso mosso che ha visto il duello tra i fuggitivi e i velocisti.

A vincere la crono di 24 km è Richie Porte che infligge 11" sul favorito della vigilia Tony Martin e imponendo distacchi ancora più rilevanti agli avversari per la classifica generale di questa corsa, mandando anche un segnale al per il Tour. Valverde perde 24", Contador 35", Froome 37", De Gendt 42", mantenendo la maglia gialla. In linea con le aspettative, ma più staccati sono giunti Aru e Martin a 1'18", peggio ancora fa Bardet che chiude a 1'53". Buona la prestazione di Ulissi che chiude a 1'01".
Porte si candida così seriamente alla vittoria finale, nelle corse di una settimana ha già dimostrato di poter reggere, per la maturità nelle corse di tre settimane avrà il Tour per dare una risposta.

Domani ultima tappa mossa poi toccherà alle montagne.

martedì 6 giugno 2017

Criterium du Dauphiné III Tappa

184km aspettavano oggi i nostro corridori, quattro GPM piuttosto facili e posizionati abbastanza lontano dalla linea del traguardo, insomma, tappa buona per velocisti.

Al secondo chilometro parte la fuga, sei uomini: Backaert (Wanty), Bouwman (LottoNL), Nauler (Direct Energie), Pacher e Siskevicius (Delko Marseille) e Vermeulen (LottoNL). Le spalle di Thomas de Gent sono già occupate dalla Maglia Gialla, quella a pois è invece in fuga con Bouwman.

La fuga guadagna subito minuti e dopo soli 51km Pacher è già Maglia Gialla virtuale. La media è molto alta (sopra i 47km/h) e a vari passaggi ai GPM Bouwman consolida il suo essere leader fra gli scalatori. Dopo un vantaggio massimo di 6' la fuga inizia a perdere terreno, anche grazie al ritmo dato dalle formazioni con velocisti, in particolare Cofidis (Bouhanni), FDJ (Demare) e Katusha (Boasson Hagen). Più ci si avvicina al traguardo, più lo spazio fra fuggitivi e inseguitori diminuisce, ma quando mancano 15km in testa possono ancora contare su 1'40''.

Alla Flamme Rouge il vantaggio della fuga è ancora abbastanza alto, sotto il minuto, ma pur sempre alto infatti lo sprint finale se lo giocano i sei uomini di testa, ma è proprio la Maglia a Pois a vincere trovando lo spunto vincente a venti metri dal traguardo. Nulla da fare per i velocisti che si piazzano dalla VII posizione (Demare) in giù.

Tappa carina con una vittoria di fuga piuttosto inaspettata. La classifica generale rimane invariata.

lunedì 5 giugno 2017

Criterium du Dauphiné II Tappa

Dopo il successo di ieri di De Gendt in fuga il percorso di oggi offre una chance ai velocisti, non particolarmente favoriti in questa corsa.

Bouwman, Delage Brown e Combaud scattano subito al via e in breve prendono un buon margine sul gruppo. Combaud si aggiudica il primo gpm di giornata, con il gruppo distante 3'35".

La FDJ per difendere il suo capitano per la giornata, Demare decide di fermare Delage, davanti rimangono solamente in tre.

Il margine rimane intorno ai 3' mentre i tre in testa affrontano il gpm più impegnativo di giornata vinto da Bouwman con il gruppo che inizia a fare sul serio grazie all'azione degli Astana.

Il margine tra il gruppo e i fuggitivi al terzo gpm si riduce sotto il minuto e Lutsenko sfrutta la situazione per attaccare e raggiungere la fuga. Bouwman continua a fare incettadi gpm vincendo anche l'ultimo di giornata posto lontano dal traguardo e seguito da diversi km in piano.

Il vantaggio della fuga ondeggia sempre intorno al minuto, ai meno 30 km dall'arrivo Lutsenko decidedi provare il tutto per tutto e di andare da solo, la sua grande azione gli permette di resistere al ritorno del gruppo fino ai meno 4,5 km dall'arrivo quando capitola al gruppo trainato da Dimension Data e Bahrain.

Da quel momento in poi si assiste alla bagarre per preparare la volata finale, con il portarsi in testa anche degli FDJ e dei Katusha per Demare e Kristoff. Il duello finale ètra loro due con il francese che vince in modo netto, mentre il norvegese riesce a contenere Bouhanni. Paga una posizione troppo arretrata Colbrelli, non riuscendo a fare meglio del quarto posto, l'azzurro si può però consolare con la maglia verde. Nessun problema per i big e per De Gendt che rimane in giallo.


domenica 4 giugno 2017

Criterium du Dauphiné I Tappa

Inizia oggi il percorso di avvicinamento al Tour de France con la prima tappa del Criterium du Dauphiné con un percorso adatto a fuhe ricco di gpm di terza e quarta categoria.

Fuga che nasce immediatamente sul primo gpm posto ad una decina di km dalla partenza: a prendere il largo sono 7 corridori Domont, De Gendt, Antonio Nibali, Sicard, Madrazo, Fernandez e Herklotz arrivando a guadagnare un margine di6' sul gruppo tirato dal Team Sky.

De Gendt si aggiudica tutti i successivi gpm, mentre il gruppo dietro recupera parte dello svantaggio, ma non riesce a riportarsi del tutto sotto ai fuggitivi.
De Gendt e Domont abbandonano i compagni ai meno 20 km lungo l'ascesa del terz'ultimo colle di giornata, dove transitano con 2'35" sul gruppo.
L'azione decisiva però avviene ai meno 8 km dall'arrivo lungo le rampe dell'ultima ascesa di giornata con De gendt che scatta e rimane solo involandosi verso il traguardo con più di un minuto di vantaggio da gestire sul gruppo, dal quale allo scollinamento fuoriscono Ulissi, Latoure e Buchmann.

L'azione è però tardiva: De Gendt arriva in perfetta solitudine facendo bottino pieno, mentre Domont arriva a 40" di distanza e Ulissi regola i 3 fuoriusciti anticipando di poco il gruppo guidato da Colbrelli.


De Gendt con il margine conquistato oggi potrà tenere la maglia gialla per diverse tappe e chissà che non possa puntare alla vittoria finale se le gambe glielo permetteranno.

sabato 3 giugno 2017

Criterium du Dauphiné - Breve presentazione del percorso

Per riprendersi dal trauma da fine Giro ecco una settimana piuttosto interessante: inizia il Criterium del Delfinato! Questa gara, come si sa, è vista dai corridori come una preparazione al Tour, un test per capire come stanno le gambe. Grandi nomi ma soprattutto grandi salite. Andiamo ora a vedere in breve le tappe dell'edizione 2017 del Criterium!

I tappa
Saint-Etienne - Saint-Etienne


Non la tappa più dura, ma sicuramente quella con il maggior numero di salite: sono ben otto i Gran Premi di Montagna, lungo i 170km ad anello intorno alla città di Saint-Etienne. Dopo la discesa dalla Cote de Tarantaise si entra in un circuito di 15km, da ripetere tre volte, con il passaggio sulla Cote de Rochetaillée, GPM di III categoria. Gli ultimi chilometri sono di leggera discesa con un piccolissimo strappo in salita per il finale.

II tappa
Saint-Chamond - Arlanc


Seconda giornata, leggermente più tranquilla, da Saint-Chamond ad Arlanc, 171km. Si comincia subito in salita verso la Cote de Croix Blanche, III categoria, anche se la difficoltà di giornata sarà il susseguirsi di tre GPM II, III e IV categoria, soprattutto il primo, il Col de Verrières, 9km al 5%. Gli ultimi chilometri saranno in leggera salita.

III tappa
Le chambon-sur-Lignon - Tullins


Terza frazione da Chambon-sur-Lignon a Tullins, 184km. Una tappa piuttosto semplice, poche le difficoltà altimetriche, con gli ultimi chilometri totalmente piatti, sicuramente una tappa per velocisti.

IV tappa
La Tour-du-Pin - Bourgoin-Jallieu


Tappa a cronometro da Tour-du-Pin a Bourgoin-Jallieu, 23km senza nessuna particolare difficoltà. Se però succedesse come al Giro...occhio a questa tappa!

V tappa
La Tour-de-Salvagny - Macon


Ultima tappa senza difficoltà e con un arrivo buono per i velocisti. 175km da Tour-de-Salvagny a Macon, terreno dolce e collinare. Un primo GPM metterà subito in moto le gambe, poi quattro salite una in seguito all'altra, la seconda, il Col du Fut d'Avenas, di II categoria, 8.5km al 5%. Discesa e via, nessuna asperità fino all'arrivo a Macon, terreno da sprinter.

VI tappa
Le Parc des Oiseaux - La Motte-Servolex


Le ultime tre tappe hanno poco a che vedere con quelle iniziali. Oggi 147km dal Parc des Oiseax fino a la Motte-Servolex sul Lac de Bourget a pochi chilomenti da Chambery, Capitale della Savoia. I primi 100km corrono piuttosto veloci, due GPM abbastanza trascurabili, poi la salita al Mont du Chat, HC, 9km ai 10% costanti con strappi fra il 14% e il 15%. Dalla sommità del Monte tutta discesa fino all'arrivo. Attacchi e spettacolo assicurati in salita, e, se non bastassero, anche la discesa potrebbe regalare sorprese.

VII tappa
Aoste - Alpe d'Huez


168km da Aoste (no, non quella della Valle) all'Alpe d'Huez. Sicuramente la tappa regina di questo Criterium. Nella prima parte vengono percorsi tre Gran Premi di Montagna, da segnalare in particolare il terzo, il Col du Porte, di I categoria, 7500m con una pendenza media del 7%, ma con picchi ben più alti. Sul finale le cose si complicano: la Cote de Garçin di II categoria che conduce alla salita al Col de Sarenne, un'HC di 15km al 7% e tre rampe sopra il 10%. Dopo due leggere discese l'ultima salita di 3km all'Alpe d'Huez, II categoia al 7% e uno strappo iniziale nel primo chilometro intorno al 10%.

VIII tappa
Albertville - Plateau de Solaison


Ultima tappa "spigolosa" da Albertville al Plateau de Solaison, 115km, in mezzo tre GPM, prima, seconda e prima categoria. Se non bastano questi tre colli, potete ancora gustarvi il finale, una salita di 11km HC con pendenza media superiore al 9% e strappi, soprattutto nella parte iniziale, sopra l'11%.

Insomma, un Criterium molto duro e ben disegnato, ottimo trait d'union fra Giro e Tour.



domenica 28 maggio 2017

Giro 100 Gran Finale

29 km dividono l'autodromo di Monza da Milano, 53 secondi dividono 5 pretendenti al podio finale, una temperatura percepita di almeno 29 gradi rendono quest' ultima tappa un finale degno di uno spaghetti western con i 5 pretendenti a recitare il ruolo dei fuorilegge: si parte dal Condor Quintana, indios indecifrabile, si prosegue con lo Squalo Nibali, campione col cuore enorme, con Belli Capelli Dumoulin, che potrebbe tranquillamente recitare ad Hollywood, con Pinot, coraggioso grimpeur francese ed infine con Zakarin russo ermetico.

Gli occhi di tutti sono puntati su questi 5, poco importa che un connazionale di Dumoulin, Van Emden, si aggiudichi la tappa. Dumoulin favorito della vigilia mette subito le cose in chiaro al primo parziale dopo solo 9 km: prende 17" a Nibali e Zakarin, 26" a Pinot e Quintana, l'azione dell'olandese continua imperterrita e spettacolare nei km successivi.

Al secondo intermedio i vantaggi si dilatano: 37" su Nibali, 48" su Zakarin, 53" su Pinot e 1' su Quintana, conquistando già la maglia rosa virtuale.

Sul traguardo di Milano Tom deve solo aspettare, ma la corsa è sua; Quintana salva la seconda piazza per 9" su Nibali mentre Pinot e Zakarin naufragano. Dumoulin è così il primo olandese ad aggiudicarsi la corsa rosa coronando una netta supremazia dimostrata sulla strada, consolidata anche dalla grande gestione dei momenti difficili e dal fatto di non avere una squadra all'altezza.


Completano le altre maglie Gaviria, grandissimo a resistere in montagna e ad arrivare a Milano, Landa, decisamente il miglior scalatore di questo giro e Jungels che ha sfruttato la crono per sopravanzare Yates nella classifica dei giovani.

Cala il sipario così su questo giro, meritato da Dumoulin con l'unica nota negativa sul percorso: troppo poche montagne e troppo facile, RCS per favore l'anno prossimo concedici lo Zoncolan e l'Agnello.

Classifica finale:


sabato 27 maggio 2017

Giro 100 XX Tappa

Si va da Pordenone ad Asiago con le ultime salite per determinare il vincitore del Giro più incerto di sempre.

Quasi per la prima volta in questo giro vediamo Pozzato fare qualcosa che non sia andare al processo; infatti il Maestro decide di onorare la corsa rosa andando in fuga insieme a Belkov, Teuns, Slagter, Devenyns e Ladagnous nei primi km della tappa arrivando ad affrontare il Monte Grappa con più di 6' sul gruppo.

Dopo i primi km tirati dalla Movistar a ritmo non esagerato la Katusha prende la testa imponendo un ritmo decisamente più elevato. Il gruppo si sgretola piano piano, ma i big complici anche i primi avvallamenti della salita non perdono contatto. Torna così in testa la Katusha ad aumentare l'andatura, riducendo il vantaggio del gruppo di testa, orfano di Belkov e Pozzato, sotto i 4'.

I katusha fanno esplodere la corsa, ma i tanti avvallamenti della salita permettono ulteriormente ai big di restare compatti. In testa rimangono solo più Teund e Devenyns, che scollinano con 2'50" di margine sul gruppo dei big, dal quale fuoriesce Cataldo. Anche sulla salita del Grappa nulla di fatto, Dumoulin è sempre più vicino a Milano. Stesso discorso durante la discesa, le gambe e il coraggio scarseggiano tra i big.

La situazione finalmente si anima sul Foza, con Nibali a muoversi per primo evidenziando alcune difficoltà di Dumoulin, anche se il successivo rallentamento tiene di nuovo tutti insieme. Sfrutta la situazione Zakarin che prende e parte con Pozzovivo, prendendo una 15" sul gruppo. Risponde in seconda battuta Quintana con Nibali, ai quali si aggiunge dopo alcuni km Pinot guadagnando solamente 10" su Dumoulin allo scollinamento, perdendono una quindicina dal duo di testa.

Nei due km di discesa il trio Nibali, Pinot e Quintana rientrano su Pozzovivo e Zakarin iniziando i km finali in piano verso il traguardo non con una collaborazione totale come invece avviene dietro tra gente decisamente più attrezzata per quel tratto di strada come Jungels, Mollema e Yates che inspiegabilmente collaborano con l'olandese non avendo più niente da chiedere a questo giro.

La volata finale prova ad aggiudicarsela Pozzovivo anticipando tutti, ma Pinot è bravo a saltarlo ed andare a vincere precedendo Zakarin e Nibali. Dumoulin chiude i danni arrivando a 15" dai primi, domani avrà un rigore a porta vuota da sfruttare per aggiudicarsi il Giro numero 100, che nonostante l'arroganza nelle dichiarazioni ha meritato ampiamente sulla strada e bisogna rendergliene atto.

Classifica di tappa:

Classifica generale provvisoria:

 




venerdì 26 maggio 2017

Giro100 XIX tappa

Tutto riaperto, tutto da rifare, oggi più di ieri, in una tappa che non sembrava potesse cambiare le cose rispetto al tappone dolomitico o rispetto a quello del doppio Stelvio.

Dopo il Traguardo Volante di Sappada, lungo la discesa, la Maglia Rosa inizia a perdere secondi sulla coppia Nibali-Quintana, fino a 1’30’’. Se davanti l’alleanza Bahrain-Movistar punta a staccare Dumoulin, quella Orica-Trek-Sunweb cerca di cucire il distacco.

Il gruppo procede mentre in testa fughe e inseguitori giocano e si scambiano.

La pianura abbassa le difficoltà ma non rallenta il ritmo, talmente alto che è lo stesso Nibali che chiede ai compagni di rallentare. Inizia infine la salita di Piancavallo, un Gran Premio di Montagna di prima categoria, durissimo (1130m di dislivello in quindici chilometri), con il blocco Bahrain-Movistar in testa, anche se è soprattutto il team di Nibali a farla da padrone con un magnifico Franco Pellizotti. La leggerezza con la quale Dumoulin ha affrontato la discesa e che lo ha costretto a dover recuperare porta l’Olandese a staccarsi, davanti non si perde l’occasione: il ritmo aumenta e la Maglia Rosa rimane isolata in preda alla stanchezza fisica e mentale.

Manca poco al traguardo e in testa Landa trova uno spunto vincente percorrendo in solitaria gli ultimi chilometri transitando da solo col le braccia al cielo. In gruppo si stacca Pinot che lascia dietro i più diretti concorrenti e guadagna secondi preziosi.

La classifica generale è completamente stravolta: Quintana torna in Maglia Rosa, seguito da Dumoulin, Nibali e Pinot, i primi quattro sono tutti in 53’’, fino alla sesta posizione (Pozzovivo) siamo sotto gli 1’30’’. Il Giro si gioca in montagna domani e a crono domenica, una bagarre veramente di alto livello.

Il migliore: Bahrain-Movistar, se volevano fregare Dumoulin (magari anche dopo le polemiche di ieri) ci sono riusciti perfettamente. Condivido il pensiero di Gasparotto: se la polemica crea spettacolo, allora viva la polemica.

Voto alla tappa: 9/10.

giovedì 25 maggio 2017

Giro 100 XVIII Tappa

Tappa dolomitica da Moena a Ortisei, abbastanza corta ma ricca di montagne, una delle ultime occasioni per poter mettere in difficoltà Dumoulin.

La fuga parte definitivamente tra il del Passo Pordoi e il Valparola, dove si crea un gruppetto con Landa, Rosa, Rolland, Dombrovsky, Van Garderen, Stuyven, Deignan oltre ad uomini Movistar e Bahrein per attacchi alla maglia rosa.

Attacchi arrivati verso la fine del Gardena da Quintana, insieme ai compagni presenti in fuga precedentemente, seguito in seconda battuta da Nibali, ma la maglia rosa si gestisce alla perfezione riuscendo a rientrare prima dello scollinamento. Mentre davanti la fuga mantiene un margine rassicurante. L'unico a farne le spese è Jungels che perde contatto.

Il gruppo dei big passa senza grandi differenze il passo di Pinei guidato dall'affiorante stanchezza, mentre la fuga perde pezzi con il passare dei chilometri.

Sull'ascesa finale dopo i primi km tirati da una stanchissima Movistar Quintana prova a scattare ma non prende un margine importante, Dumoulin riporta su il gruppo e per dimostrare la sua superiorità scatta adirittura, mostrandosi decisamente molto più fresco rispetto rispetto ai rivali. Dopoun successivo rallentamento nel gruppo partono Pinot e Pozzovivo con il benestare della maglia rosa che si aspettava collaborazione da Nibali e Quintana per difendere il podio; in seguito partono Zakarin e Mollema mentre i primi tre della generale si studiano.

Della fuga iniziale rimangono in testa Landa e Van garderen andandosi a giocare la vittoria, il basco è sfortunato nuovamente e sbaglia la volata permettendo all'americano di riscattare parzialmente il suo giro. Pinot, Pozzovivo e Zakarin prendono quasi un minuto a Nibali e Quintana diventando pericolosi per il podio finale, in vista della crono.


Domoulin appare signore assoluto di questo giro: sembra quello con le gambe migliori e ha ancora la crono di Milano a suo favore. per ribaltare il giro serviranno imprese epiche.

martedì 23 maggio 2017

Giro100 XVI tappa

La Tappa Regina del Giro 2017 parte da Rovetta e dopo una sessantina di chilometri si attacca subito con il primo Gran Premio di Montagna: il Mortirolo, dedicato alla memoria di Michele Scarponi.

Si forma un gruppo in testa, fra di loro Fraile (Dimensione Data), Landa (Sky), Kruijswijk (LottoNL) e Sanchez (Anstana). La salita è dura e in gruppo l’andatura la fanno le squadre degli uomini di classifica. Allo scollinamento Fraile lascia passare il collega Sanchez, compagno di squadra di Scarponi al quale lo spagnolo dedica l’arrivo.

Si scende con poche variazioni tanto in gruppo quanto in testa. I corridori transitano una prima volta a Bormio per prendere la salita alla Cima Coppi: lo Stelvio. Non succede molto, i corridori in gruppo non vogliono uscire allo scoperto e la fuga si porta a casa anche il secondo GPM, Landa è il nuovo Re dello Stelvio.

Qualcosa si muove sull’ultima salita: il primo a provare qualcosa è Anacona che in breve tempo raggiunge il gruppetto di inseguitori che (appunto) inseguono la coppia di testa Kruijswijk e Landa. In gruppo molti cedono mentre Pellizzotti (Barhain), ultimo uomo di Nibali, lascia da soli i quattro grandi nomi del gruppetto: Dumoulin, Nibali, Pinot e Quintana. Sfortunatissimo Dumoulin che per un problema intestinale è costretto a fermarsi perdendo quasi due minuti. In testa Nibali inizia a studiare le gambe dei colleghi e mentre Landa passa al traguardo del gran premio di montagna il Siciliano sale sui pedali e scatta portandosi dietro solo Quintana. Mentre da davanti tutti (o quasi) hanno mollato la coppia Nibali-Quintana cerca di portarsi in testa, ma in discesa il capitano Barhain riesce a fianco di Landa. I due raggiungono insieme Bormio e Nibali vince in volata.

Il migliore: Landa, transita per primo sullo Stelvio tutte e due le volte, viene solo battuto da Nibali per poco meno di un metro.
Voto alla tappa: 8.5/10, poteva essere di più, lo spettacolo l’abbiamo visto solamente a partire dall’ultima salita, comunque grandissima tappa.

Giro100 - Presentazione delle tappe dell'ultima settimana

E siamo già all’ultima settimana, trattengo le lacrime e vi presento il percorso delle ultime sei tappe.

XVI tappa
Rovetta – Bormio

Iniziamo alla grande, la Tappa Regina di questo Giro. 222km, si parte da Rovetta e si arriva a Bormio, partenza quasi in discesa e arrivo tranquillo, in piano, dopo una bella discesa. I casini stanno in mezzo.

Dopo 59km si transita a Malonna, Traguardo Volante, da qui 15km di salita per il mitico Passo del Mortirolo, gran premio di montagna di I categoria.

Si scende e si transita per una prima volta a Bormio, cittadina di arrivo e punto di partenza della salita del secondo Gran Premio di Montagna, non un GPM qualunque, I categoria, Cima Coppi, i 2758m dello Stelvio, il mitico colle che i corridori raggiungeranno dopo 22km di durissima salita.

Si scende dallo Stelvio e si risale…sullo Stelvio, ma questa volta da un’altra parte, il Giogo di Santa Maria, 13km di I categoria. Da qui discesa fino al traguardo.

Il Mortirolo è una salita divisa in tre parti: un primo tratto, il più lungo, con una pendenza media dell’8%, un secondo molto tranquillo, brevissimo, al 3% e infine gli ultimi 3km, su una media del 10% con tratti che si aggirano intorno al 16%, ripeto, 16%!

Lo Stelvio I è più variegato, tratti molto duri, anche al 12%, ma con una media intorno al 7/8%, quello che frega qui è la lunghezza, sono ben 22 i chilometri da dover percorrere, su una strada praticamente dritta, con pochissimi tornanti.

Lo Stelvio II può essere il più sottovalutato dei tre GPM, ma assolutamente contro ragione. Sebbene i chilometri siano “solo” 12, la pendenza è quasi costante sopra gli 8.5km e i tratti duri (sopra il 10%) sono molti di più rispetto ai due Gran Premi precedenti.

Insomma, non una tappa ma un massacro. Qui si può fare il Giro, qui gli scalatori avranno parecchio da dire.

Voto al percorso: *****

XVII tappa
Tirano – Canazei

Dopo le fatiche di ieri oggi tiriamo un po’ il fiato (neanche fossimo noi in sella).

Si parte subito con un GPM di II categoria, l’Aprica, una salita di una dozzina di chilometri con pendenze medie del 7%, massime dell’11%.

Appena scesi a Edolo si riparte subito per il Passo del Tonale, anche lui di II categoria, 11km al 7% con picchi del 10%, diciamo, rispetto a ieri è tutto una passeggiata.

Non si riprende fiato, dopo il TV di Cles il piccolo GPM di III categoria di Giovo, 5km all’8%, di qui tutta una leggera salita fino all’arrivo di Canazei, una rampa ondulata buona per la riuscita di un’eventuale fuga.
Voto al percorso: ***

XVIII tappa
Moena – St. Ulrich

Se Bormio è stata la Regina del Giro, l’Erede al Trono è sicuramente questa tappa. 137km, 5 GPM di cui l’ultimo di I categoria coincide (in pratica) con l’arrivo.

Da Moena ci spostiamo a Canazei dove attacca subito il Passo di Pordoi, 12km di I categoria, ma a dire la verità non troppo cattivi, poco meno del 7% di media, solo un tratto al 9%.

Si scende e si risale, Passo di Valparola, 11km, II categoria, 6,4% di media. Occhio però all’arrivo, gli ultimi 500m sono sopra il 14% di pendenza.

Un’altra discesa, un’altra salita. Dopo il TV di Stern si arriva in 9km al Passo Gardena di II categoria intorno al 7% di pendenza, con un tratto iniziale all’11%.

Una lunga discesa ci porta ad un altro Gran Premi di Montagna, il più piccolo, di III categoria, il Passo di Pinei.

Quando sembra tutto finito ecco l’ultima prova: Pontives, I categoria. I 10km sono divisi in due, una prima parte più tranquilla sul 6% di media e una seconda sopra i 9% con tratti al 12%.

Da qui mancano 4km, sempre in salita, ma molto tranquilli, eccezion fatta per uno strappo del 13% nell’ultimo chilometro.

La diciassettesima tappa servirà sicuramente per chiudere ciò che era stato sistemato a Bormio.

Voto al percorso: *****

XIX tappa
Sancandido – Piancavallo

191km ancora in montagna. Si comincia subito subito con il GPM della Croce Comelico di III categoria, da qui una lunghissima discesa (80km circa) fino alla risalita al Gran Premio di Sella  Chianzutan di seconda categoria con pendenze medie del 6.5%.

Dopo un tratto quasi piano inizia l’ultimo GPM, la salita verso il traguardo di Piancavallo, I categoria. L’attacco è il tratto più duro, pendenza intorno ai 9,5% con uno strappo finale sopra i 14%, da qui la salita cede e si passa a una media del 7,5%, il finale è quasi in piano poco sopra l’1,5%.

Voto al percorso ***

XX tappa
Pordenone – Asiago

Salutiamo le montagne in questa terzultima tappa da Pordenone ad Asiago. Dopo 95km di piano, se escludiamo un piccolo GPM di IV categoria, arriviamo a Feltre, dove parte la salita di 24km verso il Monte Grappa di I categoria. La salita è sconnessa e discontinua, dopo un primo tratto duro, sull’8% di media e picchi dell’11%, la strada spiana per poi riprendere di nuovo sull’8%. Per 5/6km si alternano salite e piccole discese, fino all’ultima rampa al 6%.

Dopo la discesa ecco l’ultimo GPM di questo Giro, Foza, I categoria ai 7% di media fissi, salvo uno strappo all’11%.

Da qui sono 15 chilometri quasi in piano sul all’Altipiano di Asiago.

Voto al percorso: ***

XXI tappa
Monza – Milano

Concludiamo il Giro 2017 con una cronometro individuale di 30km dall’autodromo di Monza a Piazza Duomo a Milano.

Il percorso è molto tranquillo, quasi in discesa, ma non ci troviamo davanti a una classica passerella: non sappiamo chi arriverà in testa dopo questa settimana di montagne, ma viste le capacità a crono di alcuni corridori non ci possiamo sbilanciare ancora dicendo ormai chiusa la corsa per la Maglia Rosa.


Voto al percorso (cronometro): *

venerdì 19 maggio 2017

Giro 100 XIII Tappa

Ultima chance per i velocisti nella tappa più facile di questo giro prima del gran finale che si inaugurerà domani con l'arrivo ad Oropa feudo di vittorie italiche che speriamo possa portare bene per poter svoltare questo giro dominato dagli stranieri. Da segnalare l'abbandono di Thomas che aveva provato in tutti i modi a proseguire il girodopo la caduta nella tappa del Blockhaus

Consci di essere all'ultimo appello i velocisti non si sono fatti scappare l'occasione decidendo di tenere sotto strettissima sorveglianza la fuga di giornata: infatti il tentativo con Mohoric, Brutt e Albanese prende un vantaggio massimo di 2'30".

La fuga termina intorno ai meno 20 km dall'arrivo, nel tratto di avvicinamento allo sprint finale a causa del vento si vede una frattura nella parte finale del gruppo, fattura che però viene ricucita da un altro cambio di vento che impone una riduzione del gruppo di testa. Ai meno 3,8 km dall'arrivo ci prova Pozzato sulla falsa riga di Zhupa ieri, cn lo stesso risultato.

La volata finale vede la lotta ttra la Etixx e la Bora con un contatto tra Richeze e un uomo della Bora, contatto che non impedisce all'argentino di lasciare lo spazio al suo capitano per poterlo passare vicino alla transenna per andare a vincere con una rimonta straordinaria davanti a Bennett.Si arriva a ranghi compatti quindi nessun problema per i big.


Per il colombiano quarta vittoria al suo primo giro, record che condivide con Cunego, ora dovrà solo arrivare a Milano per poter celebrare così la sua maglia ciclamino, mentre Greipel fa le valigie per poter preparare il Tour.

giovedì 18 maggio 2017

Giro 100 XII Tappa

Abbandonate le insidie appenniniche della tappa di ieri il giro offre la penultima occasione ai velocisti nella tappa da Forlì a Reggio Emilia.

A tentare di rovinare un finale già scritto ci prova Maestri che per onorare al meglio le strade di casa decide di provarci con le uniche armi a sua disposizione: la fuga. Il corridore della Bardiani infatti raggiunge i primi due fuggitivi di giornata, Marcato e Firsanov nei primi chilometri della tappa.

Purtroppo per le loro possibilità rimangono solo loro tre in testa consentendo al gruppo di poter gestire al meglio la tappa. Il vantaggio della testa della corsa supera i 7 mantendosi stabile su quei livelli.

Firsanov si aggiudica il primo gpm di giornata, Fraile dal gruppo sfrutta l'occasione per prendersi la maglia azzurra transitando quarto; la spartizioni dei traguardi prosegue con Maestri primo al traguardo volante e Marcato si prende l'ultimo gpm di giornata.

In testa al gruppole squadre dei velocisti iniziano a fare sul serio, permettendo alla Sunweb di riposarsi, riducendo il vantaggio dei tre di testa.

Firsanov e Marcato cedono intorno ai meno 15 km dall'arrivo, Maestri onora la fuga dando filo da torcere alle squadre dei velocisti resistendo in testa da solo fino ai meno 7 dall'arrivo.

L'ultimo a provare ad anticipare la volata è Zhupa che prova la "fagianata" ai meno 2 km, ma la Bora non si fa sorprendere.

Non riescono però a portare a termine il lavoro svolto perchè è la Etixx con un Richeze fantastico che lancia Gaviria ad aggiudicarsi la tappa, riuscendo a contenere il ritorno di Mareczko.


Per il colombiano terza vittoria al giro e maglia ciclamino consolidata ulteriormente.

Domani ultima chance per i velocisti poi sarà la settimana decisiva per la classifica generale.

mercoledì 17 maggio 2017

Giro100 XI tappa

Grande tappa oggi in ricordo di uno dei più grandi: Gino Bartali.

Il primo GPM, Passo della Consuma, II categoria, mette subito le cose in chiaro: si stacca una fuga composta da una quindicina di uomini, fra loro Amador, Fraile, Landa, Montaguti, Petilli, Visconti, ma da questi si staccano lo spagnolo Fraile e il basco Landa.

Fuga e inseguitori procedono a un ritmo molto alto, la coppia di testa raggiunge e supera i 5' sulla Maglia Rosa. In gruppo fanno l’andatura la Barhain di Nibali, la Movistar di Quintana, meno la Sunweb di Dumoulin, attuale primatista.

È sul Fumaiolo (II categoria, ultimo GPM di giornata) che le cose cambiano: i due di testa vengono raggiunti, Landa non ci sta è prova a ripartire pagando molto caro lo sforzo Rolland prova a partire e sembra poter arrivare solo sulla cima, ma quando mancano due chilometri Fraile lo raggiunge e transita per primo, allungando in discesa. In gruppo gli uomini di classifica rimangono soli, Nibali fa l’andatura, ma Pinot scatta senza reazioni da dietro.

In testa, sulla breve salita al Passo dell'Incisa, si forma un terzetto composto da Fraile, Rolland e Rui Costa, inseguiti da un buon Kangert. Manca un chilometro e in testa sono quattro, gli inseguitori sono a una ventina di secondi. I quattro si studiano ma ad attaccare e Fraile che non subisce la reazione di nessuno, portando a casa la tappa.

Per quanto riguarda la classifica generale nulla cambia.

Il migliore: Fraile-Landa, i due si giocano bene la fuga e anche quando vengono raggiunti non sembrano voler cedere, non andrà bene a Landa, andrà benissimo a Fraile.

Voto alla tappa: 8.5/10

martedì 16 maggio 2017

Giro100 - X tappa

Come dicevo questa mattina nella presentazione della settimana, oggi crono.

Se non abbiamo molto da dire sui primi corridori partiti, possiamo sicuramente dire qualcosa in più riguardo agli uomini di classifica.

Vasil Kiryenka (Sky) domina la prima parte di gara, ma viene spodestato da Thomas (Sky) che riesce a riprendersi dopo la brutta caduta di domenica.

Poco bene Kruijsvijk (LottoNL) e Jungels (Quick-Stepp) che non rientrano nemmeno fra i primi dieci, per loro le speranze di podio si allontano sempre di più.

Non male Mollema (Trek) che mantiene le prime posizioni.

Pinot (FDJ) non riesce a fare più di un diciassettesimo posto, perdendo minuti preziosi.

Bene Nibali (Barhain) che riprende il tempo perso sul Blockhaus su Quintana e Pinot.

Male Quintana (Movistar) che perde tantissimi secondi e termina ventitreesimo.

Benissimo uno Dumoulin che brucia tutti dando un minuto a Thomas nella prova contro il tempo e guadagna più di 2' e mezzo su Quintana in generale.

Cosa possiamo concludere? Dumoulin entra pesantemente fra gli uomini di classifica, abbiamo visto cosa è stato di fare in salita domenica, sappiamo quanto sia forte a crono, le montagne dure non sono ancora arrivate, ma ricordiamo che da Monza non partirà una tappa (una passerella) in linea. Quintana avrà sicuramente modo di rifarsi, soprattutto la prossima settimana, forse già sabato a Oropa. Mollema e Pinot non variano di molto le loro posizioni, ma risentono della presenza di Dumoulin, soprattutto Pinot. Nibali riguadagna il minuto perso domenica e torna pienamente in gioco, per lo meno su chi gli sta immediatamente davanti. Thomas con grandissima grinta riesce a riportarsi in testa, per lo meno per sperare nella top five.

I giochi sono riaperti e noi non possiamo che esserne felici!

Il migliore: Dumoulin, stravince su tutti e mette paura ai piani alti.
Voto alla tappa (crono): 9/10.

Giro 2017 - Le tappe della seconda settimana

Siamo entrati nella seconda settimana del Giro numero 100, ecco a voi una lettura delle tappe che i nostri corridori dovranno affrontare da oggi al prossimo lunedì di riposo.

X tappa
Foligno – Montefalco

Dopo il Blockhaus veniamo dirottati su una crono individuale. 39,8km che formano un semi cerchio fra le colline umbre.

Il percorso non è eccessivamente lungo ma parecchio ondulato: dopo 10km di piano (anzi, leggera discesa) troviamo il primo rilevamento cronometrico che precede la salita a Madonna delle Grazie e San Marco. Dopo la discesa un nuovo rilevamento a Bastardo, mancano 11km.

Gli ultimi 5km non sono assolutamente da sottovalutare una leggera salita potrebbe mettere in difficoltà alcuni corridori, anche se il finale vero e proprio, dopo due curve in città, è praticamente in piano.

Vista la situazione in classifica dopo domenica ci sentiamo di prevedere in serata la Maglia Rosa sulle spalle di Dumoulin.

Voto al percorso (crono): ****

XI
Firenze – Bagno di Romagna

Tappa di media montagna fra gli Appennini del Mugello, 161km, ben quattro Gran Premi di Montagna.

Quindici chilometri percorsi e si incontra subito la prima asperità della giornata, è il GPM di Passo della Consuma, II categoria, 16km con pendenza costante, duro ma non infattibile.

Si scende e si risale subito, Passo della Calla, III categoria, altri 15km.

Ancora discesa e ancora salita, fino al Passo del Carnaio, un colle non troppo alto, con un’estensione di una decina di chilometri e una pendenza accentuata solo nel tratto finale (8.5%). Scesi dal Carnaio transitiamo per la prima volta a Bagno di Romagna, dove è inserito il secondo Traguardo Volante (il primo era stato Stia, dopo 48km, scesi dalla Consuma).

Da Bagno di Romagna alcuni chilometri in leggera salita conducono all’ultimo GPM di giornata, il Monte Fumaiolo, di II categoria. La salita alterna tratti leggeri a strappi più duri, il punto più difficile lo troviamo negli ultimi due chilometri, dove le pendenze raggiungono il 12%.

Dopo il Passo dell’Incisa (velocissima salita dopo la discesa dal Fumaiolo) è tutta discesa fino al traguardo, posto dopo 3km di piano all’interno della città.

Tappa interessante, probabili attacchi da lontano, da escludersi una volata, nonostante il finale pianeggiante. Vittoria di Pibernik al primo passaggio a Bagno di Romagna quotata 1.02.

Voto alla Tappa: ***

XII tappa
Forlì – Reggio Emilia

Dagli Appennini alla Pianura Padana, 229km tutti per velocisti.

Dopo una sessantina di chilometri incontriamo la Colla di Casaglia, un GPM di II categoria, troppo presto per influire sul finale. Un altro Gran Premio lo troveremo ai -150km.

Due i Traguardi Volanti, Barberino del Mugello, scesi dalla Colla e Sasso Marconi, scesi da Valico Appenninico.

Da qui sono 80km piani, buoni per preparare una volata, volata che arriverà in città con un percorso poco movimentato, soprattutto nelle prime fasi.

Voto alla Tappa: *

XIII tappa
Reggio Emilia -Tortona

Anche oggi tappa per velocisti, e se ieri un paio di salite c’erano, oggi proprio nulla.

Due Traguardi Volanti, uno a Fiorenzuola e uno a Broni.

Difficile pensare alla buona riuscita di una probabile fuga, facile immaginarsi una volata.

Voto alla Tappa: *

XIV tappa
Castellania – Oropa

Tappa dedicata a due divinità del ciclismo, si parte da Castellania, città natale di Fausto Coppi e dopo 131km si arriva a Oropa, nome legato a Marco Pantani.

Il percorso è una salita in crescendo che parte dalla piana e piano piano sale verso i 1142m di Oropa. La salita effettiva parte a 12km dall’arrivo, a Biella, da qui una durissima ascesa al Santuario con curve e pendenze altissime, strappi fino al 13%; nemmeno al traguardo il GPM di I categoria cede.

Una tappa apparentemente noiosa e scontata cambia totalmente registro a poco più di 10km dalla fine, le Alpi non sono ancora arrivate, ma questa tappa potrebbe dirci molto sull’ultima settimana.

La redazione di Viva la Fuga sarà presente in diretta all’arrivo!

Voto alla Tappa: ***

XV tappa
Valdengo – Bergamo

199km di bassa montagna, due GPM posti sul finale.

Dopo un saliscendi poco problematico e due Traguardi Volanti (Busto Arsizio e Almenno), ai -50km parte la salita Miragolo San Salvatore, GPM di II categoria con una pendenza costante del 7.5%, salvo uno strappo dell’11% sul finale.

Dopo la discesa troviamo immediatamente un’altra salita: Selvino, GPM di III categoria, da qui in avanti tutta discesa fino alla salita a Bergamo Alta, 3km all’8%, mancano 2km all’arrivo.

Una salita a Bergamo Alta che sa di Poggio bloccherà tutte le possibili volate, chi troverà qui lo scatto vincente potrebbe portarsi a casa la Maglia.

Voto alla Tappa: ***