Siamo entrati ufficialmente nella settimana che vedrà
l’inizio del centesimo Giro d’Italia! Mesi e mesi di preparazione spirituale,
nell’attesa di uno degli eventi più attesi dell’anno (se non il più atteso).
Ventun tappe vedranno i corridori muoversi da Alghero a
Milano passando per le Isole, l’Appennino e infine le tanto aspettate Alpi.
Vediamo ora in dettaglio le prime nove tappe, ovvero la
prima settimana di gara.
I tappa
Alghero-Olbia
Si comincia venerdì 5 maggio, siamo nel nord della Sardegna,
ad Alghero, città nota ai linguisti per essere un’enclave di minoranza catalana
in terra sarda, dopo 206km si raggiunge la città di Olbia.
Essendo la prima tappa, ed essendo che vanno assegnate le
prime maglie, il percorso tocca un po’ tutti i terreni. Si parte con una sessantina
di chilometri di saliscendi, ma prevalentemente in piano, per poi raggiungere
la prima salita: Molteddu, un gran premio di quarta categoria. Terminata la
discesa inizia subito la seconda salita, Trinità d’Agultu, anche questa di quarta
categoria. Inizia il tratto per i velocisti, due traguardi volanti, Santa Tersa
di Gallura e Cannigione, infine il terzo GPM, San Pantaleo, a pochi chilometri
dall’arrivo.
Si entra negli ultimi chilometri: una leggera discesa porta
nella città di Olbia dove si districa fra le strade cittadine la pista di
atterraggio. Una curva a sinistra pone davanti ai corridori ormai lanciati in
volata lo stradone lungo mare che segnerà la prima Maglia Rosa 2017.
Come già accennato tappa da velocisti che non dovrebbe
regalare grandi sorprese.
Voto al percorso: **
II tappa
Olbia-Tortolì
Per non farsi mancare nulla nel secondo giorno di gara si
entra nelle terre del Cannonau: 221km sulla costa est della Sardegna.
Pur non essendo una tappa astiosa, se escludiamo gli ultimi
dieci chilometri non troviamo nemmeno un metro di piano. I GPM sono però solo
due Nuoro, di terza categoria dopo 113km, e Genna Silana, più impegnativo, di
II categoria, posto ai meno 50km. Prima degli attacchi ai due GPM troviamo due
traguardi volanti.
Cosa aspettarsi? Le pendenze non eccessive non escludono un
arrivo in volata, anche se non mi stupirei della buona riuscita di un attacco
da parte di un gruppetto su una delle ultime salite (se non addirittura sulla
Genna).
Voto al percorso: **
III tappa
Tortolì-Cagliari
Ripartiamo da dove ci siamo fermati, 148km fino a Cagliari.
Tappa assolutamente da velocisti, nessuna salita importante,
nemmeno il GPM di terza categoria di Capo Boi fa paura, con arrivo in totale
piano, su una rampa di un chilometro sul lungomare Via Roma della capitale
sarda.
Domani, lunedì, giorno di riposo.
Voto al percorso: *
IV tappa
Cefalù-Etna
Da isola a isola, dalla Sardegna alla Sicilia, da Aru a
Nibali (se solo ci fosse il buon Fabietto!!).
Una tappa breve, solo 181km, da Cefalù al Monte Etna, nel
cuore della Sicilia ma con pendenze e intensità veramente elevate.
Meno di sessanta chilometri dalla partenza e scatta la prima
salita: Portella Femmina Morta (parente del Cuneese Fremamorta?) gran premio di
seconda categoria, 32km a pendenza media costante di circa 5%, pas mal!
Scesi dalla Portella i corridori troveranno due traguardi
volanti: Bronte, terra del pistacchio, e Biancavilla (no, non quella dei
Pokemon), prima di attaccare la salita finale che da Nicolosi porterà
sull’Etna, al rifugio Sapienza (1892 m.l.m).
18km con pendenza media del 6.6%, ma con strappi che
arrivano fino al 12%. La rampa finale, con traguardo in salita, vede cinque
chilometri con pendenza dell’8%.
Tanti attacchi e un sicuro cambio di maglia, una tappa che
si presenta veramente interessante: chissà se la maglia dell’Etna sarà la
stessa di Milano!
Voto al percorso: *****
V tappa
Pedara-Messina
Tappa di 159km, cortissima, si parte dalle terre dei
Malavoglia, dintorni di Catania, per arrivare a casa Nibali, Messina.
Il percorso è nettamente diviso in due, una prima parte di
bassa montagna, con un GPM di quarta categoria, Andronico Sant’Alfio, e una
seconda in perfetto piano, con due traguardi volanti, Taormina e Roccalumera,
che danno il via libera all’entrata a Messina, dove si preparerà una volata su
un piano un po’ ondulato fra le strade cittadine.
Se dovessimo scommettere la volata finale sarebbe quotata
1.05. Non sarà certo difficile per la Maglia Rosa mantenere il primato.
Voto al percorso: *
VI tappa
Reggio Calabria-Terme
Luigiane
Dopo i primi giorni isolani si ritorna oggi sul continenete.
217km sulla costa nord della Calabria, da Reggio Calabria si arriva a Terme
Luigiane, provincia di Cosenza.
Apparentemente anche quella di oggi si presenta come una
tappa per velocisti: dopo una quarantina di chilometri si incontra il primo dei
due GPM, Barritteri, di terza categoria, una salita di 11km non troppo
faticosi. Discesa e via, due traguardi volanti a cinque chilometri l’uno
dall’altro, Mileto e Vibo Valentia. Dopo una tavola da biliardo di 80km
incontriamo ancora un GPM, Fuscaldo, una salitina di 2km al 7%. Dall’ultimo
gran premio è tutto un saliscendi di 20km fino al traguardo, posto leggermente
nell’entroterra.
Avevo detto “apparentemente” per un motivo: ai -6km una
prima rampa di due chilometri con una pendenza del 6%, gli ultimi due
chilometri sono ancora in salita, 5% di media, con gli ultimi 300m all’8%.
Difficile pensare a una volata, più facile immaginarsi
scatti a raffica fra scalatori o simil-tali.
Voto al percorso: ***
Tappa VII
Castrovillari-Alberobello
Tagliamo oggi tutti il Golfo di Taranto, 224km da
Castrovillari alla terra dei Trulli: Alberobello.
Si scende nel primo tratto dalle montagne calabresi al lungo
mare lucano, dove verranno percorsi 110km in tutta tranquillità, unico
probabile rischio: il vento. A Massafara, in corrispondenza del traguardo
volante, parte la prima e unica salita della giornata, Bosco delle Pianelle,
GPM di quarta categoria, per una quindicina di chilometri. Scesi è il turno del
traguardo di Martina Franca, da qui gli ultimi 60km di saliscendi fino al
traguardo di Alberobello, ondulato, ma tutto sommato tranquillo.
Si potrebbe immaginare una volata “sporcata” dalle leggere
pendenze degli ultimi 5km.
Voto al percorso: *
Tappa VIII
Molfetta-Peschici
Siamo oggi sulla costa Adriatica della Puglia, partiamo da
Molfetta e risaliamo a Peschici nel Gargano, per un totale di 189km.
Dopo i primi 113km di pacifico pianoro, dopo il traguardo
volante di Manfredonia, parte la salita del primo GPM di giornata, Monte
Sant’Angelo, II categoria. La salita non è niente scontata, 10km a pendenza
media del 7%, con un sospiro di sollievo solo nella rampa finale. Ancora un GPM
sul terreno ondulato del Gargano, Coppa di Santa Tecla, di quarta categoria.
Il finale si presenta piuttosto curioso: dalle montagne si
scende nel centro di Peschici con una discesa a pendenze del -6.5%, 200m e via
di nuovo in salita, per un chilometro e mezzo a pendenza del 5.7%, con gli
ultimi 100m al 12%.
Interessante tappa di medio-bassa montagna, i corridori
possono trovarsi in difficoltà prima su Monte Sant’Angelo e poi, soprattutto, in
questo particolare finale “a conca”.
Voto al percorso: ***
Tappa IX
Montenero di
Bisaccia-Blockhaus
Se i 149km della tappa non sembrano molti, le difficoltà
oggi sono molto alte.
Si parte da Montenero di Bisaccia e dopo pochi chilometri si
incontra il primo traguardo volante a Vasto. Nessuna asperità si presenta per i
corridori, che certo non potranno rimanere spaventati dalla salita di Chieti,
segnata non come GPM, ma come traguardo volante. Ancora una salitina,
Lettomanoppello, e poi si parte: il Blockhaus. La salita effettiva è di 26km,
ma le mappature fanno partire il GPM da Roccamorice, quando di chilometri in
salita se ne sono già fatti più di dieci! Da Roccamorice alla cima sono quasi
14km, i primi tre non sono troppo complicati, intorno al 5%, i restanti undici,
con media del 9.4% e picchi massimi del 14%. Il rettilineo finale di 300m è
sull’8% costante.
Una tappa breve ma impegnativa, con questo salitone d’arrivo
che farà grande selezione.
Voto al percorso: ****
Nessun commento:
Posta un commento