martedì 2 maggio 2017

Giro 2017 - Le tappe della prima settimana

Siamo entrati ufficialmente nella settimana che vedrà l’inizio del centesimo Giro d’Italia! Mesi e mesi di preparazione spirituale, nell’attesa di uno degli eventi più attesi dell’anno (se non il più atteso).

Ventun tappe vedranno i corridori muoversi da Alghero a Milano passando per le Isole, l’Appennino e infine le tanto aspettate Alpi.

Vediamo ora in dettaglio le prime nove tappe, ovvero la prima settimana di gara.

I tappa
Alghero-Olbia


Si comincia venerdì 5 maggio, siamo nel nord della Sardegna, ad Alghero, città nota ai linguisti per essere un’enclave di minoranza catalana in terra sarda, dopo 206km si raggiunge la città di Olbia.

Essendo la prima tappa, ed essendo che vanno assegnate le prime maglie, il percorso tocca un po’ tutti i terreni. Si parte con una sessantina di chilometri di saliscendi, ma prevalentemente in piano, per poi raggiungere la prima salita: Molteddu, un gran premio di quarta categoria. Terminata la discesa inizia subito la seconda salita, Trinità d’Agultu, anche questa di quarta categoria. Inizia il tratto per i velocisti, due traguardi volanti, Santa Tersa di Gallura e Cannigione, infine il terzo GPM, San Pantaleo, a pochi chilometri dall’arrivo.

Si entra negli ultimi chilometri: una leggera discesa porta nella città di Olbia dove si districa fra le strade cittadine la pista di atterraggio. Una curva a sinistra pone davanti ai corridori ormai lanciati in volata lo stradone lungo mare che segnerà la prima Maglia Rosa 2017.

Come già accennato tappa da velocisti che non dovrebbe regalare grandi sorprese.

Voto al percorso: **

II tappa
Olbia-Tortolì

Per non farsi mancare nulla nel secondo giorno di gara si entra nelle terre del Cannonau: 221km sulla costa est della Sardegna.

Pur non essendo una tappa astiosa, se escludiamo gli ultimi dieci chilometri non troviamo nemmeno un metro di piano. I GPM sono però solo due Nuoro, di terza categoria dopo 113km, e Genna Silana, più impegnativo, di II categoria, posto ai meno 50km. Prima degli attacchi ai due GPM troviamo due traguardi volanti.

Cosa aspettarsi? Le pendenze non eccessive non escludono un arrivo in volata, anche se non mi stupirei della buona riuscita di un attacco da parte di un gruppetto su una delle ultime salite (se non addirittura sulla Genna).

Voto al percorso: **

III tappa
Tortolì-Cagliari

Ripartiamo da dove ci siamo fermati, 148km fino a Cagliari.

Tappa assolutamente da velocisti, nessuna salita importante, nemmeno il GPM di terza categoria di Capo Boi fa paura, con arrivo in totale piano, su una rampa di un chilometro sul lungomare Via Roma della capitale sarda.

Domani, lunedì, giorno di riposo.

Voto al percorso: *

IV tappa
Cefalù-Etna

Da isola a isola, dalla Sardegna alla Sicilia, da Aru a Nibali (se solo ci fosse il buon Fabietto!!).

Una tappa breve, solo 181km, da Cefalù al Monte Etna, nel cuore della Sicilia ma con pendenze e intensità veramente elevate.

Meno di sessanta chilometri dalla partenza e scatta la prima salita: Portella Femmina Morta (parente del Cuneese Fremamorta?) gran premio di seconda categoria, 32km a pendenza media costante di circa 5%, pas mal!

Scesi dalla Portella i corridori troveranno due traguardi volanti: Bronte, terra del pistacchio, e Biancavilla (no, non quella dei Pokemon), prima di attaccare la salita finale che da Nicolosi porterà sull’Etna, al rifugio Sapienza (1892 m.l.m).

18km con pendenza media del 6.6%, ma con strappi che arrivano fino al 12%. La rampa finale, con traguardo in salita, vede cinque chilometri con pendenza dell’8%.

Tanti attacchi e un sicuro cambio di maglia, una tappa che si presenta veramente interessante: chissà se la maglia dell’Etna sarà la stessa di Milano!

Voto al percorso: *****

V tappa
Pedara-Messina

Tappa di 159km, cortissima, si parte dalle terre dei Malavoglia, dintorni di Catania, per arrivare a casa Nibali, Messina.

Il percorso è nettamente diviso in due, una prima parte di bassa montagna, con un GPM di quarta categoria, Andronico Sant’Alfio, e una seconda in perfetto piano, con due traguardi volanti, Taormina e Roccalumera, che danno il via libera all’entrata a Messina, dove si preparerà una volata su un piano un po’ ondulato fra le strade cittadine.

Se dovessimo scommettere la volata finale sarebbe quotata 1.05. Non sarà certo difficile per la Maglia Rosa mantenere il primato.

Voto al percorso: *

VI tappa
Reggio Calabria-Terme Luigiane

Dopo i primi giorni isolani si ritorna oggi sul continenete. 217km sulla costa nord della Calabria, da Reggio Calabria si arriva a Terme Luigiane, provincia di Cosenza.

Apparentemente anche quella di oggi si presenta come una tappa per velocisti: dopo una quarantina di chilometri si incontra il primo dei due GPM, Barritteri, di terza categoria, una salita di 11km non troppo faticosi. Discesa e via, due traguardi volanti a cinque chilometri l’uno dall’altro, Mileto e Vibo Valentia. Dopo una tavola da biliardo di 80km incontriamo ancora un GPM, Fuscaldo, una salitina di 2km al 7%. Dall’ultimo gran premio è tutto un saliscendi di 20km fino al traguardo, posto leggermente nell’entroterra.

Avevo detto “apparentemente” per un motivo: ai -6km una prima rampa di due chilometri con una pendenza del 6%, gli ultimi due chilometri sono ancora in salita, 5% di media, con gli ultimi 300m all’8%.

Difficile pensare a una volata, più facile immaginarsi scatti a raffica fra scalatori o simil-tali.

Voto al percorso: ***

Tappa VII
Castrovillari-Alberobello

Tagliamo oggi tutti il Golfo di Taranto, 224km da Castrovillari alla terra dei Trulli: Alberobello.

Si scende nel primo tratto dalle montagne calabresi al lungo mare lucano, dove verranno percorsi 110km in tutta tranquillità, unico probabile rischio: il vento. A Massafara, in corrispondenza del traguardo volante, parte la prima e unica salita della giornata, Bosco delle Pianelle, GPM di quarta categoria, per una quindicina di chilometri. Scesi è il turno del traguardo di Martina Franca, da qui gli ultimi 60km di saliscendi fino al traguardo di Alberobello, ondulato, ma tutto sommato tranquillo.

Si potrebbe immaginare una volata “sporcata” dalle leggere pendenze degli ultimi 5km.

Voto al percorso: *

Tappa VIII
Molfetta-Peschici

Siamo oggi sulla costa Adriatica della Puglia, partiamo da Molfetta e risaliamo a Peschici nel Gargano, per un totale di 189km.

Dopo i primi 113km di pacifico pianoro, dopo il traguardo volante di Manfredonia, parte la salita del primo GPM di giornata, Monte Sant’Angelo, II categoria. La salita non è niente scontata, 10km a pendenza media del 7%, con un sospiro di sollievo solo nella rampa finale. Ancora un GPM sul terreno ondulato del Gargano, Coppa di Santa Tecla, di quarta categoria.

Il finale si presenta piuttosto curioso: dalle montagne si scende nel centro di Peschici con una discesa a pendenze del -6.5%, 200m e via di nuovo in salita, per un chilometro e mezzo a pendenza del 5.7%, con gli ultimi 100m al 12%.

Interessante tappa di medio-bassa montagna, i corridori possono trovarsi in difficoltà prima su Monte Sant’Angelo e poi, soprattutto, in questo particolare finale “a conca”.

Voto al percorso: ***

Tappa IX
Montenero di Bisaccia-Blockhaus

Se i 149km della tappa non sembrano molti, le difficoltà oggi sono molto alte.

Si parte da Montenero di Bisaccia e dopo pochi chilometri si incontra il primo traguardo volante a Vasto. Nessuna asperità si presenta per i corridori, che certo non potranno rimanere spaventati dalla salita di Chieti, segnata non come GPM, ma come traguardo volante. Ancora una salitina, Lettomanoppello, e poi si parte: il Blockhaus. La salita effettiva è di 26km, ma le mappature fanno partire il GPM da Roccamorice, quando di chilometri in salita se ne sono già fatti più di dieci! Da Roccamorice alla cima sono quasi 14km, i primi tre non sono troppo complicati, intorno al 5%, i restanti undici, con media del 9.4% e picchi massimi del 14%. Il rettilineo finale di 300m è sull’8% costante.

Una tappa breve ma impegnativa, con questo salitone d’arrivo che farà grande selezione.


Voto al percorso: ****

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