domenica 26 marzo 2017

La campagna delle Fiandre-Gent-Wevelgem

Sempre più nel vivo nelle corse al Nord, ma per il momento la musica non cambia: è sempre Van Avermaet a trionfare.

Il campione olimpico è stato il primo a lanciare il guanto di sfida sul Kemmelberg, ultimo degli strappi ad una trentina di km dal traguardo, dove è transitato per primo tallonato da Sagan e un poco più staccato Degenkolb. I 3 sono riusciti a frantumare il gruppo ma non a restare su di loro, nei km successivi terminata la discesa e tornati su asfalto si è composto un gruppetto di una ventina di unità.

Gruppetto dal quale sono fuoriusciti Van Avermaet, Keukeleire, Sagan, Tepstra e Andersen guadagnando un margine tale che ha fatto presaggire il loro arrivo al traguardo. Cosa che è avvenuta, ma non a ranghi compatti: Sagan infastidito dal comportamento di Tepstra, che non contribuiva all'azione, lascia il buco sui due davanti Van Avermaet, Keukeleire che proseguono a tutta velocità.
Sagan ha provato con uno scatto di rabbia a togliersi gli altri due di ruota e a riportarsi sul duo di testa, ma non è riuscito nell'intento. Quando ha stretto la tregua con i due compagni era già troppo tardi: di buon accordo i due belgi davanti sono andati dritti fino al traguardo dove Van Avermaet che era in testa ha aspettato gli ultimi 150 metri per lanciare lo sprint vincente. Sagan ha chiuso terzo mentre dal gruppo segnaliamo il buon decimo posto di Modolo.


 Nelle interviste del dopo corsa il campione del mondo, decisamente arrabbiato e nervoso, ha detto di aver dimostrato di poter far perdere e vincere le corse a chi vuole lui; alle Fiandre aspettiamocelo in una nuova versione inedita: quello del glaciale serial killer, che è ancora ciò che gli manca per essere un corridore perfetto.

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