sabato 4 marzo 2017

Bianca come la strada... - Il riassunto

Quanto tempo ci mette una gara per entrare nel circolo delle grandi gare? Se prendessimo le Strade Bianche ad esempio, dieci anni sembrerebbero bastare. Ovviamente non voglio esagerare, ma visti i nomi, visto il percorso e visto lo spettacolo, questa gara non sembra per niente l’ultima arrivata!

Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo cantava Guccini, e i 175km di gara partono proprio sotto la pioggia marzolina. Il gruppo si spacca quasi subito, ma la prima fuga si identifica intorno al ventesimo chilometro: Andreetta (Bardiani), Gonçalves (Katusha), Jauregui (AG2R), Pinot (FDJ) viaggiano intorno ai più 1’30’’, nessuno di loro però risulterà incisivo sul finale. Dopo poco, in coda ai fuggitivi, si crea un gruppo di una decina di corridori, spiccano Kwiatkowski (Sky), Jensen (Orica), Stybar (Quick-Step), Wellens (Lotto Soudal), Van Avermaet (BMC).

Il tempo e la difficoltà del percorso, intanto, non risparmiano nessuno, cadono Felline (Trek) e Rosa (Sky), Sagan (Bora) si ritira.

Fra vari tira e molla la gara procede spettacolare ma tranquilla, ai meno 10km Kwiatkowsky parte di scatto lasciandosi dietro Stybar, Van Avermaet e Wellens. I tre inseguitori lasciano troppa strada all’uomo Sky, forse sottovalutandone l’azione. Il polacco in poco tempo guadagna una ventina di secondi: il distacco sarà fatale.

Il Campione del Mondo di Ponferrada va a vincere in solitaria e in gran tranquillità sul traguardo di Piazza del Campo, seguono sul podio Greg Van Avermaet e Zdenek Stybar.


Una gran bella gara dà il via alla stagione 2017, stagione che la redazione di Viva la Fuga non vede l’ora di seguire con voi!!

Ps: questa mattina si è anche corsa la Strade Bianche femminile, vinta agli ultimi metri dalla piemontese Elisa Longo Borghini.

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