domenica 12 giugno 2016

VII Tappa Criterium du Dauphinè

Settima e ultima tappa del criterium du Dauphinè da Le Pont-de-Claix a Superdèvoluy. 
Siccome in questa edizione ai francesi è piaciuto sorprendere tutti, come con la cronoscalata inaugurale, ci si trova ad assistere non alla classica passerella dedicata ai velocisti, ma ad una tappa mossa con 6 gpm dove la classifica poteva ancora essere riscritta.

Si parte presto da Le Pont-de-Claix e subito si assiste ai primi tentativi per far nascere la fuga con Naesen della IAM ripreso lungo l’ascesa del primo gpm di giornata, seguito poi dal tentativo di Haig (Orica) e Huzarsky (Bora-Argon) anch’esso poi ripreso dal gruppo.

 Al km 11 sono poi Coppel e Roy a tentare nuovamente di far nascere una fuga ai quali sull’ascesa si aggiunge Navarro e tenta di rientrare il redivivo Huzarsky. Navarro transita per primo sul gpm di 2⁰ categoria di Monteynard, seguito da Coppel, alle loro spalle intanto si forma un gruppetto di 25 corridori che raggiunge la coppia di testa lungo la discesa dal colle.

Il tentativo viene annullato dal gruppo, per poi essere seguito da un’attacco di 7 corridori tra i quali la maglia a pois di Pinot, Rolland, Poels e De Gendt. A questo nucleo iniziale si aggiungono altri corridori arrivando a formare un gruppo di 14 uomini che prende un vantaggio di circa 1’ e al secondo gpm di giornata è Roy a transitare per primo.La fuga raggiunge i 20 elementi mentre il gruppo mantiene il suo ritardo intorno al minuto sempre tirato dalla Sky della maglia gialla Froome. 

A100 km dall’arrivo è la Etixx che si porta davanti al gruppo a tirare dopo che la fuga ha raggiunto un vantaggio di circa 3’.
La fuga mantenendo un vantaggio di circa 2’ passa il terzo colle di giornata, la Côte de Saint-Laurent-du-Cros con Teklehaimanot in testa.

 Subito dopo la discesa, all’inizio della salita della 4⁰ asperità di giornata è Steve Cummings che trova l’azione decisiva partendo tutto solo dal gruppo di testa, che inizia a frantumarsi e a perdere componenti che a poco a poco vengono riassorbiti dal gruppo. Cummings riesce ad incrementare sia sugli immediati inseguitori sia sul gruppo scollinando per primo, incrementando ulteriormente il margine sul gruppo (oltre 4’), al gpm transita poi per terzo Teklehaimanot che conquista così i punti necessari per la conquista della maglia a pois.

Cummings affronta poi agevolmente la penultima asperità di giornata e si invola verso il traguardo. Proprio sul col du Noyer finalmente la corsa si anima anche nel gruppo: è Contador a rompere per primo gli indugi, Froome inizialmente non risponde, ma tiene il campione spagnolo comunque a tiro, quello che resta del gruppo piano piano si sgretola e rimangono con Froome solamente Bardet e Porte, che si riportano dopo poco sul corridore della Tinkoff. Appena raggiunto Contador, Froome si porta subito in testa quasi a voler intimidire lo spagnolo, allo scollinamento è il francese Bardet a provare l’allungo, ma il tentativo non riesce.

L’ascesa finale vede Cummings trionfatore con un’azione spettacolare, il gruppo ricomporsi quasi per intero e un ultimo km quasi da thriller con l’attacco di Martin seguito da Bardet che riescono a guadagnare 5” su Froome e Porte giungendo secondo e terzo e superando così il tasmaniano in classifica.

Froome si aggiudica così il suo terzo Criterium du Dauphinè con 12” su Bardet che deve mangiarsi le mani per quanto combinato ieri con Pinot, sarebbe bastato fare il classico accordo “tappa a te e maglia a me” per permettere al giovane francese il successo finale di questa corsa; e 19” su Martin. Teklehaimanot conquista la maglia a pois, Boasson Hagen la verde e Alaphilippe la bianca, nella classifica finale ottimo piazzamento per il nostro Diego Rosa che conclude 8⁰ (che possa essere il terzo incomodo al Tour tra Nibali e Aru?).

Los  hombres del dià: Cummings per la grande impresa, Teklehaimanot per la doppietta della maglia a pois, il primo dopo Jalabert e il grande Boasson Hagen che a differenza degli altri sprinter ha onorato la corsa.

Desaparecido: Fabio Aru, dopo la vittoria della terza tappa e il tentativo fatto ieri sulla Maddelein oggi non ha nemmeno provato a tenere il gruppo maglia gialla, ci dobbiamo preoccupare in ottica Tour?

Voto tappa 8/10: Gran finale, bella la fuga di Cummings, bella la lotta tra i big e la lotta fino all’ultimo metro, speriamo di vedere questo anche al Tour

Fugone 5

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