Settima e ultima tappa del criterium du Dauphinè da Le
Pont-de-Claix a Superdèvoluy.
Siccome in questa edizione ai francesi è piaciuto
sorprendere tutti, come con la cronoscalata inaugurale, ci si trova ad
assistere non alla classica passerella dedicata ai velocisti, ma ad una tappa
mossa con 6 gpm dove la classifica poteva ancora essere riscritta.
Si parte presto da Le Pont-de-Claix e subito si assiste ai
primi tentativi per far nascere la fuga con Naesen della IAM ripreso lungo l’ascesa
del primo gpm di giornata, seguito poi dal tentativo di Haig (Orica) e Huzarsky
(Bora-Argon) anch’esso poi ripreso dal gruppo.
Al km 11 sono poi
Coppel e Roy a tentare nuovamente di far nascere una fuga ai quali sull’ascesa
si aggiunge Navarro e tenta di rientrare il redivivo Huzarsky. Navarro transita
per primo sul gpm di 2⁰ categoria di Monteynard, seguito da Coppel, alle loro
spalle intanto si forma un gruppetto di 25 corridori che raggiunge la coppia di
testa lungo la discesa dal colle.
Il tentativo viene annullato dal gruppo, per poi essere
seguito da un’attacco di 7 corridori tra i quali la maglia a pois di Pinot,
Rolland, Poels e De Gendt. A questo nucleo iniziale si aggiungono altri
corridori arrivando a formare un gruppo di 14 uomini che prende un vantaggio di
circa 1’ e al secondo gpm di giornata è Roy a transitare per primo.La fuga raggiunge i 20 elementi mentre il gruppo mantiene il
suo ritardo intorno al minuto sempre tirato dalla Sky della maglia gialla
Froome.
A100 km dall’arrivo è la Etixx che si porta davanti al gruppo a tirare
dopo che la fuga ha raggiunto un vantaggio di circa 3’.
La fuga mantenendo un vantaggio di circa 2’ passa il terzo
colle di giornata, la Côte de Saint-Laurent-du-Cros
con Teklehaimanot in testa.
Subito dopo la discesa, all’inizio della
salita della 4⁰ asperità di giornata è Steve Cummings che trova l’azione
decisiva partendo tutto solo dal gruppo di testa, che inizia a frantumarsi e a
perdere componenti che a poco a poco vengono riassorbiti dal gruppo. Cummings
riesce ad incrementare sia sugli immediati inseguitori sia sul gruppo
scollinando per primo, incrementando ulteriormente il margine sul gruppo (oltre
4’), al gpm transita poi per terzo Teklehaimanot che conquista così i punti
necessari per la conquista della maglia a pois.
Cummings affronta poi agevolmente
la penultima asperità di giornata e si invola verso il traguardo. Proprio sul col
du Noyer finalmente la corsa si anima
anche
nel gruppo: è Contador a rompere per primo gli indugi, Froome inizialmente non
risponde, ma tiene il campione spagnolo comunque a tiro, quello che resta del
gruppo piano piano si sgretola e rimangono con Froome solamente Bardet e Porte,
che si riportano dopo poco sul corridore della Tinkoff. Appena raggiunto
Contador, Froome si porta subito in testa quasi a voler intimidire lo spagnolo,
allo scollinamento è il francese Bardet a provare l’allungo, ma il tentativo
non riesce.
L’ascesa finale vede Cummings trionfatore con un’azione
spettacolare, il gruppo ricomporsi quasi per intero e un ultimo km quasi da
thriller con l’attacco di Martin seguito da Bardet che riescono a guadagnare 5”
su Froome e Porte giungendo secondo e terzo e superando così il tasmaniano in
classifica.
Froome si aggiudica così il suo terzo Criterium du Dauphinè
con 12” su Bardet che deve mangiarsi le mani per quanto combinato ieri con
Pinot, sarebbe bastato fare il classico accordo “tappa a te e maglia a me” per
permettere al giovane francese il successo finale di questa corsa; e 19” su
Martin. Teklehaimanot conquista la
maglia a pois, Boasson Hagen la verde e Alaphilippe la bianca, nella classifica
finale ottimo piazzamento per il nostro Diego Rosa che conclude 8⁰ (che possa
essere il terzo incomodo al Tour tra Nibali e Aru?).
Los hombres del dià: Cummings per la grande
impresa, Teklehaimanot per la doppietta della maglia a pois, il primo dopo
Jalabert e il grande Boasson Hagen che a differenza degli altri sprinter ha
onorato la corsa.
Desaparecido: Fabio Aru, dopo la
vittoria della terza tappa e il tentativo fatto ieri sulla Maddelein oggi non
ha nemmeno provato a tenere il gruppo maglia gialla, ci dobbiamo preoccupare in
ottica Tour?
Voto tappa 8/10: Gran finale, bella
la fuga di Cummings, bella la lotta tra i big e la lotta fino all’ultimo metro,
speriamo di vedere questo anche al Tour
Fugone 5
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