I favoriti del Tour
A 3 giorni dal via andiamo ad analizzare il borsino dei
favoriti:
Il trio delle meraviglie
Chris Froome. Campione in carica, ha la squadra
più forte al seguito, al Delfinato si è aggiudicato una tappa e la classifica finale,
sembra imbattibile sulla carta. L’unica possibilità per i suoi avversari è che
possa soffrire un po’ nella terza settimana, come nei due precedenti Tour
vinti.
Nairo Quintana. Sarà lo sfidante numero 1 di
Froome, anche lui si presenta al Tour con la conquista di una tappa e una
classifica finale di una breve corsa a tappe nell’ultimo mese, anche se di
livello nettamente inferiore al Delfinato. Quest’anno se avrà un po’ più di
coraggio e non sarà bloccato da scelte di squadra a favore di Valverde potrà
senza dubbio giocarsela fino in fondo e provare a vincere per trovare la
consacrazione definitiva tra i grandissimi di questo sport.
Alberto Contador. Il corridore più forte degli
ultimi dieci anni per quanto riguarda le corse a tappe. Probabilmente questa
sarà la sua ultima occasione per conquistare la corsa francese complice l’età
avanzata. E’ un gradino sotto i due sopracitati, ma ha dalla sua una classe e
una fantasia immense che potrebbero consentirgli di centrare l’impresa visto il
percorso.
Le speranze italiane
4
Vincenzo Nibali. Il fresco vincitore del Giro d’Italia
si presenta al Tour teoricamente per preparare le Olimpiadi e aiutare il
compagno di squadra Aru. Per poter tentare qualcosa in questo Tour ha dalla sua
il fatto di non avere l’obbligo del risultato e di poter correre molto
tranquillamente a livello mentale, inoltre al Giro è entrato in condizione praticamente
alla fine e le precedenti settimane
potrebbero essere state un lungo allenamento. Se riuscisse nella doppietta
Giro-Tour sarebbe il primo dopo Pantani, è estremamente difficile, ma questo è
l’anno dei miracoli e tutta l’Italia ci spera.
Fabio Aru. All’esordio alla Grand Boucle, è il
suo grande obiettivo stagionale ed ha lavorato duro per questo, al Delfinato
non era in condizione, ma ha dimostrato di avere cuore e cervello. Sulla carta
le salite del Tour sono perfette per lui che predilige quelle lunghe e
pedalabili. Potrebbe pagare un po’ l’emozione anche se ha saputo gestire
perfettamente due Giri e due Vueltas, perché il Tour a detta di tutti i
corridori è molto più stressante. Con Nibali possono animare la corsa in
maniera spettacolare.
Le speranze francesi
Romaine Bardet. Secondo al Delfinato ha
dimostrato di avere buona gamba e coraggio nell’attaccare da lontano, deve
assolutamente migliorare a livello di strategia e cercare di evitare duelli
fratricidi con il connazionale e grande rivale Thibaut Pinot.
Thibaut Pinot. Già sul podio nel 2014, il
giovane francese tenterà di ripetere l’impresa quest’anno, è migliorato tanto
nei suoi punti deboli, cronometro e discesa, vedremo se è definitivamente
pronto per il grande ciclismo.
Il duo Bmc
Richie Porte e Tejay Van
Garderen. Corridori simili, entrambi ottimi cronomen e buoni scalatori sono
chiamati all’ultima possibilità della loro carriera per non restare delle
promesse incompiute.
I possibili outsider
Oltre ai grandi nomi elencati in
precedenza vi sono poi dei possibili outsider tra coloro che lotteranno per la
maglia bianca primo fra tutti Warren Barguil, seguito da Mentjes, Kelderman,
Alaphilippe e Adam Yates.
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