Eccole qua:
Chris Froome: voto 8,5. Il keniano bianco non sbaglia quasi
mai un colpo e conquista il suo terzo giro del Delfinato impreziosendo la corsa
con una vittoria di tappa. Le sue classiche frullate annientano come sempre gli
avversari, anche se non è ancora al 100%, un tentativo per farsi odiare un po’
di meno lo ha fatto correndo in maniera meno banale e attendista del solito.
Speriamo continui così anche al Tour al quale si presenta da favorito numero 1.
Froollatore Chris.
Romain Bardet: voto 7,5. Secondo a 26 anni in una corsa
prestigiosa e con un parterre di primissimo piano è un risultato straordinario,
ma ha da recriminare perché ha buttato la vittoria arrotandosi al primo arrivo
in salita con il suo compagno Vuillermoz e nella penultima tappa sprecando
energie duellando con Pinot quando sarebbe bastato offrirgli la vittoria di
tappa in cambio dell’aiuto per conquistare la maglia, con la sua strategia non
ha ottenuto né una né l’altra. Polletto
francese.
Daniel Martin: voto 8. Ottima corsa per il corridore
irlandese che all’ultima tappa con il suo attacco negli ultimi 500 metri riesce
a conquistare il podio finale. Questa corsa potrebbe essere una svolta nella
sua carriera e da uomo da classiche potrebbe provare ad inventarsi uomo da
tappe, anche se sulle tre settimane poi la tenuta è da vedere. L’altro sporco ultimo abbuono.
Alberto Contador: voto 6. Sorprende tutti nella cronoscalata
iniziale andando a vincere e rifilando a Froome 13” su una salita di appena 4
km, poi si perde piano piano. Gli va dato atto però di correre sempre col cuore
cercando di tenere Froome fino al massimo delle sue energie e di cercare di
sfruttare ogni occasione buona per attaccare. Per ora la gamba non è quella
delle migliori, se trovasse la condizione al Tour sarebbe sinonimo di
spettacolo. The show has to start yet.
Fabio Aru: voto 6. Discorso simile a quello fatto per
Contador, vince con una bella impresa la terza tappa e prova a ribaltare la
classifica sull’unico hors categorie di questa edizione, ma le gambe non ci
sono ancora, speriamo riesca ad arrivare con la giusta preparazione al Tour. Monta in sella Cavaliere (dei 4 mori)
Diego Rosa: voto 8. Come la sua posizione finale, gran bella
corsa regolare per l’albese che coglie per la prima volta un risultato nella
top 10 di una classifica a tappe con avversari di primissimo piano. Che possa
essere il terzo incomodo tra Nibali e Aru al tour per quanto riguarda i colori
azzurri (dell’Astana e dell’Italia). Fiorenzo
Magni de noialtri.
Thibeaut Pinot: voto 7.A differenza di Bardet ha imparato la
lezione impartitagli da Cummings lo scorso Tour e riesce a conquistare la tappa
regina del Delfinato. Anche lui non ancora al massimo della condizione, nelle
altre tappe di montagna non c’è. E’ migliorato tanto nei suoi punti deboli
quest’anno (discesa e cronometro) vedremo cosa combinerà a Luglio. Da pollo a faina.
Daniel Teklehaimanot: voto 7. Il campione di ignoranza
riesce a portare a termine il suo obiettivo, la conquista della maglia a pois,
tralasciando una possibile vittoria di tappa che sarebbe potuta arrivare, il
nostro sogno è che accada al tour. Beppu
abbronzato.
Questi sono i nostri uomini selezionati, se avete altre
richieste saremo lieti di fornirvi anche le loro pagelle.
Fugone 5.
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