martedì 14 giugno 2016

Le pagelle del Delfinato

Eccole qua:

Chris Froome: voto 8,5. Il keniano bianco non sbaglia quasi mai un colpo e conquista il suo terzo giro del Delfinato impreziosendo la corsa con una vittoria di tappa. Le sue classiche frullate annientano come sempre gli avversari, anche se non è ancora al 100%, un tentativo per farsi odiare un po’ di meno lo ha fatto correndo in maniera meno banale e attendista del solito. Speriamo continui così anche al Tour al quale si presenta da favorito numero 1. Froollatore Chris.

Romain Bardet: voto 7,5. Secondo a 26 anni in una corsa prestigiosa e con un parterre di primissimo piano è un risultato straordinario, ma ha da recriminare perché ha buttato la vittoria arrotandosi al primo arrivo in salita con il suo compagno Vuillermoz e nella penultima tappa sprecando energie duellando con Pinot quando sarebbe bastato offrirgli la vittoria di tappa in cambio dell’aiuto per conquistare la maglia, con la sua strategia non ha ottenuto né una né l’altra. Polletto francese.

Daniel Martin: voto 8. Ottima corsa per il corridore irlandese che all’ultima tappa con il suo attacco negli ultimi 500 metri riesce a conquistare il podio finale. Questa corsa potrebbe essere una svolta nella sua carriera e da uomo da classiche potrebbe provare ad inventarsi uomo da tappe, anche se sulle tre settimane poi la tenuta è da vedere. L’altro sporco ultimo abbuono.

Alberto Contador: voto 6. Sorprende tutti nella cronoscalata iniziale andando a vincere e rifilando a Froome 13” su una salita di appena 4 km, poi si perde piano piano. Gli va dato atto però di correre sempre col cuore cercando di tenere Froome fino al massimo delle sue energie e di cercare di sfruttare ogni occasione buona per attaccare. Per ora la gamba non è quella delle migliori, se trovasse la condizione al Tour sarebbe sinonimo di spettacolo. The show has to start yet.

Fabio Aru: voto 6. Discorso simile a quello fatto per Contador, vince con una bella impresa la terza tappa e prova a ribaltare la classifica sull’unico hors categorie di questa edizione, ma le gambe non ci sono ancora, speriamo riesca ad arrivare con la giusta preparazione al Tour. Monta in sella Cavaliere (dei 4 mori)

Diego Rosa: voto 8. Come la sua posizione finale, gran bella corsa regolare per l’albese che coglie per la prima volta un risultato nella top 10 di una classifica a tappe con avversari di primissimo piano. Che possa essere il terzo incomodo tra Nibali e Aru al tour per quanto riguarda i colori azzurri (dell’Astana e dell’Italia). Fiorenzo Magni de noialtri.

Thibeaut Pinot: voto 7.A differenza di Bardet ha imparato la lezione impartitagli da Cummings lo scorso Tour e riesce a conquistare la tappa regina del Delfinato. Anche lui non ancora al massimo della condizione, nelle altre tappe di montagna non c’è. E’ migliorato tanto nei suoi punti deboli quest’anno (discesa e cronometro) vedremo cosa combinerà a Luglio. Da pollo a faina.

Daniel Teklehaimanot: voto 7. Il campione di ignoranza riesce a portare a termine il suo obiettivo, la conquista della maglia a pois, tralasciando una possibile vittoria di tappa che sarebbe potuta arrivare, il nostro sogno è che accada al tour. Beppu abbronzato.

Questi sono i nostri uomini selezionati, se avete altre richieste saremo lieti di fornirvi anche le loro pagelle.

Fugone 5.

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