martedì 7 giugno 2016

Critérium du Dauphiné - II tappa Creches sur Saone-Chalmazel Jeansagnière

Le montagne del fine settimana sono ancora distanti, ma iniziamo a sentirne il profumo. 168km da Creches sur Saone (71) a Chalmazel-Jeansagnière (42), media montagna, quattro GPM e un arrivo in salita a 1114 metri sul livello del mare.

Anche quest’oggi la tappa entra nel vivo al primo chilometro quando sette corridori partono in un tentativo di fuga subito recuperata dal gruppo; più fortunati risultano essere i cinque che si staccano al decimo chilometro, per loro la fuga sarà ben più lunga. Sono Daniel Teklehaimanot della Dimensione Data, Alexis Gougeard della AG2R, Jack Bauer della Cannonadale, Bartosz Huzarski della Bora-Argon e Liliam Calmejane della Direct Energie; a questi va anche aggiunto Alexey Lutsenko dell’Astana, recuperato però prima del primo GPM. I punti per il transito ai primi due gran premi (Col de Durbize di terza categoria, Col de la Croix Nicelle di seconda categoria) se li porta a casa l’eritreo Teklehaimanot che vuole riconquistare la maglia a pois già vinta lo scorso anno.

A fare l’andatura del gruppo è la Tinkoff, che col suo giallo domina nelle riprese dall’elicottero: l’intento è ovviamente quello di andare a riprendere i fuggitivi, è infatti attualmente maglia gialla virtuale Huzarski, a 1’22’’ da Contador. Verso il chilometro 32 si fa aventi l’Etixx, pronta per lanciare sul finale Dan Martin e Julian Alaphilippe ma l’azione non porterà al risultato sperato.

La salita all'ultimo GPM, Côte de Saint-Georges-en-Couzan, a circa 20 chilometri dall’arrivo, spezza la monotonia della gara. Come prima cosa il gruppo dei fuggitivi si spacca e rimangono al comando solo Gougeard e Huzarski, anche se poco dopo il francese stacca il polacco cercando una vittoria in solitaria. L’azione porterà però al risultato opposto: Gougeard da solo non riuscirà a reggere l’avanzare degli inseguitori, cedendo a 9 chilometri dall’arrivo. 
Anche il gruppo intanto non resta inattivo: il due volte campione del mondo Michał Kwiatkowski parte all’attacco probabilmente sperando di poter arrivare solo al traguardo (probabilmente avvisato dall'ammiraglia su quello che stava succedendo davanti). Vuoi la partenza troppo anticipata (mancano ancora 17km), vuoi un calcolo errato delle proprie risorse, il polacco viene raggiunto poco dopo finendo immediatamente in fondo al gruppo. Al GPM transita per primo Gougeard, nello stesso momento partono all’inseguimento del francese Jeandesbos della Direct Energie, Pauwels della Dimensione Data e Gallopin della Lotto Soudal. Quando i tre raggiungono l’uomo in fuga, nel gruppo si porta avanti la BMC per poter lanciare sul finale Greg Van Avermaet ma neanche questo tentativo finisce in porto. Ancora una volta qualcuno si stacca: sono Coppel della IAM e Gautier della AG2R, lo stacco fraziona ancora di più il gruppo che non vuole lasciare soli altri due pretendenti alla vittoria. Recuperati gli uomini della IAM e della AG2R si lancia Landa della Sky, richiamato poi per aiutare il capitano. 
Il ritmo di Pauwels impedisce agli apripista di continuare la fuga, ma alla fine anche il belga viene riassorbito dal gruppo.
Siamo agli ultimi metri e troviamo a pochissimi secondi dagli inseguitori Jeansdesbos, Pawuels e Gallopin, allunga Rodriguez nel tentativo di superarli, fallendo, allora scatta Herrada Lopez che va a vincere la tappa.

Tappa bella e piena zeppa di colpi di scena. Peccato che ancora una volta non si siano visti gli uomini di classifica!
Il premio “non ho la minima idea di cosa stia facendo” va a Romain Bardert e Alexis Vuillermoz, i due uomini della AG2R che decidono di abbattersi a vicenda, chapeaux!

Voto alla tappa: 7/10
Hombre del dìa: Herrada Lopez, tanto per cambiare il vincitore di tappa ma riesce alla fine a bruciare tutti nel casino generale.

Il peggiore: Gougeard, si fosse tenuto vicino Huzarski...probabilmente...chissà! 

Fugone 2

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