Le montagne del fine settimana sono ancora distanti, ma
iniziamo a sentirne il profumo. 168km da Creches sur Saone (71) a
Chalmazel-Jeansagnière (42), media montagna, quattro GPM e un arrivo in salita a 1114 metri sul livello del mare.
Anche quest’oggi la tappa entra nel vivo al primo chilometro
quando sette corridori partono in un tentativo di fuga subito recuperata dal
gruppo; più fortunati risultano essere i cinque che si staccano al decimo chilometro, per
loro la fuga sarà ben più lunga. Sono Daniel Teklehaimanot della Dimensione
Data, Alexis Gougeard della AG2R, Jack Bauer della Cannonadale, Bartosz
Huzarski della Bora-Argon e Liliam Calmejane della Direct Energie; a questi va
anche aggiunto Alexey Lutsenko dell’Astana, recuperato però prima del primo GPM.
I punti per il transito ai primi due gran premi (Col de Durbize di terza
categoria, Col de la Croix Nicelle di seconda categoria) se li porta a casa l’eritreo
Teklehaimanot che vuole riconquistare la maglia a pois già vinta lo scorso
anno.
A fare l’andatura del gruppo è la Tinkoff, che col suo
giallo domina nelle riprese dall’elicottero: l’intento è ovviamente quello di
andare a riprendere i fuggitivi, è infatti attualmente maglia gialla virtuale
Huzarski, a 1’22’’ da Contador. Verso il chilometro 32 si fa aventi l’Etixx,
pronta per lanciare sul finale Dan Martin e Julian Alaphilippe ma l’azione non
porterà al risultato sperato.
La salita all'ultimo GPM, Côte de Saint-Georges-en-Couzan,
a circa 20 chilometri dall’arrivo, spezza la monotonia della gara. Come prima
cosa il gruppo dei fuggitivi si spacca e rimangono al comando solo Gougeard e
Huzarski, anche se poco dopo il francese stacca il polacco cercando una vittoria in
solitaria. L’azione porterà però al risultato opposto: Gougeard da solo non
riuscirà a reggere l’avanzare degli inseguitori, cedendo a 9 chilometri dall’arrivo.
Anche il gruppo intanto non resta inattivo: il due volte campione del mondo Michał
Kwiatkowski parte all’attacco probabilmente sperando di poter arrivare solo al
traguardo (probabilmente avvisato dall'ammiraglia su quello che stava
succedendo davanti). Vuoi la partenza troppo anticipata (mancano ancora 17km),
vuoi un calcolo errato delle proprie risorse, il polacco viene raggiunto poco
dopo finendo immediatamente in fondo al gruppo. Al GPM transita per primo Gougeard,
nello stesso momento partono all’inseguimento del francese Jeandesbos della
Direct Energie, Pauwels della Dimensione Data e Gallopin della Lotto Soudal.
Quando i tre raggiungono l’uomo in fuga, nel gruppo si porta avanti la BMC per
poter lanciare sul finale Greg Van Avermaet ma neanche questo tentativo finisce
in porto. Ancora una volta qualcuno si stacca: sono Coppel della IAM e Gautier
della AG2R, lo stacco fraziona ancora di più il gruppo che non vuole lasciare
soli altri due pretendenti alla vittoria. Recuperati gli uomini della IAM e
della AG2R si lancia Landa della Sky, richiamato poi per aiutare il capitano.
Il
ritmo di Pauwels impedisce agli apripista di continuare la fuga, ma alla fine
anche il belga viene riassorbito dal gruppo.
Siamo agli ultimi metri e troviamo a pochissimi secondi
dagli inseguitori Jeansdesbos, Pawuels e Gallopin, allunga Rodriguez nel
tentativo di superarli, fallendo, allora scatta Herrada Lopez che va a vincere
la tappa.
Tappa bella e piena zeppa di colpi di scena.
Peccato che ancora una volta non si siano visti gli uomini di classifica!
Il premio “non ho la minima idea di cosa stia facendo” va a
Romain Bardert e Alexis Vuillermoz, i due uomini della AG2R che decidono di
abbattersi a vicenda, chapeaux!
Voto alla tappa: 7/10
Hombre del dìa: Herrada Lopez, tanto per cambiare il
vincitore di tappa ma riesce alla fine a bruciare tutti nel casino generale.
Il peggiore: Gougeard, si fosse tenuto vicino Huzarski...probabilmente...chissà!
Fugone 2
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