domenica 26 marzo 2017

La campagna delle Fiandre-Gent-Wevelgem

Sempre più nel vivo nelle corse al Nord, ma per il momento la musica non cambia: è sempre Van Avermaet a trionfare.

Il campione olimpico è stato il primo a lanciare il guanto di sfida sul Kemmelberg, ultimo degli strappi ad una trentina di km dal traguardo, dove è transitato per primo tallonato da Sagan e un poco più staccato Degenkolb. I 3 sono riusciti a frantumare il gruppo ma non a restare su di loro, nei km successivi terminata la discesa e tornati su asfalto si è composto un gruppetto di una ventina di unità.

Gruppetto dal quale sono fuoriusciti Van Avermaet, Keukeleire, Sagan, Tepstra e Andersen guadagnando un margine tale che ha fatto presaggire il loro arrivo al traguardo. Cosa che è avvenuta, ma non a ranghi compatti: Sagan infastidito dal comportamento di Tepstra, che non contribuiva all'azione, lascia il buco sui due davanti Van Avermaet, Keukeleire che proseguono a tutta velocità.
Sagan ha provato con uno scatto di rabbia a togliersi gli altri due di ruota e a riportarsi sul duo di testa, ma non è riuscito nell'intento. Quando ha stretto la tregua con i due compagni era già troppo tardi: di buon accordo i due belgi davanti sono andati dritti fino al traguardo dove Van Avermaet che era in testa ha aspettato gli ultimi 150 metri per lanciare lo sprint vincente. Sagan ha chiuso terzo mentre dal gruppo segnaliamo il buon decimo posto di Modolo.


 Nelle interviste del dopo corsa il campione del mondo, decisamente arrabbiato e nervoso, ha detto di aver dimostrato di poter far perdere e vincere le corse a chi vuole lui; alle Fiandre aspettiamocelo in una nuova versione inedita: quello del glaciale serial killer, che è ancora ciò che gli manca per essere un corridore perfetto.

Volta a Catalunya VII Tappa

Tappa vera quella finale nei dintorni di Barcellona, che vede trionfare nuovamente Valverde alla terza vittoria di tappa e al trionfo meritatissimo nella classifica finale con un margine che sarebbe stato ancora maggiore senza un'assurda penalizzazione nella cronosquadre.

La corsa inizia con un attacco in massa di 22 corridori, tra i quali in evidenza poniamo Rolland, Gaudu, De Gendt e Teklehaimanot. Questo gruppetto prende un margine di 3' sul gruppo; intorno ai 50 km dal gruppo di testa vanno in avanscoperta 6 corridori: Gaudu, Campenaerts, De Gendt, Teklehaimanot, McCarthy e Meurisse. Al primo passaggio sul Montjuic in testa passa De Gendt, il vantaggio sul gruppo è inferiore ai 2'. Ai meno 25 km dall'arrivo De Gendt e McCarthy provano ad andare in solitaria ma da dietro il gruppo trainato dalla Sky si fa sotto, Thomas prova a partire con Martin, senza successo. Al ricongiungimento è Froome a sferrare l'attacco ai meno 6 dall'arrivo, a tirare da dietro è Soler che riesce a chiudere sul britannico dopo un km.

Martin prova ad evitare lo sprint a ranghi ridotti partendo ai meno 3, ma Valverde è abile a non farsi sorprendere e a seguirlo portandosi dietro i migliori. Allo sprint prova il tutto per tutto Pantano partendo presto, ma non ha scampo al ritorno dell'embatido che chiude così al meglio la sua corsa.


Oltre alla classifica generale Valverde conquista la maglia di miglior scalatore, Soler quella di miglior giovane e Rolland quella degli sprint. Completano il podio Contador e Soler.




sabato 25 marzo 2017

Volta a Catalunya VI Tappa

La penultima tappa della corsa catalana si apre con una sorpresa: sull'Alta de Bolt, gpm di terza categoria, il gruppo si fraziona in due, davanti una cinquantina di unità, delle quali non fanno però parte Gaudu e incredibilmente Froome.
Il divario tra i due gruppi dapprima contenuto intorno al minuto, con il passare dei km esplode, a peggiorare le cose per Froome ci pensa anche la sfortuna: si ritira infatti Landa e il keniota bianco rimane solo.
La sua resa definitiva si ha intorno al m 100 di corsa quando il suo distacco dal gruppo di testa è di 5'40" mentre davanti i Lotto Nl tirano a tutta.

Mentre il dramma Froome va in scena il gruppo passa indenne l'Alt de Felset (III cat.), il Coll de Porrera (III cat.) e inizia la salita di Pujant la Mussara di I categoria dove Contador prova a partire da solo, ma la Movistar fa buona guardia inducendolo a desistere; il Pistolero dovrà giocarsi le ultime carte domani sul Montjuic domani.

Scollinata Pujant la Mussara, dove Froome registra un ritardo di oltre 20', nella discesa finale ci provano Cataldo e De Marchi prendendo un margine di qualche secondo e lanciandosi a tutta verso il traguardo.
I due riescono a passare l'ultimo km con ancora qualche decina di metri sul gruppo, ai meno 350 metri col gruppo che incombe De Marchi prova ad uscire dalla ruota di Cataldo, ma è saltato da Impey che si aggiudica lo sprint, da Valverde che conquista così anche l'abbuono e da Vichot che nega così anche il podio all'azzurro.


Froome arriva sul traguardo con oltre 26' di ritardo a 50" dal tempo massimo, perdendo la top ten e il podio a favore del giovane Soler. 47 corridori sono finiti oltre il tempo massimo.

venerdì 24 marzo 2017

La campagna delle Fiandre- E3 Harelbeke

"Padroni a casa nostra" è questo che avranno pensato Van Avermaet, Gilbert e Naesen quando partiti ai meno 70 dall'arrivo si sono avvantaggiati sul gruppo principale raggiungendo la fuga già in atto prima di affrontare i muri più impegnativi ovvero Kapelberg, Pateberg e Oude Kwaremont, sorprendendo Sagan e resto del gruppo.
Slovacco non particolarmente fortunato poiché vittima di una caduta che lo ha tagliato fuori dai giochi mentre il campione olimpico decideva di partire sull' Oude Kwaremont portandosi dietro Gilbert e Naesen quando mancavano 45 km alla fine.
I tre hanno proceduto di comune accordo evitando il ritorno del gruppo, fino all'ultimo muro dove Gilbert ha provato a partire guadagnando qualche metro, ma in discesa Naesen è abilissimo a chiudere, consegnando così il finale della corsa ad una volata a tre, nella quale è stato il primo a partire ma per sua sfortuna è stato saltato sia da Gilbert che da Van Avermaet che si è così aggiudicato la corsa. Da segnalare la settima posizione finale di Sonny Colbrelli e il decimo di Bettiol.

La volata finale tra Gilbert e Van Avermaet

Volta a Catalunya V Tappa

E' l'embatido ad aggiudicarsi la tappa la tappa regina della corsa catalana e a riprendersi una maglia di leader che gli spettava dal secondo giorno. Il murciano si è aggiudicto il primo duello vero tra lui Contador e Froome.

La prima parte della corsa è stata caratterizzata da una fuga composta da grandi nomi come Cataldo, Gesink, Rolland, Kiserlovski, Gautier e Conti. Il loro tentativo partito sul Coll de Fatxes è terminata ai meno trenta dall'arrivo, a tentare nuovamente prima dell'inizio della lunga salita finale di Lo Port è Nazaret corridore brasiliano che però non riesce a prendere il margine sul gruppo tirato dagli Sky, per buona parte della salita.

Ai meno 7 dall'arrivo Contador con la sua squadra mandando a tirare prima Mollema e poi il suo nuovo scudiero Pantano per qualche km prima di provare da solo, non riesce a tenere il ritmo Valverde. Il suo scatto riduce il gruppetto a soli i fantastici tre con l'aggiunta dei giovani Gaudu, Yates e Soler, sugli scudi in questa corsa. E' proprio lo spagnolo che viene messo in testa a tirare da capitan Valverde che a meno di un km e mezzo dalla fine saluta tutti e parte, prova a tenere Contador, ma nella parte finale della salita viene anche saltato da Froome che chiude secondo.

Valverde esulta sul traguardo
La classifica di tappa è la seguente:


La generale:


Nelle prossime tappe lo spazio per attaccare c'è, sarà un finale della corsa emozionante.

giovedì 23 marzo 2017

Volta a Catalunya IV Tappa

Tappa odierna caratterizzata da un gpm di seconda categoria ai meno 12 km dall'arrivo, ma con finale adatto ai velocisti capaci di reggere in salita, tappa ridotta a causa del maltempo nella parte iniziale del percorso.

Gonçalves, Keizer, Bono, Rubio e Osorio tentano la sorte al km 30, prendendo un discreto margine sul gruppo. Osorio si è aggiudicato il primo gpm di terza categoria di giornata, mentre Rubio il successivo traguardo volante andando a conquistare così anche la maglia della classifica riservata grazie all'abbandono di Ackerman.
In gruppo il lavoro è ripartito tra Lotto e Cofidis a vantaggio dei capitani Greipel e Bouhanni, la loro azione porta lo svantaggio dalla fuga intorno al minuto.

Ai meno 32 km dall'arrivo vi è da segnalare una caduta di gruppo nella quale rimane coinvolto Zakarin, sempre accompagnato dalla malasorte in queste ultime stagioni. Il successivo momentaneo raggiungimento permette alla fuga di andare ancora avanti: Osorio prova l'azione in solitaria, ma sulle prime rampe della salita salta ed è ripreso dal gruppo.

L'Orica fa il ritmo davanti, nel tratto intermedio, quello più difficile, l'Astana sferra l'attacco con Cataldo e Fuglsang con il Danese che non riesce a portare a termine il lavoro di Cataldo facendosi riprendere dal gruppo. Dal quale partono in successione Bardet e Martin che prendono una decina di metri sui rivali prima che Contador cucia il distacco. Nonostante la forte velocità il gruppo scollina intorno alle 40 unità con ancora Bouhanni e Cimolai presenti.

All'inizio della discesa finale di 10 km Soler e Gaudu si lanciano coraggiosamente prendendo un margine di 6-7 secondi. Su di loro si riportano poco dopo Valverde e Froome che sembra definitivamente a suo agio su questo terreno, il quartetto trainato da Soler sembrerebbe potercela fare, ma quando il giovane spagnolo lascia la testa il ritmo davanti cala e il gruppo ha gioco facile a riprendere il quartetto. 

Dal termine della discesa si assiste ad una lunga preparazione della volata: in testa si portano gli Fdj, mentre Bouhanni si incolla alla ruota di Cimolai. I francesi sbagliano un po' i tempi arrivando con il solo Vichot a disposizione per Cimolai, in testa al gruppo allora si lancia Rojas, terminata la sua azione Vichot lancia Cimolai, ma questa volta è bravo Bouhanni a saltarlo e ad andare a vincere. Chiude terzo Impey, mentre Gasparotto chiude al settimo posto. 


Van Garderen è ancora leader, mentre domani i corridori dovranno affrontare una tappa dura che potrebbe riscrivere la classifica: Froome ha lanciato un segnale oggi, lo vedremo in versione Tour domani?

mercoledì 22 marzo 2017

Volta a Catalunya III Tappa

Terza tappa che si apre con una sorpresa: la Movistar penalizzata di 1' per spinte nella cronosquadre di ieri, Hermans nuovo leader e corsa riaperta. La scelta in tutta onestà appare esagerata, è una nuova tendenza tafazziana di questo ciclismo in linea con la squalifica per traino a Bardet alla Parigi-Nizza, bisognerà prendere le misure.

Tornando al ciclismo pedalato la tappa vede partire una fuga al km 57 con Brambilla, Serry, Berhane, Ackerman e Rubio che ha avuto il lasciapassare dal gruppo quando Brambilla pericoloso per la classifica si è rialzato permettendo ai quattro di prendere un margine importante sul gruppo tirato dalla Bmc.

Ackermann si è aggiudicato i due traguardi volanti prima di staccarsi sulle prime rampe della terzultima salita di giornata dove il gruppo trainato dalla Sky riduceva il margine.

La fuga si esaurisce all'inizio della salita finale con l'etiope Berhane ultimo ad arrendersi sotto l'azione del team Sky che sembra essere ritornato in forma Tour, Contador prova a spianare la strada per un suo attaco mettendo a tirare Pantano che screma il gruppo, senza però fare stragi, Verona tenta l'avventura, ma viene ripreso dal team Sky tornato davanti. Nulla di emozionante fino all'ultimo km quando si capisce che sarà volata finale, il primo a tentare è Yates, subito seguito da Martin che portandosi dietro Valverde stacca tutti, ai meno 150 metri è abile il murciano a lanciare la volata saltando agevolmente Martin e andando a vincere la tappa. Contador, Yates, Bardet, Van Garderen Thomas e Zakarin perdono 3", Formolo e Froome 12".


La classifica generale vede al comando Van Garderen con 41" su Sanchez, con Thomas a 44", Valverde 45", Froome 49", Soler 1'10", Contador 1'13", Yates 1'18"

Dwars Door Vlaanderen 2017

E' iniziata la sagione delle Classiche del Nord, oggi, con la Dwars Door Vlaanderen, corsa di 203km da Roeselare a Waregem, siamo in terra fiamminga.

Perdonatemi se il resoconto della gara parte solo dai 30km all'arrivo, ma le lezioni e lo studio riducono parecchio il mio sport preferito: guardare il ciclismo in TV.

La corsa è parecchio frammentata, sono tre i gruppi: in testa abbiamo un quartetto formato da Durbridge (Orica), Gilbert, Lampaert (Quick.Step) e Lutsenko (Astana) seguito da circa una dozzina di corridori (fra i quali menzioniamo Marcato della UAE), a questi presto si aggiungeranno altri due inseguitori, Terpstra e Stybar (Quick-Step).

La gara prosegue fra un pavè e l'altro. Mancano 6km all'arrivo e durante l'ultimo tratto di pavè si stacca dal gruppo di testa Lampaert che in brevissimo tempo guadagna un'ottantina di metri. In un nulla il fiammingo è solo al comando, con circa 20'' sugli inseguitori (alla fine i secondi saranno più di 30!), aiutato dal compagno di squadra Gilbert che, non tirando mai il gruppetto, obbliga Durbridge a un grandissimo sforzo.

Yves Lampaert transita in solitaria sul traguardo di Waregem, mentre Gilbert si aggiudica la volata per il secondo posto. Grande prestazione per il fiammingo, ma soprattutto grande prestazione per la Quick-Step che governa perfettamente la gara.

martedì 21 marzo 2017

Volta a Catalunya II Tappa

La lunga e difficile cronosquadre odierna si è risolta per 2" secondi in favore della Movistar sulla Bmc segnando grandi distacchi nei confronti degli altri corridori con distacchi anche superiori ai 2'.

La squadra spagnola è riuscita a difendere il margine di 8" conquistato al primo intermedio, con tanto di doppiaggio ad una squadra poco dopo, con una volata al cardiopalma; al terzo posto ha chiuso il Team Sky con 46" di distacco, quarta la Trek-Segafredo di Contador e Mollema a 1'15", decisamente più staccati gli altri big con Kruijswijk a 1'48", Bardet a 2'15" e Zakarin a 2'48". 

In virtù del piazzamento di ieri, Rojas va ad indossare la maglia di leader, Valverde sembra già avere in pugno la corsa anche se si spera che i corridori più staccati a questo punto provino il tutto per tutto rendendo la corsa entusiasmante dato che il terreno per provarci c'è a partire dalla tappa di domani con l'arrivo in salita a La Molina. 

lunedì 20 marzo 2017

Volta Catalunya-I Tappa

Messa in cascina la Milano-Sanremo il ciclismo non si ferma anzi rilancia con la Volta Catalunya la quarta corsa a tappe più antica. Corsa dura adattissima agli scalatori come testimonia il parterre di primo piano. La prima tappa sulla carta era però dedicata ai velocisti, nonostante i pochi specialisti delle volate al via, con Greipel e Bouhanni a fare la parte del leone.

La corsa prende il via da Callela e ha dovuto attendere 34 km per vedere andare in porto la fuga con un quartetto composto da Rolland, Antonio Nibali, Nazaret e Affonso. Quest'ultimo si è aggiudicato il primo gpm della corsa, un terza categoria.

Il vantaggio della fuga si è stabilizzato sui due minuti, il secondo gpm di giornata ha visto la seconda imposizione di Affonso mentre dal termine della discesa all'inizio del Alt El Muntanyà dal gruppo fuoriuscivano Canty, Bol e Domont riportandosi agilmente sulla fuga mentre il margine sul gruppo si attogliava intorno al 1'20".

Nibali è transitato per primo in testa al colle, mentre in discesa Bol e Domont hanno salutato i compagni e tentato il tutto per tutto quando il loro margine sul gruppo era di poco superiore al minuto.

Il loro tentativo è terminato ai meno 23 km dall'arrivo, il gruppo ha gestito bene la corsa con un solo tentativo da parte Gautier ai meno 5 di anticipare la volata bloccato dalla Lotto e dalla Cofidis. La volata sembrava una sfida scontata tra Bouhanni e Greipel, ma così non è stato: il tedesco è rimasto invischiato nel gruppo ed ha chiuso solo quinto mentre il francese è stato battuto sulla linea dal nostro Cimolai che ha dovuto aspettare il responso della giuria per esultare, completa il podio Sbaragli arrivato comunque staccato rispetto ai primi du sul traguardo. L'azzurro guadagna così anche la maglia di leader.
Domani cronosquadre che stabilirà le gerarchie della corsa.


sabato 18 marzo 2017

La Classicissima di primavera-MilanoSanremo2017

La primavera è alle porte e come da tradizione a darle il benvenuto è la Milano-Sanremo prima delle Classiche Monumento e inizio della fase spettacolare della stagione.

Al via da Milano il meglio delle ruote veloci e degli uomini da classiche, senza un favorito assoluto come da tradizione in questa corsa sempre imprevedibile.
La corsa ha preso il via dalla Chiesa Rossa di Milano dopo una passerella di 7 km partita davanti al Castello Sforzesco, sfondo assolutamente degno di una corsa di tale portata.

La fuga di giornata è partita immediatamente con dieci corridori a cercare l'impresa impossibile: Denz, Skujiņš, Clarke, Leon Sanchez, Rovny, Marangoni, Maestri, Zurlo, Poli, il corridore più giovane al via e Amezqueta. Questo gruppetto ha preso subito un vantaggio di 4' iniziando l'avvicinamento alla Liguria con il beneplacito del gruppo.

In cima al Turchino il vantaggio della fuga rimaneva intorno ai tre minuti per poi iniziare a scendere man mano, i dieci hanno passato ancora i testa i tre Capi storici per poi arrendersi sulle prime rampe della Cipressa dove finalmente si è entrati nel vivo della corsa: l'azione di Andersen porta via un gruppetto con Oss, Trentin e Cimolai che guadagna qualche decina di metri sul plotone, al gruppetto si affiancano Van Avermaet e Gilbert che riportano su tutti; è Tim Wellens il primo dei big a provarci partendo da dietro e facendosi seguire da Gavazzi, i due non hanno buon gioco perchè da dietro la Sunweb con Getsche cuce il margine, mentre tutti i favoriti con l'eccezione di Cavendish sono ancora tutti insieme.

Nella discesa si porta in testa Gasparotto e la imposta senza rischi, al termine è di nuovo la Lotto ad attacare con Gallopin seguito da un brillante Gilbert nel ruolo di stopper, la Bora non si fa però sorprendere e con Benedetti chiude il buco. A questo punto si scatena la bagarre per prendere in testa il Poggio: Quick-Step e Sky si alternano in testa al gruppo che conta ormai una cinquantina di elementi, ma è Domulin a dettare un ritmo elevato in salita, quando si scansa è la Sky a lavorare per poco; parte infatti Sagan con uno scatto micidiale.
Colbrelli prova a resistergli, ma cede dopo poche pedalate, alla fine riescono a recuperare sul campione del mondo Alaphilippe e Kwiatkowski.
Si forma in testa un terzetto dove però a tirare è solo lo slovacco, scollinato il Poggio il margine è sufficiente per giocarsela, i due concedono a Sagan un cambio, poi Peter torna in testa all'ultimo km.

L'azione dello slovacco rimane sempre veloce, quando si accorge che il gruppo è ancora pericoloso è costretto a lanciare lo sprint, in questo caso è furbissimo Kwiatkowski che lascia un po' di spazio tra sè e la ruota di Sagan per sfruttare la scia per andare a beffare lo slovacco sul traguardo, nulla da fare per Alaphilippe che chiude terzo.
Kristoff si aggiudica la volata dei battuti precedendo Gaviria, Demare e Degenkolb, migliore degli Italiani Viviani nono.

La volata finale

Kwiatkowski trova così una stagione d'oro dopo un'annata da dimenticare dimostrando di valere i colori dell'iride che ha sul braccio, Sagan è il vincitore morale, ha fatto un numero spettacolare sul Poggio, ma la sua personalissima maledizione è tornata a farsi viva; per noi la maledizione Sanremo prosegue, probabilmente batteremo il record negativo di 17 anni senza vittoria.

martedì 14 marzo 2017

Stivale coast to coast - TirrenoAdriatico atto finale

Quelli di questo pomeriggio sono stati gli ultimi 10km della prima gara a tappe italiana del 2017. Una velocissima prova a cronometro, totalmente in piano, per le strade di San Benedetto del Tronto.
La gara vede per quasi tutta la sua durata mantenere saldo al primo posto Jos Van Emdem, olandese della LottoNL, ma alla fine a spuntarla per soli 3'' è Rohan Dennis della BMC. Complice anche la pessima gara di Thibaut Pinot (FDJ), l'australiano riesce a strappare anche il secondo posto. Brutta prestaione anche quella Tom Dumoulin (Sunweb) che termina oltre la decima posizione. Buono Quintana (Movistar) che difende la sua maglia da leader della classifica generale.

Vince dunque la Tirreno Adriatico 2017 Nairo Quintana, che già aveva vinto nel 2015; la Maglia Rossa della classifica a punti la porta a casa Peter Sagan (Bora) che va molto vicino alla collisione con un passante in mezzo alla strada; la Maglia Bianca della classifica giovani la vince all'ultimo Bob Jungels (Quick-Step), strappandola a Bernal (Androni); la Maglia Verde, quella degli scalatori, se l'aggiudica Davide Ballerini (Androni).

Classifica generale

Quintana
Dennis 25''
Pinot 36''
Roglic 45''
Thomas 58''
Dumlulin 1'01''
Castroviejo 1'18''
Uran 1'36''
Mollema 1'38''
Pozzovivo 1'59''
Spilak 2'04''
Caruso 2'10''
Moreno 2'43''
Jungels 2'53''
Scarponi 3'07''
Bernal 3'20''



lunedì 13 marzo 2017

Stivale coast to coast - TirrenoAdriatico 2017 VI

Ci siamo, ultima tappa in linea di questa Tirreno Adriatico, si parte da Ascoli e dopo 168km si arriva a Civitanova Marche.

Ci sono tappe emozionanti e tappe meno, oggi rientriamo nella sezione meno, ma, come sappiamo, non esiste una corsa ciclistica veramente veramente noiosa. 

Partono subito in fuga otto uomini: Andreetta (Bardiani), Ballerini (Androni), Bonusi (Androni), Gastauer (AG2R), Henttala (NovoNorsdik), Kochetkov (Katusha), Maestri (Bardiani). La fuga si aggira per quasi tutto il tragitto sui 3', a 80km dall'arrivo un fatto curioso: fra i fuggitivi e il gruppo si frappone un passaggio a livello con tanto di treno. La fuga guadagna più di 3' grazie a questo contrattempo, ma i giudici di gara fermano gli otto battistrada per lo stesso tempo guadagnato per via dello stop. Apriamo una piccola parentesi critica: è giusto fermare la fuga, è applicare un regolamente (per legge si può ristabilire le condizioni di gara che avevano preceduto il contrattempo), ma i corridori sono stati fermati a 300m dal gran premio di montagna; non si poteva aspettare il transito? Il GPM assegna la prima maglia: porta a casa la classifica scalatori Davide Ballerini.

A una quindicina di chilometri la fuga viene ripresa, il gruppo sembra pronto a disporsi per la voltata, ma ciò non avviene: le alte velocità tengono il peloton troppo allungato e poche squadre riescono a tenere in fila più di due corridori. Nelle prime posizioni troviamo Gaviria (Quick-Step), Modolo (UAE), Sagan (Bora), Viviani (Sky). Sagan ci prova, ma il capitano Quick-Step non lo molla, parte infine la volata, Stuyven (Trek) avanza sulla sinistra, Gaviria al centro, ormai uscito dalla ruota di Sagan, il campione del mondo ci prova sulla destra, ma ormai il colombiano ha già passato il traguardo.

Vince quindi Gaviria, già atteso nella tappa di Montaldo di Castro, seguito da Sagan: i due si sono praticamente dati battaglia per sabato. "Ci vedremo a Sanremo!"

Domani l'ultima tappa, una crono individuale di 10km: Quintana sembra essersi cucito addosso la maglia azzurra, ma come sappiamo non è un campione nelle prove contro il tempo. Nairo, occhio a chi ti sta dietro!

sabato 11 marzo 2017

La corsa verso il sole-ParisNice VII Tappa

VII Tappa

E' terminato oggi il sogno in giallo di Alaphilippe, troppo impegnativa per lui la salita finale, non altrettanto impegnativa per Porte che è andato ad aggiudicarsi la tappa e per Contador che ha deciso di riaprire la corsa per farci godere un finale da sfida western con Henao domani. 

La corsa partita da Nizza ha visto partire Domont, Polanc,  Fraile, Calmejane, Fernandez e Perichon in fuga con Domont e Calmejane in lotta per la maglia a pois; il gruppo lascia fare.
La sfida per la leadership nella classifica dei gpm vede sempre lo stesso risultato: primo Calmejane, secondo Domont, il giovane corridore della Direct Energie riesce così a scalzare il compatriota dal comando e per impreziosire ancora di più la sua corsa al km 115 saluta i compagni di fuga e va a cercare il successo personale.

Le cose non vanno però secondo i piani del giovane transalpino, da dietro la Sky sta facendo un ritmo indiavolato per mettere in difficoltà Alaphilippe, quando il gruppo è sull'ascesa finale partono subito Gautier, Pachard e Ulissi che si riportano sulla testa della corsa in breve, ma altrettanto breve è la loro permanenza il gruppo con il ritmo di Pantano si riporta subito sotto e Alaphilippe si stacca, fondamentale per lui l'aiuto di De La Cruz che lo salva dalla debacle totale.

Nel gruppetto dei migliori prosegue l'azione di Pantano per molti km, esauritasi si alternano negli scatti in testa Fuslang, Jon Izaguirre e Porte con l'australiano che riesce al secondo tentativo a trovare lo scatto decisivo per andare a vincere. Alle sue spalle è testa a testa tra Contador e Henao, duello che vede vincente il pistolero nell'ultimo km quando il colombiano cede, facendosi passare anche da Daniel Martin sulla linea del traguardo, perdendo così l'abbuono, si consola con la maglia gialla che dovrà difendere domani da un Contador decisamente agguerrito.

Porte a braccia alzate
La nuova maglia gialla Henao

 Classifica di tappa:

Classifica generale:



Stivale coast to coast - TirrenoAdriatico IV

Montaldo di Castro - Terminillo, 171km, quarta frazione della Tirreno-Adriatico.

Al chilometro 0 si staccano immediatamente sei fuggitivi, fra di loro l'ormai abbonato Mirko Maestri (Bardiani) che anche oggi fa il pieno di punti per la Maglia Rossa. La fuga sembra piuttosto agguerrita e riesce a guadagnare fino 8'30'' sul gruppo maglia azzura.

Poco prima dell'attacco della salita del Monte Terminillo la fuga viene quasi del tutto ripresa, restano in testa Maestri e Ballerini (Androni), ma solo per un paio di chilometri. Dopo una scivolata spettacolare (e fortunatamente senza danni) di Mamykin, il gruppo si allunga, ogni squadra vuole portare i propri capitani in testa.

Inizia la salita, Sagan (Bora) si stacca e si dedica a regalare borracce agli spettatori, anche Van Avermaet (BMC) lascia il gruppo e le ambizioni di classifica. Si crea al comando un gruppetto formato da Castroiejo (Movistar), Lammertink (Katusha), Kreuziger (Orica), Kwiatkowski (Sky), Siutsu (Barhain) e Spilak (Katusha): Castroiejo e Kwiatkowski svelano le intenzioni offensive delle due rispettive formazioni. Mentre Lammertink sembra cedere in gruppo partono i primi attacchi, la squadra meglio impostata è sicuramente la Barhain. Kreuziger dopo poco si riunisce al gruppo, Aru (Astana) resta defilato, in fondo, il gruppetto sale a più di 40'' di vantaggio.

Mancano 6km, prova a lanciarsi Dumoulin (Sunweb), la squara di Nibali non sembra voler reagire, arriva ad affiancarla l'FDJ scortata da Reichenbach; l'azione dell'Olandese muore in poche centinaia di metri. In testa alla fuga Spilak parte in solitaria lasciandosi dietro Kwiatkowski (Castroviejo aveva già ceduto da qualche chilometro). A provarci ora è Adam Yates (Orica) seguito a ruota da Thomas (Sky), Uran (Cannondale) e Quintana (Movistar). Gli inseguitori iniziano a fare selezione in gruppo e a mangiare secondi a Spilak. Quintana accellera, Yates, Uran e Thomas gli restano a ruota, l'azione stupenda di Spilak sembra essere terminata. In gruppo Aru, Landa (Sky), Nibali e Pinot non resistono agli eccessivi cambi di ritmo. Quintana, superato lo sloveno, è ora solo, lanciato verso il traguardo: mancano 1,7km. 

Con un qualcosa di formidabile Nairo Quintana vince in totale solitaria dando 18'' al secondo (Thomas) e 1'16'' alla Maglia Azzurra. La Tirreno-Adriatico ha un nuovo leader.

venerdì 10 marzo 2017

Stivale coast to coast - TirrenoAdriatico 2017 III

Seconda frazione in linea della Corsa dei due Mari, si parte da Monterotondo e si arriva a Montaldo di Castro, poco più di 200km.

Al chilometro zero si anima immediatamente la corsa, cinque partono in fuga, sono Filosi (Nippo), Frapporti (Androni), Maestri (Bardiani), Uchina (Nippo) e Wackermann (Bardiani), a questi si aggiungono poco dopo Gougeard (AG2R) e Grivko (Astana). La fuga transita in solitaria al primo gran premio di montagna e ai due traguardi volanti: i punti Maglia Verde li prende Filosi, mentre Mirko Maestri guadagna i traguardi volanti facendo quattro su quattro.

Il gruppo non sembra voler lasciar andare i corridori in fuga, inseguendoli con grande intensità, il gruppetto non riuscirà mai a superare i 3’30’’. Ai meno 23km la fuga (ormai composta solo più da Filosi, Frapporti, Gougeard, Grivko) viene raggiunta, solo Filosi tenta di resistere con il gruppo ormai a 80m; ancora tre chilometri e i corridori tornano compatti.

In testa si posizionano le squadre di velocisti: con Cavendish non in forma e dopo il ritiro di Ewan, il grande favorito è Gaviria (Quick-Step) ma il corridore sudamericano non sembra nel pieno delle sue capacità: dalla testa del gruppo tocca a Matteo Trentin cercare di andare a recuperare il capitano rimasto troppo indietro. A circa 10km dall’arrivo due inconvenienti sembrano influire il possibile risultato della gara: dapprima le forature di Debusscher, velocista di punta della LottoSoudal e di Daniel Oss (BMC), poi una caduta a metà del gruppo che spezza la corsa in due tronconi tagliando fuori Gaviria ancora in fondo al peloton.

Nemmeno il tempo di realizzare l’accaduto che è già il momento di scattare: Modolo (UAE) sembra ben piazzato, seguito da Debusscher che prima della caduta di Grosu (Nippo) era riuscito a riportarsi in testa, ancora meglio piazzato è Elia Viviani (Sky) che però forse non si accorge di star facendo da lanciatore per Peter Sagan che si stacca dalla ruota del campione di Rio e va a vincere.

La Maglia Azzurra cambia proprietario passando sulle spalle di Rohan Dennis, ancora uomo BMC.


La tappa di domani sarà la Regina di questa Tirreno-Adriatico 2017: partenza da Montaldo di Castro e arrivo ai 1675m del Monte Terminillo dopo una salita di 17km, GPM di alta montagna, l’ideale per gli scalatori con ambizioni di classifica.

La corsa verso il sole-ParisNice VI Tappa

VI Tappa

Prima tappa del trittico finale della Parigi-Nizza e prime indicazioni arrivate sul traguardo di Fayence: Simon Yates ha un futuro roseo davanti a sè e Henao potrebbe conquistare la maglia gialla finale.

La tappa partita da Aubagne è stata animata fin da subito da tentativi di fuga che non sono però andati in porto, sul primo colle di giornata il gruppo è passato compatto con Jeannesson che ha preceduto Calmejane e Cuvers. Nella discesa successiva qualche problema per Contador e Yates che in un primo momento erano rimasti staccati dal gruppo.

La fuga buona parte al km 42 con De Marchi, Domont, Anacona, Herdada, Sepulveda, Chavanel, Swift e Valgren. Gli 8 hanno raggiunto un vantaggio massimo di 4'45".
Sul secondo gpm di giornata il primo a transitare è Domont seguito da Sepulveda e Chavanel con un vantaggio ancora superiore ai 3' sul gruppo, Domont va a conquistare anche il gpm successivo di terza categoria ma è sul Col de Bourigaille che la corsa si anima: è Contador che prova ad attaccare subito seguito da Henao e Martin che ne neutralizzano l'azione, il team Sky esaurito il tentativo impone il suo ritmo al gruppo segnando il destino della fuga. 
Sepulveda passa per primo in cima al colle seguito da De Marchi e provano a proseguire la loro azione mentre i compagni cedono. 
Il tentativo dei due va avanti fino ai meno 20 km dall'arrivo poco prima della seconda ascesa del Col de Bourigaille quando l'azione degli uomini Sky si fa sempre più incisiva seguendo la solita tattica che in questi anni abbiamo imparato a conoscere; a rompere le uova nel paniere al team inglese ci pensa Simon Yates che poco dopo il ricongiungimento decide di partire tutto solo scattando in faccia a Nieve impegnato a mettere in fila il gruppo.

Il britannico prende un margine di 10, 14, 25, fino a 45 secondi su un gruppo che lascia fare, protetto dal suo ritardo nella generale. 
Sulle rampe finali mentre Yates si avvia verso una vittoria importante la situazione si smuove anche in gruppo: Porte scatta, ingenuamente Alaphilippe lo segue portandosi dietro tutti gli avversari diretti. Porte ci riprova dopo qualche centinaio di metri: questa volta Alaphilippe non risponde, ci pensa però Henao che parte e stacca anche Porte andando a chiudere a 17" da Yates, mentre Alaphilippe prova a riportarsi su Porte andando in fuorigiri e venendo salvato dal compagno Martin. Alla fine il suo ritardo sarà di 12" su Henao e 3" su Porte, mentre ne guadagna altrettanti su tutti gli altri.


Domani si sale ancora con un arrivo su un traguardo con gpm di prima categoria, la lotta sarà avvincente.

Classifica di tappa:


Classifica generale:




giovedì 9 marzo 2017

La corsa verso il sole-ParisNice V Tappa

V Tappa

Dopo la breve ma impegnativa crono di ieri la corsa riprende con una tappa ancora per gli sprinter anche se caratterizzata da 2 gpm.

La fuga di giornata parte al km 6 con corridori di prospettiva come l'azzurro Zurlo e il francese Calmejane, già vincitore di una tappa alla Vuelta lo scorso anno, insieme a Domont, Perichon, Di Gregorio e Berhane. 

I 6 hanno avuto un vantaggio massimo di quasi 6' prima che le squadre dei velocisti iniziassero a fare sul serio e a ridurre in modo consistente il gap.
I primi a cedere sulla discesa della Cote de Saint-Uze, ultimo gpm a 40 km dall'arrivo, sono stati Calmejane e Zurlo, mentre gli altri componenti della fuga hanno resistito fino a 12 km dall'arrivo con Di Gregorio che è stato l'ultimo ad arrendersi.

Dal ricongiungimento in avanti Fdj, Sky, Katusha e DirectEnergie si sono date cambi davanti per preparare la volata. 
Volata che ha visto partire lunghissimo il campione olandese su strada Groenewegen passato però da Demare e Greipel che è andato ad aggiudicarsi in maniera netta la tappa. 


Domani tappa mossa con 6 gpm, di cui 3 di I categoria e l'arrivo posto su un gpm di II categoria, riuscirà Alaphilippe a difendersi?


Stivale coast to coast - TirrenoAdriatico 2017 II

Terza frazione della Tirreno-Adriatico, la più lunga.

Si parte da Lido di Camaiore dopo qualche chilometro parte la fuga: sono sei i corridori, fra di loro Ballerini (Androni), Bonussi (Androni), Maestri (Bardiani) e Marangoni (Nippo). E' la fuga a combattersi i primi GMP e i traguardi volanti: al primo, quando il gruppo è a più di 4', prende i punti maglia verde Marangoni, mentre i due traguardi volanti li porta a casa Mirco Maestri. Il GPM di Volterra lo guadagna invece Ballerini che supera di poco Marangoni, i due provano poi ad allungare in discesa ma gli altri quattro fuggitivi riescono a raggiungerli.

In gruppo procede tutto secondo la norma, dopo il ritiro di Van den Broek segue quello di Ewan, ma per il resto poco da aggiungere.

Mancano 28km e il gruppo raggiunge i fuggitivi dopo 200km in solitaria; le squadre iniziano ora a organizzarsi per il finale. Al terzo GPM passa per primo Amador (Movistar) ma in discesa è Kwyatkowski (Sky) a portarsi avanti, buona prestazione dietro al polacco anche di Felline (Trek) e Gaviria (Quick-Step), entrambi sembrano intenzionati a portarsi a casa la tappa. 

Finita la discesa è Kiryienka (Sky) a fare strada, seguito successivamente da Trentin (Quick-Step) che lancia ai meno 5km Bob Jungels (Quick-Step). Corrono dietro il lussemburghese Caruso (BMC), Quintana (Movistar), Thomas (Sky), Wellens (LottoSoudal), e Van Avermaet (BMC), Sagan (Bora) rimane in dietro e sembra cedere davanti allo scatto. Poche centinaia di metri ed è Thomas a provare l'allungo, seguito da Caruso, Castroviejo (Movistar) e Jungels. Nessuno riesce a rimanere a ruota dell'uomo Sky, solo Dumoulin (Sunweb), uscito dal gruppo, sembra accennare una reazione, ma alla fine Thomas vince in solitaria una bella gara con un finale molto emozionante. Seguono Dumoulin e un redivivo Sagan che riesca ad arrivare terzo davanti a Van Avermaet: la maglia azzurra però passa sulle spalle del belga BMC.

Buona l'azione della Quick-Step partita però troppo in anticipo, ottima la ripresa Sky dopo la pessima crono di ieri. La classifica generale non si presenta troppo lunga con soli 21'' fra la prima e la decima posizione, ma attenti! La corsa dura solo una settimana!

Domani ci aspetta una tappa di 204km da Monterotondo a Montaldo di Castro, tappa mossa e ondulata con due gran premi di montagna posti a metà percorso (Scansano e Catabbio), insomma, una frazione per "velocisti resistenti".

mercoledì 8 marzo 2017

La corsa verso il sole-ParisNice IV Tappa


Come da previsione la maglia gialla ha cambiato proprietario: ora è sulle spalle di Alaphilippe che centra anche la vittoria di tappa infliggendo 18" ad un ottimo Contador e ad un sorprendente Tony Gallopin, delude invece Porte. 

La grande domanda ora é: riuscirà Alaphilippe a portare la maglia fino a Nizza? Sulla carta le prossime tappe sembrano un po' troppo impegnative per lui, ma chi lo sa...

La classifica di tappa:


La classifica generale:

Stivale coast to coast - TirrenoAdriatico 2017

Ci siamo, oggi ha preso il via la Tirreno-Adriatico!

La gara in otto tappe è partita nel pomeriggio con la prima coronometro (a squadre, la seconda sarà individuale l'ultimo giorno). Lido di Camaiore - Lido di Camaiore, 22km, completamente in piano, tutta sul lungomare: occhio al vento.

Le prime squadre portano a termine il percorso assolutamente nella norma, la Barhain perde il primo posto virtuale solo per un secondo, dopo un breve dominio della Lotto Soudal a imporsi è la Quick-Step di Tom Boonen, grande uomo da classiche che si ritirerà dopo la prossima Parigi-Roubaix.
Ottime le prestazioni della Movistar e della FDJ, grande delusione invece il Team Sky: poco in forma, il capitano Landa rallenta tutta la squadra, anche Thomas patisce, tocca a Viviani tirare avanti la baracca. Moscon prende un buco (forse un tombino) e annienta completamente la ruota anteriore diventando protagonista una bruttissima caduta.

Per ultima parte la BMC, squadra capitanata dal vincitore dello scorso anno Greg Van Avermaet: la loro prestazione è fenomenale, compatti e efficienti vincono la prima frazione, regalando a Damiano Caruso la maglia azzurra.

Domani prima tappa in linea da Lido di Camaiore a Pomarance, 228km. Dopo una prima metà completamente in piano si susseguiranno tre gran premi di montagna (Serrazzano, Volterra, Montecatini), arrivo in leggera salita: una gara veramente interessante!

martedì 7 marzo 2017

La corsa verso il sole-ParisNice III Tappa

III Tappa

Dopo 2 giorni di pioggia incensante il meteo ha deciso di dare una tregua ai corridori e nella discesa verso il sud della Francia è spuntato il sole come da dietro a Kittel e Kristoff sul traguardo di Chalon-sur-Saone è spuntato a sorspresa Samuel Bennett, compagno di squadra di Sagan che quest'anno si era messo in evidenza anche al Tour Down Under.

La corsa si è animata subito al km 0 con la fuga di Latour, King e Combaud che è riuscita a prendere il largo guadagnando un vantaggio importante che è arrivato ad 8' prima che le squadre dei velocisti iniziassero a fare sul serio e a ridurre progressivamente il gap.

La fuga sembrava destinata a soccombere al gpm di seconda categoria posto a 26 km dall'arrivo, ma Latour proprio in prossimità della cote ha rilanciato la sua azione seguito da Combaud mentre King soccombeva dietro l'azione del gruppo.
I due hanno proseguito di buon accordo e la vittoria sembrava anche poter arrivare, ma il gruppo li ha ripresi in corrispondenza della Flamme Rouge guidato dagli uomini della Quickstep.
Al momento della verità Kittel non è stato in grado di sfruttare l'ottimo lavoro finale di Sabatini e Bennett è stato abilissimo ad uscire dalle ruote di Kristoff che ha lanciato la volata dall'altro lato della strada andando a vincere con un buon margine proprio sul norvegese e su Degenkolb che nel frattempo superava al fotofinish il connazionale Kittel.

Bennett trionfa sul traguardo di Chalon-sur-Saon
 Demare si conferma in giallo, domani tappa della svolta con la crono di 14 km che si conclude al Mont Brouilly, gpm di II categoria che probabilmente ci darà un nuovo leader della corsa.



lunedì 6 marzo 2017

La corsa verso il sole-ParisNice II Tappa

II Tappa

Sotto la pioggia oggi a splendere è il tricolore italiano: è infatti Sonny Colbrelli ad aggiudicarsi la seconda tappa mettendosi a ruota campioni decisamente blasonati.

Anche oggi la tappa è stata caratterizzata dai vari ventagli, ma l'unico big a farne le spese è stato Porte che saluta così i sogni di classifica mentre Bouhanni ha abbandonato la corsa. 
Da segnalare l'azione di sei uomini (Byström , Gallopin , Wynants , Sarreau, Siskevicius e Gilbert) che ha caratterizzato la corsa fino ai meno sei km all'arrivo con il campione belga che ha provato fino all'ultimo l'arrivo in solitaria. 

Diversi corridori hanno tentato di anticipare la volata, l'ultimo è stato Koren ripreso in vista della Flamme Rouge. 
Colbrelli è stato il primo a lanciare la volata ed è riuscito a resistere al ritorno di Degenkolb e Demare aggiudicandosi la sua prima corsa world tour. Demare si conferma maglia gialla.


domenica 5 marzo 2017

La corsa verso il sole-ParisNice I Tappa

I Tappa 

Dopo aver abbandonato le corse ai tropici la stagione ciclistica è entrata finalmente nel vivo ieri con la Strade Bianche, per proseguire oggi il percorso di avvicinamento alla Milano-Sanremo con la storica Paris Nice dalla quale sono poi usciti gli ultimi vincitori della prima Classica Monumento della stagione.

La corsa a tappe francese ha deciso di regalare subito emozioni in una tappa che almeno sulla carta doveva essere tranquilla, a causa di pioggia e vento che l'hanno fatta da padroni. 
La fuga di giornata parte al km 5 di gara e vede protagonisti Chavanel, Koren, Smukulis e Hardy, i quattro riescono a prendere un vantaggio importante e a portare avati il loro tentativo, ma è in gruppo che la situazione si fa interessante: a causa del forte vento si iniziano a formare i primi ventagli e il gruppo in pochi km esplode frazionandosi in diversi tronconi.

La testa del gruppo si riduce a sole 23 unità, dal peso specifico importante infatti vi sono Kittel, Greipel, Demare, Alaphilippe, Gilbert, Kristoff, Daniel Martin, Coquard, Gallopin, Henao e Izaguirre; mentre i big Contador, Porte e Bardet rimangono incagliati in un secondo gruppetto ad un distacco di circa un minuto, gap che non riusciranno a ricucire del tutto nonostante le trenate dell'Orica in un primo momento e dei Katusha nella parte finale del percorso.

I 23 riescono ad agguantare i fuggitivi a 60 km dall'arrivo proseguendo compatti nell'azione resa sempre difficoltosa dalle condizioni meteo avverse, che riducono piano piano il gruppo. Quando sembrava tutto pronto per la volata i velocisti puri iniziano a perdere le ruote di testa: il primo a cedere è Coquard, imitato più avanti da Kittel e all'inizio dello strappo che conduce al km finale anche da Greipel.

Su quello strappo è Alaphilippe a tentare l'azione decisiva, ma Demare con grandissima accortezza non si fa sorprendere e lo raggiunge mettendosi davanti a tirare; pur conscio dell'inferiorità in volata è Alaphilippe che lancia per primo lo sprint ai meno 250 metri, ma non c'è storia Demare si aggiudica la tappa e la prima maillot jaune della stagione, candidandosi come serio favorito per la Sanremo.
Kristoff si aggiudica la volata dei battuti precedendo Gilbert, mentre Porte, Bardet e Zakarin perdono 47", peggio ancora fa Contador che lascia 1'04".

Demare esulta sul traguardo di Bois-d'Arcy

Fugone 5.


sabato 4 marzo 2017

Bianca come la strada... - Il riassunto

Quanto tempo ci mette una gara per entrare nel circolo delle grandi gare? Se prendessimo le Strade Bianche ad esempio, dieci anni sembrerebbero bastare. Ovviamente non voglio esagerare, ma visti i nomi, visto il percorso e visto lo spettacolo, questa gara non sembra per niente l’ultima arrivata!

Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo cantava Guccini, e i 175km di gara partono proprio sotto la pioggia marzolina. Il gruppo si spacca quasi subito, ma la prima fuga si identifica intorno al ventesimo chilometro: Andreetta (Bardiani), Gonçalves (Katusha), Jauregui (AG2R), Pinot (FDJ) viaggiano intorno ai più 1’30’’, nessuno di loro però risulterà incisivo sul finale. Dopo poco, in coda ai fuggitivi, si crea un gruppo di una decina di corridori, spiccano Kwiatkowski (Sky), Jensen (Orica), Stybar (Quick-Step), Wellens (Lotto Soudal), Van Avermaet (BMC).

Il tempo e la difficoltà del percorso, intanto, non risparmiano nessuno, cadono Felline (Trek) e Rosa (Sky), Sagan (Bora) si ritira.

Fra vari tira e molla la gara procede spettacolare ma tranquilla, ai meno 10km Kwiatkowsky parte di scatto lasciandosi dietro Stybar, Van Avermaet e Wellens. I tre inseguitori lasciano troppa strada all’uomo Sky, forse sottovalutandone l’azione. Il polacco in poco tempo guadagna una ventina di secondi: il distacco sarà fatale.

Il Campione del Mondo di Ponferrada va a vincere in solitaria e in gran tranquillità sul traguardo di Piazza del Campo, seguono sul podio Greg Van Avermaet e Zdenek Stybar.


Una gran bella gara dà il via alla stagione 2017, stagione che la redazione di Viva la Fuga non vede l’ora di seguire con voi!!

Ps: questa mattina si è anche corsa la Strade Bianche femminile, vinta agli ultimi metri dalla piemontese Elisa Longo Borghini.