mercoledì 31 agosto 2016

Vuelta a Espana-XI tappa

XI tappa da Colunga a Peña Cabarga

Dopo la giornata di riposo la Vuelta riparta subito a mille con l'arrivo a Peña Cabarga con una salita di 5,4 km al 9,8% ma con punte che sfiorano il 18% giusto per non perdere l'abitudine con le rampe da garage alle quali gli spagnoli sono decisamente affezionati.

Al via si registrano i ritiri di Clarke e Herklotz, seguiti poco più avanti da Bevin. La fuga riesce a partire dopo 40 km ed è parecchio numerosa: Ben Hermans, Martijn Keizer, Davide Malacarne, Koen De Kort, Johannes Fröhlicher, Kiel Reijnen, Jan Bakelits, Axel Domont, Tiago Machado, Jhonatan Restrepo, Sander Armée, Pieter Serry, Zdenek Stybar, Pierre Rolland, Jacques Janse van Rensburg, Merhawi Kudus, Larry Warbase, Kristin Durasek, Cesare Benedetti, Christoph Pfingsten, David Arroyo e Angel Madrazo con vecchie e nuove conoscenze di questa Vuelta.

I 23 al km 67 hanno un vantaggio sul gruppo tirato dalla Movistar di 2'37, ma  il loro vantaggio aumena fino ad un massimo di 5'15" a 87 km dal traguardo fino a quando in testa al gruppo si porta davanti la Tinkoff di Contador che con Paulinho recupera molto nel giro di pochi km riducendo il distacco a 1'45" prima che i corridori davanti si accorgessero del pericolo e riportassero il vantaggio sopra i 2 minuti, stabilizzandolo.

L'azione della Tinkoff riprende intensità e il gap torna sotto ai 2', davanti allora iniziano a disunirsi: Machado tenta di andarsene senza successo; da dietro il ritmo dei gialloblu è tremendo e il distacco scende anche sotto il minuto. 

All'imbocco della salita il vantaggio della fuga è intorno ai 20", davanti si portano i Movistar e la Sky, ma è la Orica a fare il ritmo nella parte iniziale sostituiti quasi subito dalla Movistar, la fuga è riassorbita a piccoli pezzi; provano a resistere al gruppo Hermans e Bakelants che però abbandona presto l'uomo BMC.
Dal gruppo prova a partire Mamikin, ma rimbalza presto sotto l'azione del treno Movistar che ha ridotto decisamente il gruppo. Hermans è ripreso ai meno 2,8 km dall'arrivo. Lopez imprime un andatura decisa, ma è Chaves a partire a meno 1,8 dall'arrivo dietro prova a rispondere Konig presto sostituito da Valverde nel fare l'andatura. A un km dall'arrivo il vantaggio di Chaves è di 18" mentre dietro continua la staffetta Valverde Konig, lo scatto decisivo è quello di Quintana, questa volta Froome non molla e gli sta dietro, Contador prova a resistergli e a limitare i danni. Procedendo ad un ritmo infernale e dopo un secondo scatto di Quintana i due riprendono Chaves andato in difficoltà.
E' Froome a piazzare il terzo scatto che non gli fa staccare Quintana, ma gli permettere di cogliere la vittoria sullo stesso traguardo di 4 anni fa. Terzo Valverde che precede Konig e Contador. Leggermente più distanti Yates, Scarponi e Chaves.

La classifica di tappa

La classifica generale


Voto tappa: 8. Bisogna ringraziare la Tinkoff per averci permesso un finale del genere, altra sfida emozionante, non fateci abituare troppo bene che al Tour dell'anno prossimo ci spariamo.

Il migliore: Froome. Oggi è stato il migliore, sembra in crescita e a corso finalmente in maniera non robotica andando anche ad esultare per la vittoria in maniera inconsueta per lui.

Il peggiore: la fuga. In 23 con più di 5' di margine non si può essere raggiunti con un'azione di una sola squadra su un percorso completamente pianeggiante.

Fugone 5.

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