sabato 27 agosto 2016

Vuelta a Espana - VIII tappa

Immaginatevi la situazione: siete a Torino, fermata pullman Molinette Ovest, pieno agosto, fa un caldo boia e non c’è nessuno, ma proprio nessuno!! State aspettando il 18, ma il 18 non arriva, ogni tanto passa il 35, ma del 18 non c’è traccia. Cinque minuti, dieci minuti, un quarto d’ora, mezz’ora, un’ora…poi, dopo un’infinità di tempo, arriva la papamobile con la scritta 18 e il Papa, un cardinale vi offre una birra e l’autista vi porta dove dovevate andare. Ecco, la tappa di oggi è andata esattamente così.

186km da Villalpando a La Camperona, siamo nella Castilha y Leon. I primi 170km sono un tavolo da biliardo ben piallato che promettono noia a palate, gli ultimi 9km sono un muro con pendenze fino al 25% che terminano con un gran premio di montagna di prima categoria.

Nelle fasi iniziali di gara si stacca un gruppo di undici uomini: Smukulis (Astana), Waeytens (Giant-Alpecin), Domont (AG2R), Lagutin (Katusha), Restrepo (Katusha), Serry (Etixx), Van Rensburg (Dimension Data), Cattaneo (Lampre-Merida), Chetout (Cofidis), Thwaites (Bora-Argon18) e Quemeneur (Direct Energie). La fuga procede bene lungo tutta la gara, raggiungendo vantaggi sul gruppo fino a 10’, gli uomini di classifica non sono però spaventati: i fuggitivi sono troppo in dietro nella classifica generale e il muro finale stopperà (presumibilmente) tutti. In ogni caso, per evitare problemi, è la BMC di Atapuma a fare l’andatura in gruppo.

Fino ai meno nove, non succede nulla.

I fuggitivi iniziano la salita de la Camperona con un vantaggio di circa 8’ sul gruppo, intanto parte Jhonatan Restrepo in solitaria, nel tentativo di vincere la tappa.
I primi sette chilometri non sono nulla di che, il duro arriva negli ultimi tre chilometri.
Ci prova anche Quemeneu a partire all’inseguimento del colombiano in testa, in gruppo intanto a tirare sono la Sky, la BMC, l’Orica e la Movistar, ogni team vuole piazzare il suo capitano in una buona posizione per il finale.
Il gruppetto di fuggitivi ormai molto ridotto (troviamo Domont, Lagutine, Serry e Quemeneur) riesce a riportarsi sull’apripista quando manca poco più di un chilometro, intanto il gruppo si pezza: Fernandez lancia la Movistar e in molti non riescono a stare a ruota in primis Quintana (Movistar) e Atapuma (BMC), il migliore sembra Chris Froome (Sky). Quemeneur scatta, seguito da Lagutine e Serry, mancano seicento metri ma i peggiori sono gli ultimi trecento. Dal gruppo (che intanto si è quasi del tutto ricompattato) si stacca all’inseguimento Eduard Prades (Caja Rural). Manca poco e Mattia Cattaneo si riporta sui tre di testa, ma Lagutin scatta al momento giusto e vince la tappa, seguono Domont e Quemeneur.

In gruppo spaventa tutti la classica frullata di Froome, Contador (Tinkoff) e Quintana restano a ruota, Contador però cede in pochi metri e finalmente Quintana scatta lasciandosi dietro il britannico: ci è voluta una stagione intera, ma è successo! Con il suo quinto posto il colombiano della Movistar si mette sulle spalle la maglia rossa, Atapuma perde più di due minuti dal connazionale. Anche Contador riesce a scattare, lasciandosi dietro Froome negli ultimi cinquanta metri.

L’hombre del dìa: Nairo Quintana, finalmente scatta e si prende una maglia grazie a una bella azione!
Il peggiore: Chris Froome, prova a frullare ma rimane inerme davanti all’attacco di Quintana.
Voto alla tappa: ??/10 come si fa a dare un voto unitario a una tappa che sostanzialmente è stata di nove chilometri? Va bene, la fuga è nata a inizio corsa, ma per il resto buio totale fino all’attacco della salita. Prima parte 1/10, seconda parte 9/10.

NUOVA CLASSIFICA GENERALE

Nairo Quintana
Alejandro Valverde 00’19’’
Chris Froome 00’27’’
Esteban Chaves 00’57’’
Leopold Konig 1’16’’
Alberto Contador 1’39’’
Daniel Fernandez 1’44’’
Gianluca Brambilla 1’46’’
Samuel Sanchez 1’46’’

Simon Yates 1’47’’

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