mercoledì 24 agosto 2016

La Vuelta-V tappa

V tappa da Viveiro a Lugo

Dopo i due arrivi in salita oggi la Vuelta tira un po' il fiato con una tappa piana, ma come piana una tappa può esserlo in Galizia, ovvero abbastanza poco.
A dare il via alla corsa è il recente campione olimpico del K2 Cristian Toro, mentre non parte Luis Mas della Caja Rural.
 La fuga prende il via al km 0 con il tentativo di Machado e Morice che ha il benestare della BMC in testa al gruppo.
Il loro vantaggio raggiunge in un primo momento i 5'45" mentre si ritira Fischer e cade nel gruppo Zoidl; per ridursi a 5'25" per l'azione della Trek per poi tornare ad incrementarsi intorno ai 6'30" per poi ritornare a scendere, insomma un tiraemolla tra il duo di testa e la Trek.

Duo di testa che dopo il rifornimento si disunisce e vede al comando il solo Machado che conserva un vantaggio di 3'10" sul gruppo inseguitore a 70 km dall'arrivo.
Machado transita per primo allo sprint intermedio, mentre Meersman conquista la terza piazza vincendo lo sprint di gruppo.
Machado si aggiudica anche l'unico gpm di giornata riuscendo ad aumentare il suo distacco dal gruppo, al momento del passaggio in cima ha infatti 5' di margine mentre Morice è a bagnomaria tra la testa e il gruppo e il suo tentativo si conclude prima dello scollinamento al gpm è infatti De Gendt in lotta per la maglia a pois a passare per secondo.
Il fuggitivo di giornata potrebbe anche arrivare, ma l'azione della Etixx insieme a Trek e Giant-Alpecin e un po' di stanchezza fanno sì che la sua azione si concluda ai meno 14,5 km dal traguardo. 

Da quel momento si portano davanti le squadre dei big per non far correre rischi ai propri capitani nel finale: da segnalare lo stupendo lavoro di Bennati per Contador.
Quando mancano 2,4 km al termine ci prova Gilbert, ma viene sverniciato da un ottimo Clarke anche se in un secondo momento il belga riesce a tornare su di lui, in questa fase da segnalare la caduta di Kruijswijk che  abbandonerà la corsa, probabile rottura della clavicola, anno nero per l'olandese.

Il tentativo dei 2 si esaurisce nell'ultimo km, una ulteriore caduta seleziona ulteriormente il gruppo mentre Stybar guida sapientemente Gianni Meersman che parte lunghissimo, ma riesce comunque ad aggiudicarsi la tappa precedendo il nostro Felline, anche se con un leggero cambio di traiettoria che sarebbe stato eccessivo sanzionare.

 

Ottima Vuelta per il belga che  mette a segno due tappe su due, l'anno prossimo ha tutto per giocarsela con corridori simili a lui come Kristoff e Degenkolb.

Voto tappa: 7. Incerta fino alla fine, peccato per le cadute nei km finali che ci privano di un protagonista assoluto.

Il migliore: Meersman e Felline. Abbiamo già tessuto le lodi del belga vogliamo fare i complimenti al corridore torinese al ritorno a livelli competitivi dopo la caduta al Giro.

Il peggiore: la regia spagola. Ci fa rimanere nel dubbio per diversi minuti sull'identità del secondo classificato facendo sbagliare anche i mitici Magrini e Aiello.

Fugone 5.





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