Cosa ci si può aspettare ad agosto in Spagna? Esatto, il
caldo! Oggi ha fatto un caldo boia a Cuneo, non voglio pensare a cosa han
dovuto passare i poveri ciclisti!
176km, da Marin a Dumbria, partiamo e restiamo in Galizia
per questa tappa di media montagna. I primi cento chilometri non sono nulla di
che, falsopiano, proti a preparare un arrivo in volata, ma al chilometro 109
iniziano i guai: tre gran premi di montagna, due di terza (il primo e l’ultimo)
e uno di seconda categoria; il terzo GPM coincide con il primo arrivo in salita
dell’edizione 2016 della Vuelta.
Dopo alcuni tentativi, al decimo chilometro trova lo spunto
vincente una fuga composta da sette uomini: sono Arroyo (Caja rural), Cousin
(Cofidis), Geniez (FDJ), Pellaud (IAM), Selig (Bora-Argon), Serry (Etixx) e
Smukulis (Astana).
La fuga procede tranquilla con un vantaggio che arriva a
superare i 5’ mentre in gruppo a tirare sono gli uomini della Sky, della
Movistar e della Tinkoff, all’inizio della prima salita fa capolino anche la
LottoNL-Jumbo di Steven Kruijswijk (che, a detta dei cronisti, sul televisore serve
il 16/9 per inquadrarlo). Al primo GPM la fuga si spacca con l’attacco di Cousin
e Pellaud, leggera la reazione di Arroyo che però non conclude nulla, riesce a
riprende i primi Serry, seguito poi da Geniez. In gruppo tutto tace (ricordiamo
solo il ritiro di Barguil) e, come previsto, i punti per la maglia a pois se li
spartiscono i fuggitivi: Pellaud con uno scatto sul finale transita per primo,
seguito da Geniez e Serry. Il vantaggio dei fuggitivi intanto è salito a quasi
7’.
In discesa Pellaud continua la sua corsa in solitaria, a
trenta chilometri dall’arrivo il suo vantaggio sugli inseguitori è di 1’20’’,
sul gruppo a 5’40’’, tutto questo si porta dietro una maglia rossa virtuale.
Alla fine lo svizzero cede, dato l’eccesso di energie
impiegato nei primi 150km, in testa passano Serry e Geniez a venti chilometri
dall’arrivo. I due transitano per primi al GPM di Alto das Paxareiras e la
maglia a pois cambia proprietario finendo sulle spalle di Serry. Pellaud però
non molla e dopo un poco rientra sui due battistrada.
In gruppo ancora non sembra succedere nulla, ma a meno sei
chilometri una brutta caduta di Lopez (Aastana) ferma Smukulis e Sanchez: non
sappiamo quali possano essere le conseguenze sul giovane colombiano ma non si
può escludere un cambio delle gerarchie nella squadra, magari a vantaggio di
Michele Scarponi.
I fuggitivi iniziano il temutissimo muro finale, pendenze
fino al 30%, il loro vantaggio è i 1’55’’, in gruppo comandano il Team Sky e la
Etixx di Brambilla, la Tinkoff con Contador non sembra essere interessata.
Pellaud cede sui due in testa, anche Serry non regge il ritmo di Geniez mentre
dal gruppo si stacca Valerio Conti (Lampre-Merida). Il gruppo si frantuma e
compaiono Valverde, con Quintana e altre due compagni, Chaves e Contador a
ruota, da soli. Froome fatica. Chaves attacca e nessuno gli resta a ruota,
mancano 400m ma sembrano 400km!! I Movistar ritornano proprio mentre Froome
raggiunge i big, a questo punto Fernandez (Movistar) lascia il gruppetto e
scatta, transiterà poco dopo in seconda posizione (anche se convinto di aver vinto la tappa), quel po’ che basta per
prendersi la maglia rossa.
In un mare di folla, su pendenze allucinanti Geniez va a
vincere!
L’hombre del dìa:
Simon Pellaud, parte in fuga, resiste e attacca al primo GPM, continua da solo,
viene ripreso, cede e si riprende! Fantastico!
Voto alla tappa:
7/10 si salva grazie all’interessante fuga e alla seconda parte di percorso,
pas mal!
Il festeggiato:
Gianluca Brambilla, oggi è il suo compleanno, AUGURI!!!
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