domenica 11 settembre 2016

Vuelta a Espana - XXI e ultima tappa

E niente, siamo arrivati al capolinea! Quando finisce il Giro dici "fra un mese c'è il Tour", quando finisce il Tour dici "fra un mese c'è la Vuelta", ma quando finisce la Vuelta... non ci resta che piangere...

Partiamo da Las Rozase e dopo 104 chilometri arriviamo a Madrid, si parte alle sei di sera così fa più fresco, le ombre sono lunghe, la luce è gialla e puoi fare la premiazione al buio, insomma, è tutto più figo.

Come sempre, l'ultima tappa è passerella. I Movistar, team della maglia rossa, si danno allo champagne e scherzano fra di loro, ben più di quanto siamo abituati a vedere di solito. Anche Froome e Chaves si danno alla festa e sorridenti scherzano su come il colombiano l'abbia messa nel frak a Contador ("simpatica e discreta questa telecamera!" cit). In pratica oggi è solo festa ("fossi Trofimov partirei, tanto sono tutti ubriachi, chi ti riprende?" cit).

Fra un bicchiere e l'altro qualcuno butta lì l'idea che si possa anche fare qualcosa: si staccano Kennaugh (SKY), Jauregui (AG2R) e Chetout (Cofidis), ottima notizia per Fabio Felline (Trek) che non corre rischi per la sua maglia verde, per lo meno nello sprint intermedio. Dopo qualche chilometro parte a inseguire i tre al comando Koen Bouwman (LottoNL-Jumbo).

Grazie a un ritmo forsennato (parliamo di una media superiore ai 50 km/h, questo vuol dire circa i 60/65 km/h nei rettilinei), il gruppo recupera la fuga a una decina di chilometri dall'arrivo, solo Chetout cerca di resistere, ma anche il francese viene ripreso al suono della campana dell'ultimo giro.

Il gruppo è ora compatto, tutte le squadre con velocisti sono lì davanti, le due messe meglio sono però Giant-Aplecin e Etixx, siamo a 75km/h. La Giant si lancia ma scappa la Orica, da dietro arriva Daniele Bennati (Tinkoff) ma alla fine a spuntarla è Magnus Cort Nielsen (Orica), all'italiano va il secondo posto, al belga Meersman (Etixx) il terzo.

La Vuelta va a Quintana che ha combattuto e ha vinto: oggi leggevo "Quintana non stava facendo pena al Tour, stava preparando la Vuelta". Siamo contenti della battaglia vista con Froome, un Froome che ha saputo dare spettacolo e farsi vedere più "umano". Grandi soddisfazioni arrivano anche da Fabio Felline che passa dal bruttissimo incidente della Amstel Gold Race alla vittoria della maglia verde. La maglia a pois (molto combattuta in questa Vuelta 2016) se la porta a casa Omar Fraile della Dimensione Data.

Voto alla Vuelta: 10/10, non è mancato nulla, probabilmente uno di giri più belli degli ultimi anni.




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