La più giovane delle Classiche ci ha offerto una ventata, o forse sarebbe da dire fangata dato il tempo, di giovinezza con una corsa scopiettante smossa da uomini che almeno in parte non ci saremmo aspettati. A smuovere la situazione inizialmente ci ha pensato Van Aert, campionissimo di ciclo cross la cui presenza alla corsa ha suscitato notevole attenzione su un terreno che gli si addice molto. Il belga si è portato dietro un gruppetto di prima fascia lasciando inizialmente fuori i favoritissimi della vigilia come Sagan e Stybar. La vera grande sorpresa della giornata è stato però Bardet: il francese con un coraggio leonino si gettava all'inseguimento del gruppo di testa e tutto solo proseguiva all'arembaggio una volta raggiunto tale gruppo. Van Aert decideva di non lasciarselo sfuggire e l'improabile coppia si metteva a condurre una gara dove tutti si aspettavano i big delle pietre. Che smacco vedere andare uno che fa praticamente un altro sport e un uomo che lotta per il Tour andare a giocarsi questa corsa tanto amata dagli uomini da classiche. Ad evitare l'onta ci pensava Benoot corridore da sempre accusato di sbagliare i tempi degli attacchi che oggi ha deciso di smentire tutti azzeccandoli alla perfezione: astuto nel portarsi all'inseguimento del duo di testa insieme a Serny, bravissimo a sfruttare l'ultimo tratto di sterrato in salita per riportarsi sui due davanti e staccarli senza pietà per portarsi a vincere la sua prima corsa da professionista, e che corsa viene da dire. Bardet si prende la seconda piazza e Van Aert chiude il podio. Dietro tra i big si sveglia tardi il solo Valverde che coglie il quarto posto precedendo un ottimo Giovanni Visconti, in buona giornata.
Le prossime corse ci diranno se stiamo assistendo all'esplosione di questi nuovi talenti o se le vecchie volpi torneranno a dettare legge, nel frattempo godiamoci questa corsa giovane, dal sapore internazionale che offre uno spettacolo unico al mondo, viva le strade bianche.
Viva la fuga!
sabato 3 marzo 2018
giovedì 31 agosto 2017
Vuelta 2017 Tappa XII
La tappa che sembrava rispecchiare le aspettative della vigilia con una fuga lasciata andare e ben poche schermaglie dietro ha invece visto un Froome rivelare un po' di vulnerabilità nel suo meccanismo perfetto.
Fino alla salita finale con scollinamento ai meno 25 km dall'arrivo i pieni della Sky sembravano perfetti: davanti 14 corridori di una certa levatura, ma del tutto innocui per la classifica generale e dietro gruppo compatto ad andatura regolare. El Pistolero ha però deciso di rompere la stasi seguendo Roche in un attacco fin quasi all'inizio della salita, costringendo il team Sky a forzare l'andatura per non lasciarlo andare, riducendo in breve il gruppo ad una ventina di unità.
Davanti intanto se ne andava via leggerissimo Marczynski che lasciava i compagni di fuga ad un minuto allo scollinamento e si lanciava a folle velocità verso la doppietta in questa Vuelta, nella quale ha vinto più che in tutta la sua carriera; Fraile si aggiudicava la volata degli sconfitti davanti a rojas.
Lo spettacolo maggiore avveniva però dietro: abbandonato in breve Roche Contador trovava il giovane Theuns reduce dalla fuga di giornata che lo aiutava a lanciarsi nella lunga discesa per portare a compimento il tentativo di giornata. Il distacco era però ancora controllabile per la Sky, tuttavia Froome subiva un cambio di catena e nella foga di rimontare una caduta in curva, lasciando campo libero a Contador e agli altri big per guadagnare il più possibile. Mentre però lo spagnolo si gettava a tutta, il gruppo dei big non ha saputo sfruttare pienamente la situazione, lasciando sulle spalle dell'Astana e della Bahrein il compito di tirare il gruppo. Froome supportato da Poels e Nieve ha faticato parecchio, ma alla fine è riuscito a contenere i danni in 20" dal gruppo dei big e in 40" da Contador. Solo sfortuna per il keniano bianco o ecessivo nervosismo in vista delle prossime tappe?
Intanto il distacco di Nibali scende sotto il minuto.
Fino alla salita finale con scollinamento ai meno 25 km dall'arrivo i pieni della Sky sembravano perfetti: davanti 14 corridori di una certa levatura, ma del tutto innocui per la classifica generale e dietro gruppo compatto ad andatura regolare. El Pistolero ha però deciso di rompere la stasi seguendo Roche in un attacco fin quasi all'inizio della salita, costringendo il team Sky a forzare l'andatura per non lasciarlo andare, riducendo in breve il gruppo ad una ventina di unità.
Davanti intanto se ne andava via leggerissimo Marczynski che lasciava i compagni di fuga ad un minuto allo scollinamento e si lanciava a folle velocità verso la doppietta in questa Vuelta, nella quale ha vinto più che in tutta la sua carriera; Fraile si aggiudicava la volata degli sconfitti davanti a rojas.
Lo spettacolo maggiore avveniva però dietro: abbandonato in breve Roche Contador trovava il giovane Theuns reduce dalla fuga di giornata che lo aiutava a lanciarsi nella lunga discesa per portare a compimento il tentativo di giornata. Il distacco era però ancora controllabile per la Sky, tuttavia Froome subiva un cambio di catena e nella foga di rimontare una caduta in curva, lasciando campo libero a Contador e agli altri big per guadagnare il più possibile. Mentre però lo spagnolo si gettava a tutta, il gruppo dei big non ha saputo sfruttare pienamente la situazione, lasciando sulle spalle dell'Astana e della Bahrein il compito di tirare il gruppo. Froome supportato da Poels e Nieve ha faticato parecchio, ma alla fine è riuscito a contenere i danni in 20" dal gruppo dei big e in 40" da Contador. Solo sfortuna per il keniano bianco o ecessivo nervosismo in vista delle prossime tappe?
Intanto il distacco di Nibali scende sotto il minuto.
mercoledì 30 agosto 2017
Vuelta 2107 XI Tappa
E' Superman Lopez ad imporsi sul traguardo dell'osservatorio astronomico di Calar Alto dopo una tappa lunga e difficile, resa tale anche dalle condizioni climatiche.
La tappa segue il classico copione fino all'inizio della prima salita, lungo la quale gli Orica Scott hanno imposto una forte andatura prima di lanciare all'attacco Simon Yates, che in breve si riporta sulla testa formata da Bardet, Anton e Visconti, mentre dietro il team Sky prendeva in mano le operazioni imponendo un ritmo più lento e costante. Ritmo che permette ad Atapuma di fuoriuscire e di portarsi sulla testa della corsa e di conquistare il gpm prima di buttarsi con Bardet, Yates e Visconti nella lunga discesa prima della salita finale.
I 4 si presentano all'inizio con un margine di oltre 2'30" anche grazie al ritmo non esagerato degli Sky. Bardet e Atapuma accelerano in testa restando soli. Dietro la corsa sembra entrare in coma prima che la Bahrein Merida entri in funzione: sotto i colpi di Antonio Nibali e sopratutto di Pellizzotti il gruppo si assottiglia sempre di più e saltano pezzi grossi come Roche, Chaves, De La Cruz, vittima di una foratura.
Con il gruppetto scremato parte Contador e Nibali lo segue portandosi in testa. Moscon però fa buona guardia per il team Sky chiudendo sull'allungo. La forte andatura permette ai big di riprendere il duo di testa, ma sopratutto di far saltare altra gente di classifica come Aru.
E' sempre Pellizzotti a guidare il gruppo mentre Froome rimane nella coda con il solo Nieve, posizione inusuale per lui. Dopo due brevi scatti dei gregari Nibali e Froome decidono di affrontarsi in prima persona: il siciliano lancia il guanto di sfida partendo secco ai meno 2 km su un tratto duro, la sua azione pur rallentata dal vento si fa comunque sentire. Lopez però gli si riporta sotto e parte da solo, mentre Froome con Kelderman riescono a rientrare su Nibali.
Il colombiano parte a tutta verso il traguardo e va a vincere a braccia alzate, mentre Froome precede allo sprint Vincenzo guadagnado 2" di abbuono.
Contador arriva a circa 20" dìrispetto ai due, Aru paga 1'20" e Chaves quasi 2'. Sembra che la lotta per la maglia roja sia da restringere ormai solo più a Nibali e Froome con Contador a fare da ago della bilancia, tenendo conto anche della cronometro della prossima settimana.
Classifica di tappa:
Classifica provvisoria:
La tappa segue il classico copione fino all'inizio della prima salita, lungo la quale gli Orica Scott hanno imposto una forte andatura prima di lanciare all'attacco Simon Yates, che in breve si riporta sulla testa formata da Bardet, Anton e Visconti, mentre dietro il team Sky prendeva in mano le operazioni imponendo un ritmo più lento e costante. Ritmo che permette ad Atapuma di fuoriuscire e di portarsi sulla testa della corsa e di conquistare il gpm prima di buttarsi con Bardet, Yates e Visconti nella lunga discesa prima della salita finale.
I 4 si presentano all'inizio con un margine di oltre 2'30" anche grazie al ritmo non esagerato degli Sky. Bardet e Atapuma accelerano in testa restando soli. Dietro la corsa sembra entrare in coma prima che la Bahrein Merida entri in funzione: sotto i colpi di Antonio Nibali e sopratutto di Pellizzotti il gruppo si assottiglia sempre di più e saltano pezzi grossi come Roche, Chaves, De La Cruz, vittima di una foratura.
Con il gruppetto scremato parte Contador e Nibali lo segue portandosi in testa. Moscon però fa buona guardia per il team Sky chiudendo sull'allungo. La forte andatura permette ai big di riprendere il duo di testa, ma sopratutto di far saltare altra gente di classifica come Aru.
E' sempre Pellizzotti a guidare il gruppo mentre Froome rimane nella coda con il solo Nieve, posizione inusuale per lui. Dopo due brevi scatti dei gregari Nibali e Froome decidono di affrontarsi in prima persona: il siciliano lancia il guanto di sfida partendo secco ai meno 2 km su un tratto duro, la sua azione pur rallentata dal vento si fa comunque sentire. Lopez però gli si riporta sotto e parte da solo, mentre Froome con Kelderman riescono a rientrare su Nibali.
Il colombiano parte a tutta verso il traguardo e va a vincere a braccia alzate, mentre Froome precede allo sprint Vincenzo guadagnado 2" di abbuono.
Contador arriva a circa 20" dìrispetto ai due, Aru paga 1'20" e Chaves quasi 2'. Sembra che la lotta per la maglia roja sia da restringere ormai solo più a Nibali e Froome con Contador a fare da ago della bilancia, tenendo conto anche della cronometro della prossima settimana.
Classifica di tappa:
Classifica provvisoria:
martedì 29 agosto 2017
Vuelta 2017 X Tappa
Dopo il giorno di riposo la corsa riprende in terra murciana con una tappa caratterizzata da una lunga discesa che ha portato i corridori al traguardo. Matteo Trentin ha saputo bissare il successo ottenuto nella quarta tappa, andando in fuga insieme ad altri 19 corridori, riuscendo a rimanere nel quartetto di testa sulla salita di Collado Bermejo insieme a Rojas, Van Resburg e Roson. In discesa l'azzurro e l'esperto Rojas riuscivano a distanziare i compagni di fuga procedendo verso il traguardo per giocarsi la corsa: Trentin è stato scaltro a rimanere a ruota nell'ultimo km e a non lasciare spazio allo spagnolo, saltandolo agevolmente negli ultimi dietro. La vittoria è dedicata a Riccardo Magrini, colpito ieri da infarto. Il successo ha inoltre permesso la riconquista della maglia verde.
Dietro intanto sulla salita finale la Bahrein Merida prendeva in mano le operazioni per preparare l'azione di Nibali in discesa, che è puntualmente avvenuta. Lo squalo ha preso qualche secondo rischiando molto, ma venedo ripreso a metà discesa, e poi Roche a lanciare il contrattacco riuscendo a guadagnare 30" sui big giunti tutti insieme sul traguardo.
Domani iniziano le salite vere, l'azione di Nibali potrebbe farci ben sperare.
Dietro intanto sulla salita finale la Bahrein Merida prendeva in mano le operazioni per preparare l'azione di Nibali in discesa, che è puntualmente avvenuta. Lo squalo ha preso qualche secondo rischiando molto, ma venedo ripreso a metà discesa, e poi Roche a lanciare il contrattacco riuscendo a guadagnare 30" sui big giunti tutti insieme sul traguardo.
Domani iniziano le salite vere, l'azione di Nibali potrebbe farci ben sperare.
martedì 22 agosto 2017
Vuelta IV Tappa
Secondo successo italiano consecutivo con Matteo Trentin che regola tutti in una volata senza storia, nessun problema per Froome nel tenere la maglia.
A tentare la sorte oggi sono: Le Bon (FDJ), Rossetto (Cofidis), Rubio, Schultz (Caja Rural-Seguros RGA) e Osorio (Manzana Postobon) che prendono un margine superiore ai 5' nei primi 40 km.
La Quickstep da una mano alla Sky a tenere sotto controllo la corsa, ma il distacco continua a crescere andando sopra 7' e solo l'aiuto della UAE e dell'Aqua blue ha permesso di far diminuire in modo significativo il vantaggio.
Sull'unico gpm di giornata Rossetto prova ad andarsene da solo con il solo Rubio a riuscire a tenerlo, sono loro due a scollinare in prima e seconda posizione con 2' sugli altri fuggitivi e 5 ' sul gruppo.
I due però non riescono a battere i calcoli fatti dalla Quickstep, della Lotto e dall'Aqua Blue che chiudono sui fuggitivi ai meno 8 km. Da segnalare in precedenza la caduta di Keldermann costretto ad un lungo inseguimento portato comunque a termine.
Vilela prova ad anticipare la volata ai meno 6 km ma le squadre dei velocisti chiudono facilmente.
La Quickstep prende in mano le operazioni rischiando di sbagliare i tempi: all'ultimo km Trentin si ritrova con un solo uomo. Lobato prova a sfruttare la cosa lanciando per primo lo sprint, ma la gamba di Matteo gli consente di saltarlo agevolmente e di vincere a braccia alzate con una bicicletta di vantaggio.
A tentare la sorte oggi sono: Le Bon (FDJ), Rossetto (Cofidis), Rubio, Schultz (Caja Rural-Seguros RGA) e Osorio (Manzana Postobon) che prendono un margine superiore ai 5' nei primi 40 km.
La Quickstep da una mano alla Sky a tenere sotto controllo la corsa, ma il distacco continua a crescere andando sopra 7' e solo l'aiuto della UAE e dell'Aqua blue ha permesso di far diminuire in modo significativo il vantaggio.
Sull'unico gpm di giornata Rossetto prova ad andarsene da solo con il solo Rubio a riuscire a tenerlo, sono loro due a scollinare in prima e seconda posizione con 2' sugli altri fuggitivi e 5 ' sul gruppo.
I due però non riescono a battere i calcoli fatti dalla Quickstep, della Lotto e dall'Aqua Blue che chiudono sui fuggitivi ai meno 8 km. Da segnalare in precedenza la caduta di Keldermann costretto ad un lungo inseguimento portato comunque a termine.
Vilela prova ad anticipare la volata ai meno 6 km ma le squadre dei velocisti chiudono facilmente.
La Quickstep prende in mano le operazioni rischiando di sbagliare i tempi: all'ultimo km Trentin si ritrova con un solo uomo. Lobato prova a sfruttare la cosa lanciando per primo lo sprint, ma la gamba di Matteo gli consente di saltarlo agevolmente e di vincere a braccia alzate con una bicicletta di vantaggio.
lunedì 21 agosto 2017
Vuelta 2017 III Tappa
Dopo l'astuzia di ieri che gli ha consentito di guadagnare 82 su i vari big Vincenzo Nibali decide di andare a prendersi la tappa di Andorra con un grandissimo scatto lanciato ai meno 300 metri. La vittoria sembrava impossibile sull'ultima salita dove Vincenzo ha pagato notevolmente gli scatti prima di Froome e in seguito di Bardet, ma lo squalo è stato bravo a non demordere nella successiva discesa e nel pezzo in piano riuscendo a riportarsi sul quartetto di testa formato da Froome, Bardet Chaves e Aru che ha aiutato il siciliano coprendogli le spalle dopo lo scatto. Froome si prende la maglia roja con distacchi minimi sugli inseguitori.
La corsa è iniziata con una fuga di 8 corridori: Domont, Geniez (AG2R-La Mondiale), Villella (Cannondale-Drapac), Niemiec (UAE Team Emirates), De Gendt (Lotto Soudal), Turgis (Cofidis), Ferrari (Caja Rural-Seguros RGA) e Orjuela (Manzana Postobon). De Gendt si è aggiudicato il primo gpm di giornata precedendo Villella, mentre il il gruppo transitava a circa 4'30".
La corsa si anima sul Col de la Rabassa dove davanti se ne vanno Geniez e Villella, mentre dietro il team Sky inizia il suo solito lavoro di sfinimento ai fianchi, con Puccio a fare l'andatura. Il ritmo degli Sky riduce di molto l'ampiezza del gruppo e riesce a chiudere sui fuggitivi in discesa dopo la conquista del gpm da parte di Geniez e della maglia a pois grazie al secondo posto sul colle da parte di Villella.
Dopo la discesa all'imbocco della salita il team Sky accelera immedatamente con Moscon riducendo ad una ventina di corridori la testa della corsa, con Contador a farne le spese per primo. Froome parte appena terminato il lavoro di Poels a 1800 metri dallo scollinamento con il solo Chaves a restargli sulla ruota, dietro gli inseguitori non crollano grazie all'eccellente lavoro di Pozzovivo che riduce di molto il distacco, Bardet parte per andare a riprendere gli altri, lo segue Aru e i due chiudono sul duo di testa in discesa. Nibali guida il gruppo degli inseguitori e riesce a riportarsi sulla testa del gruppo nell'ultimo km. Il primo a scattare è Roche, ma il suo tentativo non riesce; Aru e Nibali preparano lo scatto, ma quello del siciliano e più deciso e il sardo lascia fare. Vincenzo conquista così la tappa concedendosi l'esultanza con la pinna alzata precedendo De la Cruz e Froome. Aru chiude sesto. Froome va in maglia roja con 2" di margine su De La cruz, Roche e Vangarderen, 10" su Nibali, 11" su Chaves, 38" su Aru, 48" su Bardet.
La corsa è iniziata con una fuga di 8 corridori: Domont, Geniez (AG2R-La Mondiale), Villella (Cannondale-Drapac), Niemiec (UAE Team Emirates), De Gendt (Lotto Soudal), Turgis (Cofidis), Ferrari (Caja Rural-Seguros RGA) e Orjuela (Manzana Postobon). De Gendt si è aggiudicato il primo gpm di giornata precedendo Villella, mentre il il gruppo transitava a circa 4'30".
La corsa si anima sul Col de la Rabassa dove davanti se ne vanno Geniez e Villella, mentre dietro il team Sky inizia il suo solito lavoro di sfinimento ai fianchi, con Puccio a fare l'andatura. Il ritmo degli Sky riduce di molto l'ampiezza del gruppo e riesce a chiudere sui fuggitivi in discesa dopo la conquista del gpm da parte di Geniez e della maglia a pois grazie al secondo posto sul colle da parte di Villella.
Dopo la discesa all'imbocco della salita il team Sky accelera immedatamente con Moscon riducendo ad una ventina di corridori la testa della corsa, con Contador a farne le spese per primo. Froome parte appena terminato il lavoro di Poels a 1800 metri dallo scollinamento con il solo Chaves a restargli sulla ruota, dietro gli inseguitori non crollano grazie all'eccellente lavoro di Pozzovivo che riduce di molto il distacco, Bardet parte per andare a riprendere gli altri, lo segue Aru e i due chiudono sul duo di testa in discesa. Nibali guida il gruppo degli inseguitori e riesce a riportarsi sulla testa del gruppo nell'ultimo km. Il primo a scattare è Roche, ma il suo tentativo non riesce; Aru e Nibali preparano lo scatto, ma quello del siciliano e più deciso e il sardo lascia fare. Vincenzo conquista così la tappa concedendosi l'esultanza con la pinna alzata precedendo De la Cruz e Froome. Aru chiude sesto. Froome va in maglia roja con 2" di margine su De La cruz, Roche e Vangarderen, 10" su Nibali, 11" su Chaves, 38" su Aru, 48" su Bardet.
sabato 19 agosto 2017
Vuelta 2017 I Tappa
Anche l'ultima delle grandi corse a tappe prende il via e lo fa dalla vicina Francia con una breve cronosquadre a Nimes. A dare il via alle danze è la Manzana Postobon seguiti dalla Lotto che si appropriano della testa della classifica e mantenerla abbastanza a lungo prima di cederla alla Bora per 3". A dare un distacco più ampio è la Sunweb che migliora il tempo di altri 15". Che il parziale della Sunweb sia buono lo testimonia il fatto che la Quickstep li superi solo di qualche centesimo, mentre purtroppo non è altrettanto buona la prova dell'Astana di Aru che perde 35", un po' meglio fa Nibali che limita i danni a 25". La Bmc decide però di andarsi a prendere la testa prendendo altri 6" sui migliori con Dennis che passa per primo sul traguardo. Malissimo invece fa l'Ag2r che paga 46", a differenza dell'Orica che limita i danni a 17", poco peggio la Movistar che chiude a 24". La Sky non riesce ad imporsi e cede 9" giungendo quarta. Chiude la prova la Trek con 35" di ritardo in nona posizione. Tra gli uomini di classifica possono esultare quindi Jungels, Barguil, anche se lui stesso si vorrebbe tirare fuori, Froome, Chaves e i fratelli Yates; parte invece in salita la Vuelta di Nibali, Contador, Zakarin, Aru e Bardet.
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