sabato 3 marzo 2018

Strade Bianche 2018

La più giovane delle Classiche ci ha offerto una ventata, o forse sarebbe da dire fangata dato il tempo, di giovinezza con una corsa scopiettante smossa da uomini che almeno in parte non ci saremmo aspettati. A smuovere la situazione inizialmente ci ha pensato Van Aert, campionissimo di ciclo cross la cui presenza alla corsa ha suscitato notevole attenzione su un terreno che gli si addice molto. Il belga si è portato dietro un gruppetto di prima fascia lasciando inizialmente fuori i favoritissimi della vigilia come Sagan e Stybar. La vera grande sorpresa della giornata è stato però Bardet: il francese con un coraggio leonino si gettava all'inseguimento del gruppo di testa e tutto solo proseguiva all'arembaggio una volta raggiunto tale gruppo. Van Aert decideva di non lasciarselo sfuggire e l'improabile coppia si metteva a condurre una gara dove tutti si aspettavano i big delle pietre. Che smacco vedere andare uno che fa praticamente un altro sport e un uomo che lotta per il Tour andare a giocarsi questa corsa tanto amata dagli uomini da classiche. Ad evitare l'onta ci pensava Benoot corridore da sempre accusato di sbagliare i tempi degli attacchi che oggi ha deciso di smentire tutti azzeccandoli alla perfezione: astuto nel portarsi all'inseguimento del duo di testa insieme a Serny, bravissimo a sfruttare l'ultimo tratto di sterrato in salita per riportarsi sui due davanti e staccarli senza pietà per portarsi a vincere la sua prima corsa da professionista, e che corsa viene da dire. Bardet si prende la seconda piazza e Van Aert chiude il podio. Dietro tra i big si sveglia tardi il solo Valverde che coglie il quarto posto precedendo un ottimo Giovanni Visconti, in buona giornata.


Le prossime corse ci diranno se stiamo assistendo all'esplosione di questi nuovi talenti o se le vecchie volpi torneranno a dettare legge, nel frattempo godiamoci questa corsa giovane, dal sapore internazionale che offre uno spettacolo unico al mondo, viva le strade bianche.

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