sabato 1 ottobre 2016

Giro di Lombardia

Giro di Lombardia

Quinta e ultima Classica Monumento della stagione, corsa che una volta chiudeva la stagione e che offre l'opportunità di salvare l'anno a chi non è riuscito ad andare come sperava.
La partenza è stata data da Como e i corridori sono partiti molto forte, la fuga è partita sul Ghisallo con Cherel, Denifl, Molard e Caruso. I 4 hanno preso un vantaggio di 5', mentre in cima al Ghisallo è da registrare il ritiro di Formolo. 

Sul Valcava la fuga perde un componente, Denifl, mentre il gruppo guidato dalla FDJ inizia a guadagnare sui fuggitivi, riducendo lo svantaggio a 4'. In testa alla corsa perde contatto anche Cherel, mentre dal gruppo al termine della discesa prova a partire Gilbert seguito in un secondo momento da Frank. Il tentativo non ha particolare fortuna.

Sulla terza salita di giornata, il S.Antonio abbandonato novità per la corsa, Caruso imprime un ritmo troppo elevato per Molard e rimane solo in testa, nel gruppo iniziano a fare il ritmo i Movistar, il vantaggio di Caruso rimane sui 3'. Lungo la salita nel gruppo dei big il primo a provarci è il russo Mamykin, già protagonista alla Vuelta. L'attacco del russo da il via alla bagarre tra i big, Gesink, Rosa, Villella, De La Cruz e Latour si riportano per primi sul russo poi da dietro partono Bardet e Chaves mentre Aru è preso in contropiede e prova a reagire in discesa insieme a Brambilla riuscendo nella rimonta prima dell'attacco della quarta salita di giornata, Miragolo.

All'imbocco della salita parte Latour, giovane francese compagno di squadra di Bardet, mentre Caruso mantiene un vantaggio di 2' sul gruppo dei big del quale non fa parte Uran.
Latour riprende il connazionale Molard, sui due si riporta in un secondo momento De La Cruz.
Il gruppetto dei big però non lascia troppo spazio e sotto il ritmo di Rosa chiudono sul terzetto ai meno 46 dall'arrivo, con un distacco da Caruso di 1', mentre Uran con un grande sforzo riesce a rientrare su questo gruppo.

Caruso viene ripreso ai meno 44 dall'arrivo permettendo a Rosa di diminuire l'andatura e rifiatare momentaneamente. 
Iniziato il Selvino parte Chaves immediatamente seguito da Uran e Bardet mentre Aru si fa sorprendere e insieme a Barguil, Brambilla e Valverde provano a riportarsi su di loro. Rosa in un primo momento si era fermato ad aspettare Aru ma dall'ammiraglia ha ricevuto il via libera potendo provare a riportarsi sul trio di testa, riuscendo nell'intento prima dello scollinamento con una grandissima azione.

Terminata la discesa il vantaggio del quartetto supera il minuto, il discorso vittoria è limitato a loro, dietro è Visconti a fare il ritmo mentre il giovane Torres dell'Androni prova a partire più volte restando solo.

Sull'ascesa a Bergamo alta Rosa si muove per primo cercando di sorprendere tutti, ma Chaves reagisce riportando tutti sul piemontese e riparte immediatamente, Bardet prova a stargli a ruota, ma va in fuorigiri mentre Uran è l'unico a restare con il connazionale. Rosa però non demorde e con grande tenacia nella discesa successiva riesce a riportarsi sul duo di testa ed è ancora lui a tentare di scappare a sorpresa, ma il tentativo non riesce. A questo punto è volata: ai 300 metri dal termine è sempre il piemontese a scattare, sembra farcela mancano poche decine di metri al traguardo, ma un sorprendente Chaves lo passa a destra e coglie il successo più importante della sua carriera. Uran che sulla carta era il più veloce allo sprint chiude terzo, Bardet staccato quardo.

Chaves è stato perfetto, ma bisogna fare i complimenti a Rosa che ha corso una corsa stupenda spendendo tanto per aiutare Aru e dovendo inseguire i 3 sul Selvino, avrà tempo per rifarsi.

Ordine d'arrivo:
1) Chaves
2) Rosa
3) Uran
4) Bardet
5) Villella
6) Valverde
7) Gesink
8) Barguil
9) De Marchi
10) Latour

Fugone 5.